
Edito da Magazzini Salani (meritevole di aver scoperto su Wattpad il talento della trentenne laureata in Giurisprudenza), il libro racconta emozioni, tormenti ma affronta anche tematiche più serie come il difficile rapporto tra genitori e figli. Stigma è solo il primo atto di una saga che si preannuncia avvincente, travolgente e di successo, anche se non mancano le critiche. «Perché l’amore non è qualcosa di definito. Tutti sanno che cos’è, ma nessuno conosce davvero i suoi confini». Lo stile di Matilde, in arte Erin Doom, risente ancora oggi dell’influenza di Wattpad, la celebre piattaforma di auto-pubblicazione. La trama è originale, avvincente e merita di essere letta fino in fondo. Destinato a sfondare, il romanzo può piacere oppure no.
Trama
Mireya è una giovane donna che non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha illusa facendole credere che un futuro brillante attendesse solo lei. Decide dunque di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna portando con sè soltanto un vecchio bagaglio. L’insegna di un eccentrico e sfarzoso locale, il club Milagro’s, cattura l’attenzione della protagonista che rimane affascinata dall’ambiente circostante. Con la caparbietà di chi non ha nulla da perdere, Mireya riesce a farsi assumere come barista. Il club, tuttavia, è molto più di un semplice locale: aldilà dei lustrini e delle luci di scena si celano segreti e si intrecciano destini. La protagonista e Andras, l’affascinante capo della sicurezza, sono come legati da un filo dorato sottilissimo che li fa imbattere continuamente l’uno nell’altra, nonostante tra loro non scorra buon sangue. Eppure entrambi portano addosso i segni della sofferenza, di chi ha dovuto lottare duramente per sopravvivere. «Per me, l’amore era una cicatrice ricurva sulla pelle, in un punto preciso sotto il costato sinistro. Era uno squarcio bianco che non sarebbe guarito mai. La metà di un cuore non finito».
Recensione
Stigma non è un semplice romanzo d’amore. Non ha niente da spartire con le classiche storielle rosa. Il libro, nelle sue 598 pagine, è originale, racchiude diversi misteri da svelare, punti interrogativi da chiarire e tante curiosità da scoprire. Rispetto ai volumi precedenti, i personaggi sono più soli e distaccati. L’atteggiamento di Andras, ad esempio, a primo impatto può non piacere: scorbutico, freddo, sfacciato e indecifrabile, sembra racchiudere l’inferno dentro di sé. Tuttavia, come Mireya, ha ricevuto nella vita solo mancanze che lo hanno ferito al punto da rinchiudersi in se stesso. La giovane donna, dal canto suo, ha tanta rabbia in corpo, cicatrici e uno scudo difficile da aggirare, che non le permette mai di abbassare la guardia. Le scelte della ragazza apparentemente forte, però, non sempre vengono condivise e apprezzate, motivo per cui può apparire antipatica, fastidiosa e poco credibile.
Nonostante sembrino appartenere a mondi differenti, i due protagonisti si somigliano più di quanto loro stessi vogliano ammettere. Alla fine della storia si incontreranno a metà strada facendo emergere un passato travagliato per entrambi. «La verità è che ci hanno mentito. Ci sono storie e ci sono protagonisti, ma non tutti hanno la fortuna di incarnarli. C’è chi nasce da comparsa. Chi muore oltre le luci della ribalta. C’è chi guarda la storia da dietro le quinte, e chi assiste impotente a un destino che non è il suo. C’era un posto riservato, in quell’opera che portava il nome della mia vita. Ma non era il mio».
Stigma, tuttavia, è un romanzo d’amore che può piacere oppure no, fondato su una trama originale e fuori da ogni canone. Senza dubbio la storia ha del potenziale ed è destinata ad ottenere lo stesso successo di Fabbricante di lacrime. Tuttavia, è impossibile non notare diversi passaggi ridondanti e inutilmente retorici. La lettura è scorrevole, lo stile gradevole anche se l’impronta di Wattpad è ancora molto forte. Sono presenti metafore e paragoni senza senso di cui la Doom avrebbe potuto benissimo fare a meno. Alcuni capitoli, inoltre, sono eccessivamente lenti, diluiti mentre le tematiche più salienti (ad esempio, la genitorialità) vengono trattate con estrema rapidità, anche se in maniera dettagliata. Le descrizioni sono lunghe e noiose ma, nel complesso la trama ha la capacità di tenere incollati i lettori alle pagine, suscitando l’interesse e la curiosità. È un libro che intrattiene raccontando le difficoltà della vita e la sopravvivenza attraverso una storia d’amore molto particolare che nasce da un’antipatia reciproca per poi sfociare in una passione quasi fatale.