
Andrea Stracciari, Angelo Bianchi e Giuseppe Sartori
il Mulino
«Perché un libro dedicato alla neuropsicologia forense? Negli anni recenti l’utilizzo della neuropsicologia a fini forensi è stato oggetto di crescente interesse, motivato in primo luogo dall’aumento delle richieste di prestazioni neuropsicologiche a fini giuridici nella pratica quotidiana e in secondo luogo dalla sempre maggiore attenzione scientifica e culturale che sta ricevendo tale argomento.
La mancanza in Italia di testi specifici dedicati alla neuropsicologia forense – altrimenti definita neuropsicologia giuridica – ci ha spinto a scrivere un libro dedicato all’approfondimento di tale disciplina, con un approccio che, partendo da solide basi scientifiche, affronti anche i problemi pratici che il neuropsicologo può incontrare nell’esercizio della sua professione e in particolar modo nei casi di valutazione diagnostica con finalità forensi.
Non potendo trattare in modo particolareggiato ed esaustivo tutti gli ambiti, pena la realizzazione di un’opera monumentale e di poco agevole consultazione, abbiamo tracciato gli aspetti generali, privilegiando argomenti di frequente riscontro, affrontati con l’atteggiamento pragmatico derivante dalla nostra esperienza di tutti i giorni e fornendo, laddove possibile, esempi reali incontrati nell’esercizio della nostra attività. Il nostro intento è quello di mettere a disposizione di tutti coloro che a vario titolo operano nel campo della neuropsicologia forense ciò che abbiamo imparato in anni di pratica clinica quotidiana, esercitata contestualmente in ambiente neurologico, psicologico e medico-legale.
Il volume si rivolge quindi a tutti i professionisti della salute che operano in ambito neuropsicologico – neurologi, psichiatri e psicologi in particolare – e intende costituire un punto di riferimento per la pratica della neuropsicologia laddove esista una richiesta di valutazione che comporti provvedimenti di ordine giuridico, sia in campo civile e penale sia pensionistico e assicurativo. Il testo può inoltre essere utile strumento di consultazione per figure giuridiche che, anche se non sono strettamente coinvolte nella valutazione neuropsicologica – magistrati, avvocati, medici legali –, utilizzano comunque tale approccio nella pratica professionale.
La neuropsicologia, in quanto disciplina specialistica, può offrire importanti contributi nei diversi settori dell’indagine forense. Questi contributi, a nostro avviso, vanno nella direzione di una riduzione del margine di discrezionalità nell’accertamento della funzionalità neuropsichica. L’esame neuropsicologico permette di documentare con maggiore attendibilità la sintomatologia psichica e cognitiva nonché le funzioni residue, fornendo quindi evidenze scientifiche maggiormente solide rispetto a quelle ottenibili esclusivamente con il metodo clinico.»