
di Piergiorgio Odifreddi
Raffaello Cortina Editore
«Queste pillole matematiche intendono invece fornire un ricostituente preventivo per la salute mentale e il benessere psichico, che vengono messi seriamente a rischio dall’irrazionalità, in generale, e dall’analfabetismo scientifico, in particolare. Oggi tutti più o meno sanno che la civiltà tecnologica si fonda sul sapere scientifico, e che le scienze parlano il linguaggio della matematica. Ma pochi conoscono e capiscono questo linguaggio, e i molti dialetti in cui esso viene declinato nelle varie scienze. Una metà delle pillole del libro contiene dunque esempi di applicazione della matematica alla geografia, all’astronomia, alla fisica, alla chimica, alla biologia e all’economia.
L’altra metà delle pillole svolge invece un compito più inaspettato e sorprendente. Mostrare, cioè, come anche l’umanesimo faccia un gran uso della matematica, benché spesso gli umanisti non lo sappiano, e altrettanto spesso non se ne accorgano. Anzi, molti non sospettano neppure che si possano trovare aspetti matematici nella letteratura, nella pittura, nella musica, e addirittura nel gioco! E non aspettandosi di trovarli, quando li incontrano non li notano neppure.
Nella veste di medico di turno, confesso senza vergogna che, prima di pensare di sorprendere il lettore, mi sono spesso sorpreso io stesso. Infatti, da principio non sospettavo che la matematica avesse un ruolo così capillare e ubiquo in entrambe le Due Culture, e soprattutto in quella umanistica. Agli inizi ne ho semplicemente notato qualche aspetto isolato in luoghi inaspettati. In seguito gli esempi mi sono cascati addosso a valanga, stimolati anche dal fatto che per quasi vent’anni ho tenuto una rubrica sul mensile Le Scienze, a partire dall’aprile del 2004. Più che di una pillola al giorno, per me si trattava dunque di dover confezionare una pillola al mese da propinare ai pazienti lettori, o ai pazienti-lettori.
Forte di quell’esperienza, in questo libro ho compilato un ricettario con 120 pillole di matematica applicata, organizzate in maniera sistematica, suddivise per argomento e illustrate, esattamente come un medico sperimentale avrebbe fatto con i casi clinici dei più interessanti pazienti incontrati nel corso della sua carriera professionale. Un analogo ricettario, che fornisca una terapia alternativa basata sulla matematica pura, attende un’occasione futura, auspicabilmente non postuma.»