Non solo i suoi romanzi, ma anche lo scrittore stesso è diventato una figura iconica. Figlio di un professore e di una casalinga, cresce spostandosi negli Stati Uniti, dal Nebraska al Minnesota e infine in California, seguendo le necessità lavorative del padre. Della sua infanzia racconta “Sono cresciuto con latte in polvere e ho mangiato tonnellate di patate, anche se, a dire il vero, non ho mai notato quanto fossimo veramente poveri fino a quando non sono stato abbastanza grande per fare una valutazione onesta delle cose. Anche allora, non importava. Per la maggior parte, ho avuto un’infanzia meravigliosa e non cambierei nulla”.
Dopo la laurea, e prima di diventare scrittore a tempo pieno, Sparks si dedica a diverse occupazioni, dal cameriere all’agente immobiliare al venditore di prodotti farmaceutici. Ma la scrittura rimane il suo amore più intenso, e il desiderio di emergere è connaturato in lui fin da quando era bambino.
“Più eccellevo a scuola, più cercavo di fare ancora meglio, anche solo per distinguermi dai miei fratelli”, racconta Sparks parlando della sua infanzia in Tre settimane, un mondo, il suo libro di memorie del 2004. “Ho desiderato ardentemente momenti in cui avrei potuto essere al centro dell’attenzione a tavola, ma qualunque cosa facessi, non mi sembrava mai sufficiente”.
Le cose cambiano quando, nel 1995, scrive di getto Le pagine della nostra vita: trova un agente, trova un editore e, in un arco di tempo incredibilmente breve, passa dall’essere un completo sconosciuto a diventare un romanziere con un libro in vetta alle classifiche e un contratto da 1 milione di dollari.
Le pagine della nostra vita è una storia commuovente e romantica. Il libro si apre con un uomo anziano che legge una storia a una donna malata d’Alzheimer: si tratta delle vicende della loro vita, quella di Noah, operaio nella segheria del paese, e Allie, ricca ragazza di città. È la storia di un amore forte, che supera tutte le difficoltà e i contrasti – le differenze di rango, la seconda guerra mondiale, un matrimonio con un ricco avvocato per Allie e relazioni con altre ragazze per Noah – ed è talmente intenso e profondo che sembra quasi poter sconfiggere la malattia e la morte.
In un’intervista, lo scrittore ha dichiarato di aver tratto l’ispirazione per questo romanzo dalla propria storia famigliare e in particolare dalla storia d’amore dei nonni di sua moglie. E non è il solo libro per il quale Sparks abbia tratto ispirazione dalla propria vita o da quella di chi gli sta intorno, fatto che forse può spiegare, almeno in parte, la popolarità dei suoi scritti e la facilità con cui i lettori sembrano immedesimarsi nei suoi personaggi.
Anche il secondo grande successo dello scrittore è infatti stato ispirato da una tragedia famigliare: durante una passeggiata a cavallo, sua madre cade e muore, lasciando il padre di Sparks devastato dalla perdita della donna con cui aveva trascorso praticamente ogni istante della propria vita adulta. Nasce così Le parole che non ti ho detto, in cui lo scrittore affronta il tema dell’amore dopo il dolore e la perdita. La protagonista, Theresa, trova sulla spiaggia una bottiglia contenente una lettera d’amore. Colpita dall’intensità del messaggio, riesce a risalire all’autore della missiva, Garrett, con il quale si trova in breve tempo a vivere una storia di amore travolgente e travagliato, reso ancora più difficile dal fatto che entrambi i protagonisti faticano a lasciarsi andare e ad affidarsi nuovamente ai sentimenti.
Amore e malattia si incontrano nuovamente ne I passi dell’amore: qui il protagonista è Landon, la cui vita cambia il giorno in cui, a soli diciassette anni, decide quasi per caso di invitare al ballo della scuola Jamie, la timida e ingenua figlia del pastore. Contro ogni aspettativa, si innamorerà perdutamente di lei e farà di tutto per poterla rendere felice anche quando scoprirà che la ragazza è malata di leucemia.
A questi primi tre successi ne seguono molti altri – praticamente Sparks pubblica un libro ogni anno – come La risposta è nelle stelle, Come un uragano, Ho cercato il tuo nome e Vicino a te non ho paura: tutti successi editoriali e ispirazione per trasposizioni cinematografiche.
Ogni respiro è l’ultimo romanzo ad oggi pubblicato. È ambientato a Sunset Beach, dove Tru e Hope, entrambi approdati lì per fare in qualche modo i conti con il proprio passato e la propria storia famigliare, si incontrano, si conoscono e si innamorano. Anche in questo romanzo l’amore si presenta come un sentimento inaspettato e a cui pare impossibile resistere, e tuttavia gli ostacoli – in questo caso i rimpianti e le scelte difficili – sono sempre presenti.
Ma come spiegare l’enorme successo di Sparks?
Lo schema narrativo è sempre il medesimo, del resto una scelta quasi obbligata per i romanzi rosa: un uomo e una donna si innamorano perdutamente, ma affinché l’amore possa trionfare i due sono costretti a superare una serie di ostacoli, che siano le malattie, la distanza, la guerra o il ceto sociale. Lo stile è dei più semplici, condito da dialoghi frequenti e da frasi che non brillano per originalità o sagacia: “La vita non è altro che un susseguirsi di tante piccole vite, vissute un giorno alla volta”, “Ho imparato che la vita non è mai giusta. Se c’è una cosa che dovrebbero insegnare a scuola, è questa”, “Un ragazzo là fuori è nato per essere l’amore della tua vita, il tuo migliore amico, la tua anima gemella”.
Eppure, questa semplicità paga, se è vero che sono moltissime le lettrici che aspettano trepidanti ogni nuovo libro dello scrittore, immedesimandosi negli amori intensi, tormentandosi e soffrendo, gioendo e appassionandosi mentre si lasciano trascinare verso dei finali spesso non lieti. Non solo, molte di loro scrivono all’autore raccontando a loro volta le proprie vicende: Sparks confessa di sentirsi lusingato e grato per tutte le lettere che riceve.
E dunque probabilmente il motivo del suo successo sta nell’amore, sentimento complesso che tutti gli scrittori hanno provato ad indagare e di cui Sparks ha fatto il fulcro della propria narrativa.
“E di che altro dovremmo parlare?”, si chiede Sparks. In effetti niente è altrettanto universale: l’amore, con tutte le sue componenti di passione, dolcezza, cura, desiderio, sofferenza, è comune a tutti gli uomini ed è rimasto inalterato attraverso i secoli. Dice lo scrittore: “Il mondo può cambiare e la società può cambiare e la tecnologia può evolversi e possono accadere grandi cose nel mondo, ma la natura umana stessa e la natura delle emozioni umane cambiano a un ritmo molto più lento”, e “Chi si innamorava 150 anni fa si sentiva nel medesimo modo in cui si sente una persona che si innamora al giorno d’oggi. Ed è con questo concetto in mente che provo a creare le mie storie”.
Silvia Maina