
Quando si parla di Libro di Enoch bisogna precisare quale testo si sta analizzando dal momento che vi sono tre diverse opere con questo nome: I Enoch, o Enoch etiope; II Enoch, o Enoch slavo, conosciuto anche come Libro dei Segreti di Enoch; III Enoch, o Apocalisse ebraica di Enoch. […] L’opera si compone di varie sezioni: Libro dei Vigilanti (cap. 1-36), Libro delle Parabole (cap. 37-71), Libro dell’Astronomia o Libro dei Luminari Celesti (cap. 72-82), Libro dei Segni (cap. 83-90), la Lettera di Enoch (cap. 91-104) e la cosiddetta Apocalisse di Noè (cap. 105-108).
Chi era Enoch? Secondo quanto affermato dall’Antico Testamento, Enoch era il padre di Matusalemme ed il nonno di Noè. Visse quindi in un’epoca antidiluviana e, dalle parole della Genesi, condusse una lunga esistenza e non conobbe la morte […].
Il Libro di Enoch descrive la discesa dal cielo in Palestina di 200 angeli comandati da Semeyaza. Essi, pur facendo parte delle schiere angeliche, scelgono delle donne e si accoppiano con loro generando giganti violenti ma dalla scarsa intelligenza, i Nephilim della Genesi. Questi Angeli ribelli forniscono agli uomini alcuni insegnamenti come la scrittura, la fusione dei metalli, la lavorazione delle radici e delle erbe per farne dei farmaci. Ma anche a costruire armi, i segreti dell’astronomia, della biologia, ecc. Infuriato dal fatto che gli esseri umani potessero conoscere troppe cose ed a causa della crudeltà dei giganti, Dio decide di punire uomini ed Angeli scatenando il Diluvio. Egli invia Uriel a Noè per annunciargli la punizione divina, ordina a Raphael di legare Azazel, uno dei capi della rivolta, e a Michele di legare Semeyaza e gli altri angeli e di imprigionarli sotto terra. Dopo essere stato portato in Cielo da due angeli, Enoch viene istruito su alcuni segreti celesti e inviato di nuovo sulla terra per annunciare agli Angeli ribelli, detti Vigilanti, la loro punizione divina. Dopo di che, Enoch fa ritorno tra i suoi cari per salutarli ed avvisarli che verrà preso da Dio. Questa differente versione della Ribellione angelica è solo uno dei problemi che hanno portato la Chiesa e disconoscere il Libro di Enoch. […]
Nel capitolo XLVI della parte denominata, a posteriori, il Libro delle Parabole, leggiamo: «Là io vidi l’Antico dei giorni il cui capo era come lana candida, e con lui un altro, il cui aspetto ricordava quello di un uomo. Il Suo aspetto era pieno di grazia, come quello dei santi angeli. Allora io chiesi a uno degli angeli, che erano con me e mi mostravano ogni cosa segreta, a riguardo di questo Figlio dell’uomo; chi fosse, da dove venisse e perché accompagnasse l’Antico dei giorni. Egli mi rispose e mi disse: Questo è il Figlio dell’uomo, a cui appartiene ogni giustizia, da cui è plasmata ogni giustizia e che rivelerà ogni tesoro che ora è celato: poiché il signore degli spiriti lo ha scelto ed Egli ha sorpassato tutti in eterna giustizia agli occhi del Signore degli spiriti.»
In primo luogo, Dio viene chiamato con l’appellativo cabalistico di Antico dei giorni e raffigurato con i capelli bianchi, da cui nasce l’iconografia cristiana che tanto successo ha avuto. In secondo luogo, compare un termine che ha suggerito diverse interpretazioni: “Figlio dell’uomo“. Secondo alcuni esegeti biblici, questo appellativo sarebbe da far riferire a Gesù, il quale viene detto proprio “Figlio dell’uomo” in diversi passi del Vangelo di Matteo. Ma tutto ciò sarebbe stato blasfemo e sconveniente per la Chiesa e per la nascente religione dell’Occidente: il Cristianesimo.»