Libri da leggere: 30 romanzi da leggere almeno una volta nella vita

Libri da leggere assolutamente: guida agli imperdibili

La via della letteratura narrativa, si sa, è lastricata di milioni e milioni di libri. Tra questi, migliaia meritano di essere letti e centinaia devono essere letti senza ombra di dubbio. Tralasciando i classici assoluti come Iliade, Odissea, Divina Commedia e Promessi Sposi, i mostri sacri che si studiano anche a scuola (Frankenstein, Cime Tempestose, Se questo è un uomo, Il ritratto di Dorian Gray, Lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde) ecco una lista di 30 libri da leggere più o meno essenziali che – se non li avete ancora letti – dovete assolutamente procurarvi.

Letteratura per l’infanzia

È fondamentale fornire ai bambini da 0 a 99 anni i giusti strumenti per sviluppare la fantasia e le migliori chiavi di lettura possibili per questo mondo pazzo e complicato. Le letture irrinunciabili in questo senso sono:

Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery: L’essenziale è invisibile agli occhi. La fiaba filosofica che cambierà il vostro modo di guardare gli adulti.

C’era due volte il barone Lamberto di Gianni Rodari: L’uomo il cui nome è nominato resta in vita. Per questo motivo non dovremmo mai smettere di parlare di Rodari e goderci una delle sue opere più belle.

Le fiabe italiane di Italo Calvino: «Butto?» «E butta!». Buttarsi nella lettura delle più belle fiabe regionali italiane, riscritte con lo stile frizzante di Calvino, è uno dei modi migliori per crescere bene.

Storie di pirati, isole e marinai

Le avventure che si vivono per mare possono essere calme e cristalline come una giornata di bonaccia o movimentate e imprevedibili come una tempesta tropicale, esaltanti come la vittoria contro un grande predatore oceanico o tragiche come un naufragio e un destino di solitudine. Ecco le irrinunciabili:

L’isola del tesoro di R. L. Stevenson: «Per trent’anni» disse «ho solcato i mari, e ho visto il bene e il male, il meglio e il peggio, il bello e il cattivo tempo, le provviste esaurirsi, i coltelli impugnati e non so cos’altro ancora. Be’, ti dirò, non ho mai visto venire fuori il bene dalla bontà. Io sono per chi colpisce per primo; i morti non mordono.» La storia di pirati per eccellenza.

Moby Dick di H. Melville: Il coraggio più sicuro e più utile è quello che nasce dal giusto apprezzamento del pericolo che si affronta. Lui si fa chiamare Ismaele ed è logorroico, ma se avrete il coraggio di saltare tutti i suoi noiosissimi deliri tecnici sulla produzione, lo stoccaggio e la vendita dell’olio di balena, vi accompagnerà in un’avventura irripetibile.

Il vecchio e il mare di H. Hemingway: «Pesce, ti voglio bene e ti rispetto molto. Ma ti avrò ammazzato alla fine di questa giornata.» Chi ha detto che il mare e l’avventura sono un affare per giovani e aitanti marinai? Di certo non Hernest Hemingway.

Il Corsaro Nero di Emilio Salgari: «Ho udito raccontare che il Corsaro Nero aveva attraversato l’Atlantico assieme a due fratelli, che indossavano l’uno un costume verde e l’altro uno rosso, per compiere una tremenda vendetta.» Un pirata poco interessato a bottini e scorribande, che va per mare perché gli è stato tolto tutto tranne la sua bramosia di vendetta. Una tragedia dolorosamente bella, con buona pace di Sandokan e delle sue Tigri di Mompracem.

Robinson Crusoe di D. Defoe: Tutte le sventure vanno giudicate insieme col poco bene che recano in sé e con i mali peggiori che li circondano. Che ne è dell’uomo moderno se viene strappato dalla civiltà e irrimediabilmente separato dalla società per colpa di una tempesta? La lotta contro la natura di un uomo sopravvissuto alla furia del mare.

Amore, guerra e grandi sconvolgimenti

Esistono romanzi che ci fanno davvero battere il cuore, ci tengono incollati fino all’ultima pagina, ci fanno sentire così vicini ai loro personaggi e c’immergono a tal punto nel loro mondo che alla fine della lettura facciamo fatica a tornare presenti alla nostra realtà. Eccone alcuni:

Via col vento di M. Mitchell: La vita non ha nessun obbligo di darci ciò che ci aspettiamo. Se vi aspettate un mattone noioso e illeggibile, Via col vento vi deluderà. In questo romanzo c’è di tutto: amori, passioni, tradimenti, delitti, ripensamenti, maldicenza, guerre sanguinarie, mutilazioni, malasanità, coraggio femminile, imprenditoria, prostitute, ladrocinii, accuse ingiuste e vili sprechi di denaro. Non infischiatevene come Clark Gable e non accontentatevi del film.

Per chi suona la campana di H. Hemingway: Quello che conta non è tanto ciò che impari, quanto la gente che incontri. Robert Jordan, studente americano, si reca in Spagna per combattere la Guerra Civil insieme ai partigiani e incontra una sgangherata compagine di tipi umani che diventano la sua famiglia e il vero motivo per combattere i fascisti.

