“Parlare in versi. La poesia giusta al momento giusto” di Saro Trovato

Parlare in versi. La poesia giusta al momento giusto, Saro Trovato
Celebra la poesia Parlare in versi. La poesia giusta al momento giusto il libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, portale web dedicato alla promozione della lettura, dei libri e della cultura, appena edito da Newton Compton.

«La poesia è vita e la vita ha bisogno di poesia. I poeti di tutte le epoche, grazie ai loro versi, hanno regalato all’umanità un patrimonio espressivo meraviglioso. Un bagaglio infinito di conoscenza che ci può aiutare ad affrontare il presente e prepararci al futuro» – afferma Trovato. «Non c’è momento della nostra vita in cui non abbiamo bisogno di relazionarci e di comunicare con gli altri» e dunque di «un verso giusto da proporre, condividere, donare.»

La poesia è poi la vera regina del web: «Basta osservare le ricerche effettuate sui motori di ricerca presenti su Internet, per constatare che le poesie e i versi sono soggetto e oggetto di costante e continuativa attenzione. Milioni di persone tutti i giorni su Google sono a caccia di un verso o di una poesia necessari per esprimere il loro pensiero, colpire gli altri, manifestare un’emozione, destare l’attenzione.»

Trovato, che si definisce «un sociologo prestato al mondo della comunicazione» con «un grande amore per la poesia», ripropone nel libro «la strada percorsa da Libreriamo, diventandone portavoce, nella convinzione che la cultura debba essere sempre più accessibile, pop, smart»: una formula già sperimentata e di sicuro successo.

Troviamo così, nel volume, il verso giusto per ogni occasione: in amore, ad esempio, tema fondante della poesia universale; come non cedere alle parole ispirate e necessarie di Alda Merini:

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti.
Di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori, detti pensieri.

o di Pablo Neruda? O, ancora, ai versi immortali di Catullo:

Dammi mille baci, poi cento,
poi ancora mille, poi di nuovo cento,
poi senza smettere altri mille, poi cento;
poi, quando ce ne saremo dati molte migliaia,
li mescoleremo, per non sapere (il loro numero)
e perché nessun malvagio ci possa guardare male, sapendo che qui ci sono tanti baci.

La poesia offre sempre le parole migliori per celebrare sentimenti come l’amicizia, con i versi di Daisaku Ikeda:

Ci sono momenti di sofferenza o tristezza o giornate come pugnalate al cuore.
Quando hai questi momenti, prova a bussare alla porta del mio cuore.
La mia vita e il mio cuore sono sempre aperti per te.

o dar voce alle proprie emozioni; per festeggiare ricorrenze e occasioni speciali o anche solo per formulare auguri meno scontati e banali.

Come scrive Dario Pisano nell’Appendice dall’apodittico titolo Il Superfluo Necessario. La funzione esistenziale della Poesia, «la letteratura è sempre impegnata, anche quando non lo sembra. È impegnata a tutelare la ricchezza della nostra umanità; a rinnovare ogni volta le sorgenti emozionali dell’esistenza. La bellezza letteraria è terapeutica: storicizza le nostre ferite interiori e ci mette al riparo dalle salsedini della vita.»

Ricordiamo la risposta che il grande scrittore sudamericano e premio Nobel Gabriel García Márquez diede a un giornalista che gli aveva chiesto a cosa servisse la letteratura. La sua risposta fu: «E a cosa serve l’amore?».

Perché solo la poesia è in grado di disegnare mondi possibili, infiniti come le combinazioni di parole che è possibile intessere in versi e strofe, come nei versi di Nazim Hikmet:

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

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