Riassunto capitolo 28 de “I Promessi Sposi”

I promessi sposi, Capitolo 28: riassunto trama

Milano in quel periodo sta attraversando un momento burrascoso: messa in ginocchio prima dalla rivolta di San Martino e poi dalla carestia. Nella primavera del 1629 il panorama è devastante: poveri che vagano per le vie deserte alla ricerca dell’elemosina, negozi e fabbriche chiusi, campi abbandonati. I morti aumentano di giorno in giorno.

L’unico a cercare di porre rimedio è il Cardinale Federigo che con mezzi propri tenta di provvedere ai soccorsi dato che gli interventi dello Stato sono pochi e inadeguati. Nonostante il parere contrario del Tribunale della Sanità viene così aperto un lazzaretto che, però, viene immediatamente chiuso per via dell’elevato numero di contagi.

La situazione migliora poi con l’arrivo dell’estate durante cui la carestia diminuisce. Intanto gli spagnoli non riescono ad avere la meglio sui Gonzaga di Mantova spingendo l’Imperatore germanico, loro alleato, a inviare loro i lanzichenecchi come rinforzo. Questo esercito di mercenari porterà in città il tremendo flagello della peste. Il capitolo si conclude con don Gonzalo che, tra sassate e fischi, abbandona Milano lasciando il suo posto ad Ambrogio Spinola.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Non perderti le novità!
Mi iscrivo
Niente spam, promesso! Potrai comunque cancellarti in qualsiasi momento.
close-link