Sostiene Pereira di A. Tabucchi: Noi abbiamo varie anime dentro di noi, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Come può un malaticcio signore di mezza età, che vive di sconforto e insoddisfazione e si dà continuamente del codardo, diventare un eroe della resistenza antifascista? Grazie all’amore di due giovani sconosciuti che accoglie in casa sua.

1984 di G. Orwell: War is peace, freedom is slavery, ignorance is strenght. Il Grande Fratello ti sta guardando, tu guardati da lui e dalle trappole di una società totalitaria.

I pilastri dei generi letterari

Ogni genere letterario nasce da una particolare visione del mondo che dà origine ad almeno un grande romanzo:

Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien: Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. Nella terra di Mordor, ove l’ombra cupa scende. Una trilogia difficile, pesante, a tratti scritta anche piuttosto male e piena di canzoni, momenti, avvenimenti e personaggi di cui si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno. Non leggerete mai più una storia potente come questa, e quando avrete finalmente terminato la sua faticosa lettura vi sentirete orfani al punto di gettarvi immediatamente sul Silmarillion, che è addirittura peggio. Negli ultimi tempi ne è uscita una nuova traduzione a opera di Ottavio Fatica.

Io, robot di I. Asimov: «Oh. Perché, i robot sono così diversi dagli uomini, dal punto di vista mentale?» «Diversissimi.» La Calvin si concesse un sorriso gelido «i robot sono fondamentalmente onesti.» Conoscere le tre leggi della robotica, la loro applicazione, il loro margine di fallibilità e l’impagabile dottoressa Susan Calvin è un’esperienza fondamentale per comprendere davvero quest’epoca in cui non si parla d’altro che di robotizzazione e intelligenze artificiali.

Il grande sonno di Raymond Chandler: «Cosa importa dove si giace quando si è morti? In fondo a uno stagno melmoso o in un mausoleo di marmo alla sommità di una collina? Si è morti, si dorme il grande sonno e ce ne si fotte di certe miserie. L’acqua putrida e il petrolio sono come il vento e l’aria per noi. Si dorme il grande sonno senza preoccuparsi di essere morti male, di essere caduti nel letame. Quanto a me, ne condividevo una parte pure io, di quel letame, ora.» Più che un noir, IL noir. State per innamorarvi di Philip Marlowe, investigatore privato ingaggiato da un milionario per ritrovare il genero scomparso e che invece si ritrova, suo malgrado, a fare da babysitter a due scapestrate e problematiche ereditiere.

I racconti del terrore di E. A. Poe: Ho sentito tutte le cose del cielo e della terra. Ne ho sentite molte dell’inferno. I racconti del terrore di Poe hanno quasi duecento anni, ma sembrano scritti ieri. Niente vi inquieterà più della loro lettura. Ne uscirete tesi come una corda di violino e grati a questo triste e sfortunato artista del macabro.

Uno studio in rosso di Sir Arthur Conan Doyle: Se le idee devono interpretare la natura, è necessario che siano altrettanto sconfinate. Sherlock Holmes è il padre di tutti gli investigatori letterari. Dimenticate il noioso gentiluomo con pipa e cappello che avete visto in tv e preparatevi a fare la conoscenza di uno scapestrato, logico, tagliente e alle volte sconcertante osservatore del mondo.

Sulla strada di J. Kerouac: Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? È il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo. Un libro che è un viaggio attraverso l’America e la vita del protagonista. Pieno di musica, paesaggi, modi d’intendere la vita, personaggi, amore, bellezza e cultura Hipster, quella vera.

Mondi lontani e uomini straordinari

Spesso ci rivolgiamo alla letteratura per poter contare su una via di fuga, o alla ricerca di una risposta. Quindi cosa c’è di meglio di un’avventura ambientata in mondi esotici e lontani, o di un protagonista forte e filosofico che possa aiutarci a capire il mondo e rasserenare i nostri tormenti?

I tre moschettieri di A. Dumas: «È solo col proprio coraggio, mettetevelo bene in mente, che ai nostri giorni un gentiluomo può farsi strada.» Una storia di amicizia, lealtà, fedeltà, coraggio ed eroismo. Ma anche di bassezze, tradimenti, doppi giochi e dubbia moralità. Ottima per sognare e anche per lasciarsi ispirare.

Il libro della giungla di R. Kipling: «Come è piccolo! E come è nudo… e ardito!» esclamò Mamma Lupa, dolcemente. Il bambino si faceva largo tra i cuccioli per avvicinarsi al suo petto caldo. «Ahi! Vuole fare il pasto con gli altri. E così, questo è un cucciolo d’uomo. Ebbene, c’è mai stata una lupa che abbia potuto vantare un cucciolo d’uomo tra i suoi figlioli?» «Ho udito molte volte una cosa simile, ma mai nel nostro branco o ai tempi miei» disse Papà Lupo «è completamente senza pelo e lo potrei uccidere con un solo tocco della mia zampa. Ma vedi, ci guarda e non ha paura.» Il giovane Mowgli cresce lontano dalla civiltà, tra gli animali feroci e si diverte un sacco. Lupi, orsi e pantere talvolta sono più umani degli umani. Poi la pubertà fa il suo corso.

