“Zanna Bianca” di Jack London: riassunto trama

Zanna Bianca (White Fang) è un «romanzo per ragazzi dello statunitense Jack London (1876-1916), pubblicato a New York nel 1906. Come ne Il richiamo della foresta, anche in Zanna Bianca il protagonista è un cane grande e forte che passa da padrone a padrone, conosce tante traversie, e deve la vita a un uomo a cui finisce col legarsi profondamente. Questi è adesso Weedon Scott, un giovane ingegnere minerario il quale, capitato ad un combattimento di cani nel Canada settentrionale, sottrae Zanna Bianca al morso letale di un bull-dog, assesta qualche pugno ben meritato a Beauty Smith, il crudele padrone, riscatta l’animale in fin di vita e quindi, con pazienza ed amore, ne cura le ferite portandolo alla guarigione. Al contatto con Weedon, Zanna Bianca, che per metà è lupo, perde poco a poco la sua connaturata sfiducia nell’uomo; e tanta è la devozione che l’animale sviluppa per Scott che questi, al momento di tornare in California, non ha l’animo di abbandonarlo e decide di portarlo con sé.

A differenza del primo romanzo, che si concludeva con l’uccisione del padrone da parte d’una banda di indiani e con la definitiva entrata di Buck, il grande cane, in un branco di lupi nella foresta primordiale, questo secondo romanzo conosce un lieto fine assai convenzionale: in odore di eroismo per avere salvato il padre di Weedon da un evaso intenzionato ad ucciderlo, Zanna Bianca si attiene a una eterna devozione al padrone, nonché ad una placida vita famigliare con la compagna Collie e tanti bei cuccioloni. Insomma, un rassicurante “e vissero felici e contenti ed ebbero tanti figli”, per la gioia dei giovani lettori di London, per cui la dura lezione di determinismo del primo romanzo era stata piuttosto rattristante.»

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