
Quale evoluzione ha caratterizzato la cultura scritta nel periodo del primo alto tedesco medio?
Dall’inizio del periodo del primo alto tedesco medio possiamo notare una preponderanza di opere al servizio della promozione delle fede, ora però non più, come era tipico per il periodo antico, per un’istruzione di base dei laici nella nuova fede, come avveniva ad esempio tramite la traduzione di testi catechetici, bensì, con opere più complesse, spesso incentrate su questioni dogmatiche, per un’indottrinazione più approfondita. La rinascita della poesia biblica nell’XI e nel XII secolo è caratterizzata da una stupefacente varietà di tipi e forme e include ora anche argomenti tratti dal Vecchio Testamento. Emerge chiaramente che la letteratura in volgare anche nel secolo XII è ancora per molto tempo strettamente legata a questioni concernenti la fede cristiana. Persino un testo poetico dedicato a fenomeni naturali, come il Fisiologo, va visto in ottica teologica come interpretazione cristiano-allegorica dei fenomeni naturali che descrive. La visione della natura nel Fisiologo non è tuttavia caratterizzata soltanto dall’interpretazione allegorico-religiosa, ma anche da una specifica esposizione dei fenomeni naturali. Una tale esposizione dei fenomeni naturali caratterizza il Merigarto, un poemetto a soggetto naturalistico-geografico, che si concentra sulla descrizione dei fenomeni fisici in quanto tali; il testo è comunque, in accordo con l’epoca, sempre collegato alla tradizione religiosa e non manca di rappresentare il mondo in relazione al suo creatore. L’ultimo gruppo di componimenti da collegarsi al contesto onnicomprensivo della historia salutis è costituito dalle prime elaborazioni in volgare tedesco della storia profana, il Canto di Annone e la Cronaca degli imperatori. La Cronaca degli imperatori costituisce un importante punto di svolta all’interno della storia della letteratura tedesca: la stesura di questa vasta opera di storia profana al servizio della propaganda di una nuova concezione di impero è strettamente collegata ad un profondo cambiamento delle finalità della letteratura in lingua volgare. Questa viene ad essere, soprattutto a partire dalla seconda metà del XII secolo, sempre di più l’espressione della presa di coscienza da parte di uno strato sociale che prima era rimasto per lo più al di fuori della vita culturale, fino a quel momento accessibile solo ai litterati. Dopo questa svolta si delinea un maggiore interesse anche nei confronti di materie profane, che non vengono più – o non più esclusivamente – impiegate ai fini dell’istruzione o dell’edificazione morali. È questo il momento della fioritura della letteratura tedesca precortese, con componimenti come il Re Rother e il Duca Ernesto e con i primi testi di narrativa profana che si rifanno a fonti e modelli francesi come il Canto di Rolando del ciclo carolingio. Si tratta di un’importante testimonianza del crescente influsso romanzo sulla cultura in lingua tedesca, che raggiungerà il suo apice in età cortese.
Come si giunse alla fioritura cortese della seconda metà del XII secolo?
Con la Cronaca degli imperatori, con le opere del gruppo dei poemi “giullareschi” e con i componimenti su modello francese come il Canto di Alessandro o il Canto di Rolando si delinea una nuova funzione della letteratura che comincia a essere concepita come strumento autonomo di conoscenza, come possibilità di entrare in contatto con una verità che deve essere sempre nuovamente ricercata; essa cerca di dare una risposta alle problematiche politico-sociali di uomini che si riconoscono sempre più come individui. La crescente produzione di letteratura in volgare si spiega allora a partire da una nuova coscienza di sé, da un’aumentata sete di sapere e, non da ultimo, da una maggiore esigenza di autorappresentazione da parte di una classe laica che sta diventando sempre più critica e indipendente. Verso la fine del periodo del primo alto tedesco medio la classe laica acquista una crescente influenza sul processo di produzione letteraria; lo spostamento dei centri culturali dai monasteri e dalle scuole cattedrali alle grandi e piccole corti secolari ed ecclesiastiche si compirà però solo nella seconda metà del XII secolo, a seguito del sempre più significativo influsso dei modelli provenzali e francesi sulla vita culturale tedesca. Nei testi dell’età precortese, con protagonisti come Duca Ernesto, Re Rother o Rolando, l’eroe non è più raffigurato come rappresentante della storia profana e salvifica, come era ancora il caso del protagonista del Canto di Annone, bensì come un individuo, che rimane però comunque legato alla società in quanto difensore di un ordine ideale – come nel caso di Rolando, portavoce di quei valori con i quali un fruitore aristocratico della seconda metà del XII secolo si poteva senz’altro identificare. L’ordine propugnato nel Canto di Rolando è ancora, come nella Cronaca degli imperatori, quello dell’impero cristiano. Al posto di tale ideale subentrerà coi romanzi della fioritura cortese, i cui autori non sono più religiosi, l’ideale di cavalleria e d’amore cortese, che offrirà nuove possibilità d’interpretazione e proposte di autodefinizione ad un pubblico ora composto esclusivamente da laici appartenenti agli strati superiori della società, vale a dire alle cerchie cortesi.