Il richiamo della foresta di Jack London: Era un canto antico, antico come la razza stessa, uno dei primi canti di un mondo più giovane, in un tempo in cui i canti erano tristi. Recava in sé il dolore di innumerevoli generazioni, quel lamento che commuoveva profondamente Buck. Gemeva e singhiozzava anche lui, perché dentro aveva la pena di vivere che era stata un tempo dei suoi progenitori selvaggi, e la paura e il mistero del freddo e dell’oscurità che per loro era paura e mistero. I duri cercatori dell’Alaska e del Klondike visti dagli occhi di Buck, un cane che sente muoversi dal suo interno un istinto selvaggio e non del tutto sopito.

Siddharta di H. Hesse: La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può. La storia di un uomo irrequieto che cambia vita innumerevoli volte. Ne trarrà qualche insegnamento? Noi dalla lettura di questo libriccino usciamo decisamente molto più ricchi.

20.000 leghe sotto i mari di J. Verne: La forza creatrice della natura vince l’istinto distruttore dell’uomo.” Imbarchiamoci sul Nautilus e viviamo straordinarie avventure in giro per gli abissi insieme al leggendario capitano Nemo.

I grandi narratori delle pieghe dell’animo umano

Il ‘900 in letteratura è stato un secolo d’introspezione. L’interpretazione dei sogni di Freud, la nascita della psicanalisi, le grandi guerre e la bestialità dei totalitarismi influenzano irrimediabilmente gli scrittori, che si concentrano meno sulle trame avventurose e molto di più sulle pieghe e gli abissi dell’animo umano. Fa eccezione Dostoevskij, che ha cominciato un secolo prima. Tra delirii di onniscienza e potentissime seghe mentali, ecco qualche perla della letteratura.

Il giocatore di F. Dostoevskij: C’è una certa voluttà nell’estremo grado dell’umiliazione e dell’avvilimento. Il calvario della dipendenza tout-court raccontato con una precisione tagliente, indifferente e per questo talvolta dolorosa attraverso le elucubrazioni e le alterne sfortune di un giocatore di roulette.

Uno, nessuno e centomila di L. Pirandello: Non mi conoscevo affatto, non avevo per me alcuna realtà mia propria, ero in uno stato come di illusione continua, quasi fluido, malleabile; mi conoscevano gli altri, ciascuno a suo modo, secondo la realtà che m’avevano data; cioé vedevano in me ciascuno un Moscarda che non ero io non essendo io propriamente nessuno per me: tanti Moscarda quanti essi erano. La tormentata scoperta della molteplicità e dell’inevitabile dissonanza dei punti di vista altrui, e delle conseguenze disastrose che ciò può avere su una vita perfettamente normale. Una discesa nella follìa che, pagina dopo pagina, sembra sempre più lucida, puntuale, vicina alla nostra verità.

Cent’anni di solitudine di G. Garcia Marquez: Non si è di nessuna parte finché non si ha un morto sottoterra. La meravigliosa storia della famiglia Buendìa attraverso i secoli. La storia di Macondo, il paese che li ospita, e della decadenza di questi nostri tempi moderni.

La luna e i falò di Cesare Pavese: Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca. Un libro che cambierà per sempre la vostra visione del nostro Paese.

La coscienza di Zeno di I. Svevo: La salute non analizza se stessa e neppure si guarda allo specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi. Zeno smette di fumare. Noi, prima di arrivare alla fine del romanzo, cominciamo.

Qualcosa di più recente

Davvero in mezzo a questi mostruosi pezzi da novanta della letteratura non c’è spazio per qualcosa di più recente? La buona letteratura si ferma agli anni ‘60? Ovviamente no. Ecco alcuni esempi di romanzi piuttosto recenti che non vi potete proprio perdere:

La saga di Harry Potter di J.K. Rowling: «Abbiamo tutti luce e oscurità dentro di noi. Ciò che conta è la parte con cui sceglieremo di agire. Ecco chi siamo veramente.» L’intera saga del maghetto inglese con la cicatrice sulla fronte merita davvero di essere letta e amata per le sue atmosfere, i suoi insegnamenti, gli straordinari personaggi e la capacità di infondere di magia anche i più squallidi vicoli di Londra e gli oggetti più banali. Non guarderete mai più il mondo allo stesso modo e finalmente capirete di cosa stanno parlando quando vi danno dei babbani.

Il re di Girgenti di Andrea Camilleri: Non si capacitò: certo che tutte le criature della terra facivano i bisogni sò, ma comu mai la merda di un nobili feteva assai di cchiù di quella di un povirazzo? Una storia straordinaria che si ispira a uno straordinario fatto vero. Un protagonista indimenticabile che ci farà sognare, arrabbiare e piangere. Un romanzo che è anche e soprattutto poesia.

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