
L’Escapologia Fiscale è una materia che si occupa di studiare il fisco italiano con gli occhi dell’imprenditore e trovare per esso delle soluzioni LECITE per abbattere il carico fiscale in modo Onesto e Legale al 100%. Il suo pregio più grande è quello di rendere comprensibili i mille cavilli burocratici dietro i quali a volte si nascono le opportunità fiscali.
Come è diventato escapologo fiscale?
Sono diventato Escapologo Fiscale dopo che per anni sono stato vessato dal fisco. Ad un certo punto ho capito che la responsabilità della pressione fiscale su di me e sulle mie aziende era una MIA responsabilità in quanto imprenditore, perchè in Italia abbiamo un socio occulto che si prende il 60% dei nostri utili se non sviluppiamo quella che io chiamo intelligenza fiscale. È da questa consapevolezza che ho iniziato a studiare la materia, ad informarmi, a confrontarmi con commercialisti specializzati nel risparmio fiscale che mi aiutassero a trovare soluzioni in mezzo alla complicatissima burocrazia fiscale italiana.
Il “come” nello specifico è composto da ore ed ore di studio, analisi e comparazione di soluzioni apparentemente simili, ma diverse dal punto di vista fiscale. È composto dal confrontato con centinaia di altri imprenditori più anziani di me per capire quali strategie avessero scelto per le loro aziende, per poi parlarne con i miei commercialisti e capire le soluzioni più adatte al mio caso.
Ed infine è composto dai tanti errori commessi su me stesso e tasse pagate ingiustamente; la parte pratica, la gavetta se così possiamo chiamarla, è quella che senz’altro ha fatto la differenza per la mia crescita: ci sono cose che non si trovano sui libri o nelle circolari dell’Agenzia delle Entrate.
I suoi consigli consentono di alleggerire il peso fiscale legalmente?
Assolutamente si. Ne sono la prova gli oltre 10.000 clienti che hanno studiato con successo il mio corso online escapologia-fiscale.com e mi hanno inviato i loro feedback valutando il corso mediamente 8 su 10. Consideri che il corso è “soddisfatto o rimborsato” e la percentuale di richieste di rimborso è inferiore al 2%. Ho stimato che da quando ho inventato Escapologia Fiscale, ho già fatto risparmiare legalmente agli italiani oltre 50.000.000 € di tasse OGNI anno.
L’Italia è considerato uno dei paesi col maggior peso fiscale al mondo: in che modo è possibile pagare meno tasse?
Le soluzioni sono senz’altro molteplici, bisogna capire prima di tutto qual è il punto di partenza. In base infatti alla forma giuridica, all’attuale impostazione fiscale e alle esigenze dell’imprenditore/professionista, si possono adottare soluzioni diverse con l’obiettivo di abbattere le imposte.
Ne cito alcune solo per fare degli esempi: le royalties per la concessione di marchi sono parzialmente defiscalizzate in Italia, non sono soggette ad INPS, le royalties sulla concessione di diritti d’autore oltre a non pagare INPS subiscono una deduzione forfettaria del 25 o del 40% in base all’età dell’autore, i compensi derivanti da attività di vendita porta a porta hanno un aliquota fiscale sul reddito flat al 18,72% invece che a scaglioni fino al 43%, le indennità di trasferta ed i rimborsi chilometrici sono totalmente esenti da imposizione fiscale e ne possono beneficiare anche i professionisti in forma associata o all’interno di società professionali. Questo solo per citare alcune semplicissime strategie alla portata di tutti. Ci sono poi soluzioni leggermente più articolate come gli schemi holding-trading e la pianificazione fiscale sotto l’ebitda di cui parlo molto dettagliatamente nel mio corso online che garantiscono enormi vantaggi fiscali in situazioni dove il carico fiscale è estremamente elevato.
In che modo è possibile dedurre i costi che sembrano indeducibili?
Rendendoli inerenti alla propria attività.
Nel mio corso online, come anche nel libro che ho pubblicato con Rizzoli, spiego molto bene questo concetto. La circolare 1/2008 definisce il concetto di “inerenza dei costi“. E tale principio è il principio cardine in base al quale un costo può essere dedotto o meno.
Il fatto di avere un oggetto sociale ampio, o una serie di codici Ateco, che allargano la base degli ambiti di svolgimento dell’attività d’impresa costituisce il primo tassello per rendere i costi apparentemente indeducibili, costi deducibili.
Ovvio che poi non devono mancare quelle che io definisco pezze d’appoggio, cioè tutta una serie di giustificativi che permettono, in caso di controllo, di aver realmente sostenuto quei costi. Ma tutto questo è ben spiegato nel mio libro e soprattutto nel mio corso online, dove fornisco anche un fac-simile da copia/incollare di oggetto sociale con cui andare dal notaio.
Qual è il metodo per giustificare correttamente le spese?
Non c’è solo un metodo. Ce ne sono molteplici in base alla natura delle spese sostenute.
Quello che dobbiamo sapere è che in Italia le fatture NON sono probatorie, il fatto di aver ricevuto una fattura e di averla pagata, in caso di controllo fiscale, non giustifica affatto l’inserimento di tale costo nel bilancio, con la conseguenza che tale spesa può essere contestata ed essere anche accusati di falsa fatturazione.
Per rispondere a questa domanda ti dovrei dire di studiare il corso online che ti spiega come fare nel dettaglio per decine di casi diversi, 59 per la precisione.
Il Suo libro è rivolto solo ad imprenditori e lavoratori autonomi o anche i dipendenti possono beneficiare dei Suoi consigli?
Il corso è rivolto esclusivamente ad imprenditori e professionisti. I dipendenti hanno scelto lo stipendio fisso e nulla possono pianificare fiscalmente. Un dipendente non può decidere come incassare e le imposte vengono trattenute alla fonte: nelle definizioni “libero imprenditore” e “lavoratore dipendente” la scelta delle parole non è casuale.