“Promuovere e raccontare i libri online” di Davide Giansoldati

Dott. Davide Giansoldati, Lei è autore del libro Promuovere e raccontare i libri online pubblicato da Editrice Bibliografica: quale importanza riveste il web per la promozione dei libri?
Promuovere e raccontare i libri online, Davide GiansoldatiFin dalla prima edizione del mio libro – era il 2014 – mi è sempre stato chiaro che il web avrebbe ricoperto un ruolo da protagonista nella promozione del libro. Quando parlo di web ho in mente un ecosistema di realtà: piattaforme e-commerce, siti degli editori e delle librerie, blog e blogger, booktuber prima e book influencer oggi, senza contare gli altri spazi online della cultura dove il libro è protagonista o coprotagonista, sistemi bibliotecari online, piattaforme di eventi e bookshop museali.

La rete è un potente strumento democratico: tutti possono parlare di tutto, e anche un libro sconosciuto ha la possibilità di godere dei suoi 15 minuti di fama. Allo stesso modo, si scrive di tutto e c’è di tutto e sempre di più gioca un ruolo prioritario l’esigenza di farsi trovare, di essere una voce forte che emerge dal rumore di fondo.

Per farlo bisogna conoscere a fondo internet e le sue potenzialità e capire come salire su questo trampolino di lancio e fare le giuste acrobazie in aria per catturare l’attenzione del pubblico. L’economista Vilfredo Pareto alla fine del diciannovesimo secolo enunciò questo principio: “la maggior parte degli effetti è dovuta a un numero ristretto di cause” che spesso viene anche semplificato nella legge 80/20.

In rete i libri rappresentano un esempio interessante di una delle tante applicazioni della legge di Pareto: se analizziamo i singoli titoli venduti i best seller rappresentano solo il 20% delle vendite, mentre 80% è costituito da centinaia di migliaia di titoli. Nelle librerie fisiche invece la maggior parte delle vendite è generata dall’80% dei titoli.

Questo ribaltamento degli equilibri offre numerosi spunti di riflessione e ci fa capire in modo semplice e diretto le potenzialità della rete.

In che modo i social network possono diventare un volano per aumentare le vendite online così come in libreria?
15/20 anni fa quando cercavamo un libro da leggere o da regalare avevamo due possibilità: un’amica o un amico lettore forte in grado di darci consigli validi, oppure un libraio esperto e appassionato che con poche domande riusciva a trovarti il libro adatto.

Oggi questo ruolo è affidato ai social network, o meglio, sono i nuovi contenitori che offrono la possibilità a tante persone esperte di libri di condividere le proprie letture, così come a chi è in cerca di consigli di trovare i libri giusti.

I social danno la possibilità di raccontarsi e raccontare i propri gusti e preferenze e grazie a questa condivisione permettono ad ognuno di noi di trovare profili affini ai propri gusti e interessi.

Così quando una blogger parla di thriller e io sono un appassionato di thriller e mi ritrovo nei suoi gusti e preferenze, è probabile che seguirò il suo prossimo consiglio e comprerò anch’io il libro di cui parla o per lo meno lo caricherò nella mia lista dei desideri per poi comprarlo alla prima occasione.

C’è di sicuro un volano molto importante tra la comunicazione dei libri sui social e le vendite online sulle diverse piattaforme mentre c’è ancora molto da fare nel ricreare un impatto analogo nelle librerie fisiche anche se il 2020 ci ha mostrato come di fatto tutti siamo saliti in pieno sul treno delle presentazioni online e tutte le librerie si sono poi attivate per ricreare online l’esperienza a cui ci hanno abituato in presenza.

Quali social network conviene usare per promuovere i libri?
Ogni libro ha il suo social network. Il modo più semplice per trovare la risposta è chiedersi: dove si trova online la maggior parte dei lettori interessati al mio contenuto? Su quali social network è concentrata?

Di solito è un buon punto di partenza per cui se il mio libro è un saggio o un testo professionale, molto probabilmente Linkedin è il social giusto per parlarne. Se parla di attualità, forse Twitter è lo strumento che potrebbe stupirci in termini di risposta di un pubblico molto attento al qui e ora, così come a temi evergreen.

Un libro di ricette si sposa molto bene con instagram, specie se ha delle belle foto all’interno, così come un libro di viaggi o temi legati alla moda o alla cultura nelle sue varie declinazioni. Facebook è trasversale: possiamo parlare di tutto e allo stesso tempo avere la sensazione di essere circondati dal “niente”; per questo motivo è importante ritagliarsi delle nicchie di pubblico interessate al vostro contenuto e coltivare legami a relazioni giorno dopo giorno.

