
Per queste occasioni è lei stessa a scrivere i suoi discorsi, facendosi confermare da scienziati e ricercatori solo i dati relativi al cambiamento climatico.
«Mi chiamo Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo da Stoccolma, in Svezia. Faccio lo sciopero dalla scuola davanti al Parlamento svedese. Lo faccio per richiamare l’attenzione sulla crisi climatica. Ogni venerdì andremo a sederci davanti al Parlamento svedese fino a quando la Svezia si allineerà all’Accordo di Parigi»: si presenta così l’attivista svedese. «Io ho la sindrome di Asperger e, per me, ogni cosa è bianca o nera. Sotto molti aspetti credo che noi autistici siamo persone normali e gli altri siano strani.»
Ma perché è così urgente questa battaglia? «Secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, mancano meno di dodici anni al punto di non ritorno, al momento in cui non potremo più rimediare ai nostri errori. Per allora, dovranno essere avvenuti cambiamenti senza precedenti in ogni aspetto della società, tra cui una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 50 per cento.»
«Se la gente lo sapesse, non avrebbe bisogno di chiedermi come mai sono tanto «fissata con il cambiamento climatico». E a chi la accusa di non essere a scuola a studiare, lei risponde: «Ma perché dovremmo studiare per un futuro che ben presto non esisterà più se nessuno agisce per salvare quel futuro? E a cosa serve imparare nozioni nel sistema scolastico quando i fatti elencati dalla scienza promossa da quello stesso sistema non hanno palesemente alcun significato per i nostri politici e la nostra società?»
L’obiettivo è chiaro: «I paesi ricchi devono iniziare a ridurre le emissioni di almeno il 15 per cento annuo per raggiungere l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature sotto i 2 gradi» per «arrivare al traguardo delle emissioni zero nel giro di sei-dodici anni.»
Solo così potremo garantire il nostro futuro e quello delle giovani generazioni: «Nel 2078 compirò settantacinque anni. Se avrò avuto dei figli, probabilmente trascorreranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse mi chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, eppure state rubando loro il futuro.»