“Rocci greatest’s hits. Le definizioni più strane e divertenti del celebre dizionario di greco” di Enrico Beccari

Rocci greatest's hits. Le definizioni più strane e divertenti del celebre dizionario di greco, Enrico BeccariEnrico Beccari
Rocci greatest’s hits
Le definizioni più strane e divertenti del celebre dizionario di greco

Società Editrice Dante Alighieri

Per chi al ricordo del Rocci, l’indimenticato – e indimenticabile – vocabolario di greco, compagno immancabile degli anni ginnasiali e liceali, associa notti insonni trascorse a scervellarsi su traduzioni impossibili, questo pamphlet rappresenta una vera e propria nemesi che gli consentirà finalmente di ridere del monumentale mostro sacro. Sono infatti qui raccolte le definizioni più improbabili rinvenibili sul famoso dizionario di altrettante voci greche degne della fervida fantasia della migliore penna di umorista.

Vi si possono infatti trovare vocaboli come ψωμοκόλαφος, reso da Lorenzo Rocci «che si lascia schiaffeggiare per un pezzo di pane, parassito» o ἀντιχασμάομαι («sbadiglio per influenza d’un altro che sbadiglia»).

Da qui in poi è un florilegio di amenità come ἀνταποπέρδω («rispondo con un’emissione di vento») – reso in latino con oppedere… – o ἀσελγομανέω («sono sfacciatamente pazzo») o ancora πλουδοκέω («aspetto il tempo propizio per navigare») e ἀνταποπαίζω («riperdo il guadagnato al giuoco»).

La certezza poi che il greco abbia una parola per ogni cosa l’assicurano lemmi come ἀναφαλαντίας («che comincia a divenir calvo nella parte anteriore della testa»), ἀωρόλειος («che si depila la barba per parere più giovane») o κεπφαττελεβώδης («sciocco quanto un gabbiano o una locusta») e via dicendo.

Insomma, una godibilissima lettura, capace di allontanare da noi ogni residuo spettro riguardo il fascino immortale della lingua di Omero!

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