In aggiunta ai classici social network, ci sono altre due categorie di siti interessanti al nostro scopo: le recensioni online sulle piattaforme e-commerce, Ibs e Amazon in primis, sono loro stesse una forma di mini social network e parte del successo di un libro può derivare proprio dalla presenza di commenti a 4 o 5 stelle, quindi presidiate e monitorate anche questi canali.

In modo analogo, esiste un social network verticale sul mondo dei libri, si chiama Anobii e dopo tante vicissitudini, posso anticiparvi che a breve si rivelerà in tutta la sua forza. Ne ho parlato anche nel mio libro, dopo aver avuto un piacevole confronto con il team di Ovolab, quindi amici Anobiani, preparatevi a tornare, Anobii.com rinasce!

Quali suggerimenti è utile seguire quando si parla di libri sui social network?
Quando parliamo di libri online può essere utile raccontare qualcosa della trama se stiamo parlando di un romanzo o dei temi e contenuti se parliamo di un saggio o un testo professionale, anche se questi aspetti possono quasi considerarsi “superflui”, basta leggere in autonomia la quarta di copertina di un libro per ritrovare queste semplici informazioni.

Cosa interessa leggere o ascoltare ai nostri lettori sui social?

Il perché consigliamo questo o quel libro, cosa ci ha colpito, perché noi l’abbiamo scelto e perché magari proprio oggi, quali frasi ci sono rimaste impresse o ci hanno colpito e se per caso diamo una votazione negativa, sulla base di quali fattori siamo giunti a questa conclusione.

Ognuno di noi ha criteri diversi, personali e soggettivi: quello che piace a me, potrebbe non piacere a voi e condividere questi elementi aiuta ognuno di noi a fare le giuste scelte consapevoli: a volte è proprio il motivo per cui io scarto un libro, il fattore che magari a te che mi stai leggendo, fa scattare la voglia di comprarlo.

Io leggo quasi tutto in formato ebook e faccio ampio uso di evidenziazioni e note durante la lettura: è il modo più semplice a libro finito, di ritrovare rapidamente i riferimenti giusti ai contenuti che voglio condividere online con chi mi segue e, anche a distanza di tempo, rappresentano un modo per ripercorrere l’essenza di un libro.

Come si organizzano eventi e presentazioni online?
Il buon esito di un evento o di una presentazione online è il risultato di quattro fattori: progettazione dell’evento, scelta degli strumenti giusti, progettazione del contenuto della diretta e conduzione.

Progettare l’evento significa pensarci almeno un mese prima, meglio due o tre per concordare il giorno e l’ora migliore dove avere maggiori adesioni di pubblico, avere il tempo per predisporre grafiche, creare gli eventi online, condividere la notizia sui social, avviare il passaparola e invitare chi vogliamo che ci sia.

Ricordiamoci che se parliamo a 10 o 10000 persone, il nostro lavoro, impegno e fatica nelle dirette online è lo stesso, ma i risultati possono essere del tutto diversi!

Gli strumenti giusti vanno dalla scelta del social più adatto al nostro contenuto per arrivare ai servizi online per lo streaming: da Streamyard a Zoom, dalle dirette Facebook o Instagram alle live su Youtube o Twitch; a seconda del servizio online scelto potete preparare delle grafiche o video a supporto per rendere l’evento speciale e unico.

Riuscite a gestire da soli la diretta e la regia della diretta? Avete bisogno di qualcuno che vi supporti? Volete avere qualcuno con voi sul palco virtuale? Come interagirete?

Il terzo elemento è la preparazione del contenuto, che non va improvvisato, vi serve una scaletta da seguire, almeno una traccia per ricordarsi, se siete degli autori, ad esempio all’inizio di ringraziare la libreria che ospita l’evento e alla fine invitare le persone a comprare il vostro libro. Scegliete in partenza di quali parti del libro parlare e come parlarne, preparatevi già i segnalibri sulle pagine giuste, quello che si deve evitare online sono i tempi morti che spingono le persone a “cambiare canale”.

Poi finalmente arriva il giorno della diretta: andate in onda, interagite con il pubblico a casa, chiedetegli di farvi domande, leggete i commenti che vi scrivono, date il meglio di voi e in bocca al lupo!

Davide Giansoldati è manager e digital strategist, speaker e storyteller, autore e formatore. Docente a contratto nei master Professione editoria cartacea e digitale e Booktelling (Università Cattolica) e MasterBook (IULM), dove insegna Social media per l’editoria. Ha creato il primo sito web nel 1996, il primo sito e-commerce nel 2003, il primo profilo social nel 2007. Ha pubblicato per Editrice Bibliografica Promuovere e raccontare i libri sui social network (2014) ed E-commerce per editori e librai (2017). È l’autore del podcast Promuovere e raccontare i libri.

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