
Qual è il dialetto dominante nell’inglese britannico?
Non è facile rispondere a questa domanda in modo sintetico. Prima di tutto bisogna intenderci sul termine dialetto, che indica non soltanto le caratteristiche fonologiche, la pronuncia, di una varietà linguistica, ma anche quelle sintattiche e morfologiche, la grammatica della lingua. Il mio libro, pur facendo molti riferimenti al più generale dialetto, si concentra sull’accento, che è naturalmente uno degli aspetti del dialetto. Il dialetto dominante nell’inglese britannico, dal punto di vista socioculturale, ma anche da quello del potere (politico, economico) è lo Standard English e l’accento dominante, sempre da questi punti di vista, è quello della Received Pronunciation. Tuttavia è bene ricordare che una percentuale esigua dei parlanti l’inglese, anche nella sola Inghilterra (non parliamo del resto del Regno Unito e del mondo), parla con un inglese puramente standard e una percentuale ancora più piccola, davvero esigua, di questi parlanti l’inglese standard, ha una Received Pronunciation. Tuttavia, l’inglese che si impara a scuola e all’università, per esempio in Italia, ma anche in buona parte del mondo, è lo Standard English e la pronuncia è, di solito, la Received Pronunciation.
Quali sono le macroaree linguistiche dell’Inghilterra?
Le grandi macroaree principali sono quella del nord e quella del sud dell’Inghilterra. Quando si parla di nord, si intende non soltanto quella parte dell’Inghilterra solitamente definita northern, vale a dire quella che va dal confine con la Scozia fino alla linea costituita dai fiumi Mersey e Humber, ma anche la maggior parte delle Midlands. Parlando sempre di macroaree, il sud è di solito linguisticamente distinto tra est (la zona dove si trova anche Londra) e ovest.
Anche in Inghilterra è radicata la polarità nord-sud?
Sì, il sentimento di questa polarità è ancora oggi molto radicato. Mutatis mutandis, anche in Inghilterra c’e una differenza di clima, tra il freddo nord e il più mite sud, che favorisce il contrasto. E come in altri luoghi, il peso della capitale, centro di potere economico e politico, contribuisce ad allargare il divario tra ciò che è vicino e ciò che è lontano da Londra. In passato, il nord era associato a immagini, se vogliamo, piuttosto contrastanti: da una parte queste zone erano la sede delle prime fabbriche e quindi di una popolazione industriosa e poco incline agli agi e all’ozio; dall’altra, nel periodo del Romanticismo, si sovrappose a questa anche l’immagine della terra selvaggia i cui abitanti erano, a loro volta, un po’ selvatici, incolti, ma passionali. Queste suggestioni in certa misura sono ancora vivide e ancora ‘lavorano’ all’interno dei reciproci rapporti tra nord e sud.
Qual è il peso sociolinguistico di Londra e del London accent?
Come dicevo, il peso di Londra è molto forte. L’accento di Londra – il tradizionale Cockney e le sue contemporanee evoluzioni, per esempio il cosiddetto Estuary English – sono riconoscibili e riconosciuti come tipici (e stereotipici) non solo nel Regno Unito ma anche in altre parti del mondo in cui si parla l’inglese, a partire dagli Stati Uniti. L’accento di Londra si può ascoltare spesso in film e serie televisive, non solo di produzione britannica. Gode di un grande prestigio, se non altro covert, cioè non esplicito, vale a dire che l’accento di Londra, soprattutto il Cockney, è, sì, associato alle classi sociali più basse (e quindi teoricamente non prestigioso), ma è nello stesso tempo l’accento iconico della capitale della cultura e del potere, suscita per questo sentimenti ambivalenti ed è molto rappresentato nelle opere di finzione.
In che modo la received pronunciation rappresenta oggi un modello standard nelle varianti nazionali della lingua inglese diffuse in tutto il mondo?
Come ho già accennato, la Received Pronunciation è la pronuncia di solito insegnata nelle scuole e negli istituti linguistici di tutto il mondo. Rimane quindi il modello standard. Ma bisogna aggiungere che anche la Received Pronunciation, come anche gli altri accenti cosiddetti non standard dell’inglese, subisce dei mutamenti. Se pensiamo che i linguisti hanno da tempo notato dei cambiamenti, rispetto al passato, non solo nelle generazioni più giovani della famiglia reale britannica, ma nella stessa regina Elisabetta, ci rendiamo conto di come questo accento, questo tipo di pronuncia, abbia accolto, stia accogliendo e indubbiamente accoglierà anche in futuro, le tante influenze che arrivano dagli altri accenti e dalle altre lingue del melting pot britannico.