Ambientato in Georgia, durante e dopo la Guerra Civile, segue passo passo le vicende di Scarlett O’Hara. Innamorata dell’aristocratico Ashley, già fidanzato alla dolce Melania, ella sposa per puntiglio il giovane Charles, e resta vedova all’inizio della guerra. Ad Atlanta, assediata dai nordisti, rivede l’affascinante ed equivoco Rhett Butler, messo al bando dalla società e che si arricchisce col contrabbando.
Caduta la città, mentre Rhett si arruola con i sudisti, Scarlett fugge a Tara, la piantagione del padre, che difende con ogni mezzo e grande abnegazione dall’esercito invasore. Dopo la sconfitta, per conservare Tara e mantenere la propria famiglia e quella di Ashley, ritornato dalla prigionia e incapace di adattarsi alla nuova realtà, ella si umilia di fronte a Rhett (chiedendogli un prestito e offrendo come garanzia sé stessa) e poi sposa Frank Kennedy, già fidanzato della sorella, e si dà senza scrupoli al commercio del legname. Ma in tal modo si aliena tutte le simpatie, compresa quella di Ashley e del marito, che non approvano i suoi metodi.
Quando Frank muore, Scarlett si risposa con Rhett, riconoscendo in lui molti dei propri tratti. Il suo disinteresse verso i figli e l’infatuazione per Ashley le allontanano però anche Rhett, deciso a riacquistare rispettabilità per il buon nome dei bambini. Alla morte di Melania, che con la sua bontà ha sempre capito e perdonato tutto, Scarlett pensa ancora di poter conquistare Ashley; egli però la rifiuta, e troppo tardi Scarlett si avvede d’aver sempre amato Rhett, per lei ormai perduto.
Con tutti gli ingredienti del romanzo popolare – un intreccio complicatissimo, un’eroina romantica, il malvagio redento dall’amore, l’abnegazione dei buoni, la guerra con i suoi colpi di scena, ecc. – questa narrazione-fiume ha momenti felici nelle parti storiche e in certe grandi scene centrali. La caratterizzazione dei molti personaggi è invece di maniera, anche se vibra d’una intensità romantica; e il gusto per il melodrammatico e le tinte forti collocano il libro nel filone sempre vivo del romanzo ottocentesco. Nel 1939 ne è stato tratto il film omonimo di Victor Fleming.»