Quali sono i principali generi e tematiche della produzione letteraria di questo periodo?
Già all’inizio della tradizione primo altotedesca media la letteratura presenta una ricca varietà tematica. Le prime opere di quest’epoca appartengono agli ambiti più disparati: non ci si occupa soltanto di questioni dogmatiche, di contenuti biblici, di esortazioni alla penitenza e rappresentazioni dell’aldilà, bensì si trattano anche la cosmografia e temi storico-leggendari. La più antica testimonianza di questa prima fase della letteratura altotedesca media giunta fino a noi è un inno all’opera di redenzione e salvezza compiuta da Dio per l’uomo, la Cantilena di Ezzo. Importante è il gruppo di componimenti incentrati sull’indottrinamento dei laici, come ad esempio Anegenge e Summa theologiae, poemetti didascalici imperniati sulla historia salutis narrata per rappresentare temi centrali della fede, come la Trinità, la caduta degli angeli ribelli, la creazione dell’uomo e la morte di Cristo sulla croce. Nel vasto gruppo di poesie d’ispirazione biblica, con argomenti tratti sia dal Vecchio sia dal Nuovo Testamento, emerge, con due componimenti, la storia di Giuditta che uccide Oloferne, una storia che era vista nel Medioevo come rappresentazione esemplare dell’ardore religioso e della totale dedizione alla lotta contro il male. Espiazione dei peccati e richiami alla penitenza, tematiche che occupano un posto importante nella dottrina cristiana, trovano espressione poetica nel gruppo delle Lamentazioni dei peccati, nel Memento Mori e, non per ultimo, nelle rappresentazioni dell’aldilà che troviamo in poesie come il Paradiso e inferno o il Tnugdalus. Nel corso del secolo XII vengono poi redatti i primi componimenti autonomi in volgare tedesco dedicati per intero alla Madonna, fra cui la Lode a Maria di Vorau e il Canto a Maria di Melk. Il nuovo interesse per le scienze naturali si manifesta nel Merigarto il cui autore lascia comunque anche spazio per i mirabilia. Al gruppo della poesia storica appartengono il Canto di Annone e la Cronaca degli imperatori, rielaborazioni della storia profana con tratti leggendari. L’interesse per testi letterari caratterizzati da una fitta interrelazione fra storia e leggenda si manifesta anche nelle prime rielaborazioni di opere sul modello francese come il Canto di Alessandro e il Canto di Rolando. Infine assistiamo in questo periodo alla nascita di un nuovo genere, la cosiddetta poesia giullaresca, con componimenti che conferiscono a materie appartenenti ad una tradizione orale in volgare una forma letteraria definitiva.
Claudia Händl insegna Filologia germanica presso l’Università di Genova. Ha pubblicato, tra l’altro, studi relativi alla poesia tedesca medievale, alla letteratura germanica delle origini, alla letteratura eroica in alto e basso tedesco medio e alla sua ricezione nell’età moderna, alla relazione fra testo e immagine nel medioevo tedesco, ai testi giuridici germanici e il loro lessico. È intervenuta con relazioni a numerosi convegni nazionali e internazionali nell’ambito della Filologia e linguistica germanica e ha organizzato convegni scientifici in Italia e all’estero.