“Le verità nascoste. Quanto di positivo ha compiuto la Massoneria negli ultimi tre secoli” di Giuseppe Giudice

Le verità nascoste. Quanto di positivo ha compiuto la Massoneria negli ultimi tre secoli, Giuseppe GiudiceSfatare la leggenda nera che si addensa sulla massoneria celebrandone i membri che, nel corso dei secoli, hanno cambiato, con le loro imprese e i loro meriti, la storia dell’umanità. È quanto si propone di fare Le verità nascoste. Quanto di positivo ha compiuto la Massoneria negli ultimi tre secoli, il libro di Giuseppe Giudice, edito da Mimesis.

«Quanti pazienti entrano in sala operatoria senza sapere di dover ringraziare tanti “Fratelli”: Long Crawford Williamson, che ha dato il via all’anestesia moderna, o Joseph Lister che ha reso le sale operatorie in regola con l’antisepsi, evitandoci infezioni e setticemie; e quanti sono stati rapidamente portati in ambiente medico con i mezzi delle Croce Rossa grazie a Jean Henri Dunant. Vogliamo citare Alexander Fleming e i milioni di vite salvate dalla sua penicillina? Oppure Edward Jenner che ha dato il via alle vaccinazioni e per prima a quella contro il vaiolo […] per venire ai giorni nostri, ecco Michael Ellis De Bakey che ha dato il via alla cardiochirurgia moderna rendendo possibili interventi mai prima realizzabili.
Lasciamo il mondo sanitario per entrare nel quotidiano abituale: milioni di persone usano ogni giorno l’automobile; questo è reso più agevole da John Boyd Dunlop che ha creato la gomma pneumatica gonfiabile sostituendola alle gomme piene; l’auto può essere una dalle tante uscite da fabbriche di “Fratelli” quali Fiat, Chrysler, Citroen, Ford. […] John Mac Adam ha reso le strade più facilmente percorribili con l’asfalto; Edwin Drake, ideatore della prima trivellatrice petrolifera, ci ha permesso di fornire carburante ai nostri mezzi.
Abbiamo voglia di cioccolato: ci ha pensato per noi Philippe Suchard. All’ora del the possiamo pensare al sir Thomas Lipton o a Early George De Gray. Se abbiamo sete e vogliamo una bibita di largo consumo, sorseggiando una Coca Cola, rivolgiamo un ringraziamento a John Stith Pemberton. Di mattino, appena alzati, possiamo lavarci usando i saponi di William Lever o raderci con lamette e rasoio di sicurezza di King Camp Gillette.
Gli esempi sono innumerevoli anche nel campo del sociale, basti ricordare il ministro dell’Istruzione Michele Coppino, a capo di questo dicastero nei governi Rattazzi, Crispi, Depretis, che ha introdotto in Italia l’istruzione elementare aconfessionale, obbligatoria e gratuita nel 1877. E nel sociale non dimentichiamo quanto fatto nel mondo dal Lions International, nato da una felice intuizione di Melvin Jones.»

Giudice pubblica nel suo libro un elenco di circa un migliaio di massoni famosi la cui iniziazione è accertata con documentazione storica. E così inaspettatamente ritroviamo attori come Gino Cervi, Antonio De Curtis “Totò” («Iniziato in Massoneria nel 1944 nella Loggia “Palingenesi” all’Obbedienza di Piazza del Gesù. È poi fondatore della Loggia “Fulgor Artis”. 30° del RSAA»), Clark Gable, Oliver Hardy “Ollio” («membro della Loggia “Solomon” n° 20 di Jacksonville, Florida; frequenta le Logge “Hollywood” e “Mount Olive” in California. Chiede di essere inumato nel Masonic Garden del Valhalla Memorial Park a nord di Hollywood»), Telly Savalas, Peter Sellers e John Wayne; capitani di industria come Walter Chrysler, Andrè Citroen e Henry Ford («Iniziato in Massoneria nel 1894 nella Loggia “Palestine” n° 357 di Detroit ne rimane suo membro per cinquantatré anni»); Harry Houdini; editori come Aldo Garzanti, fondatore dell’omonima casa editrice; gli enciclopedisti Jean-Baptiste Alembert, Denis Diderot, Voltaire (membri della Loggia “Les Neufs Soeurs” di Parigi) e Montesquieu; Enrico Fermi, premio Nobel per la fisica nel 1938; i padri dell’indipendenza americana Benjamin Franklin (primo Gran Maestro della Gran Loggia della Pennsylvania) e George Washington (membro della Alexandria Lodge n° 22); musicisti come Ludwig Von Beethoven, Wolfang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn, Franz Von Listz e Giacomo Puccini; scrittori come Vittorio Alfieri, Giosuè Carducci, Gabriele D’annunzio, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Giovanni Pascoli, Edmondo De Amicis, Oscar Wilde, Mark Twain, Arthur Conan Doyle e Rudyard Kipling.

Furono iniziati alla massoneria anche il padre della Turchia moderna Mustafa Kemal Pasha Ataturk, Winston Churchill, Yitzhak Rabin e Simón Bolívar. Numerosi i presidenti USA massoni (ben 14 su 45): oltre al padre fondatore troviamo anche James Monroe, Andrew Jackson, James K. Polk, James Buchanan, Andrew Johnson, James Garfield, William McKinley, Theodore Roosevelt, William Howard Taft, Warren G. Harding, Franklin Delano Roosevelt, Harry Spencer Truman e Gerald Ford. Franklin Delano Roosevelt, 32° Presidente degli Stati Uniti d’America, l’unico Presidente eletto per più di due mandati consecutivi, «fu iniziato alla Libera Muratoria il 10 (o 11) Ottobre 1911, nella Loggia “Holland” n° 8 di New York City e fu membro onorario della Loggia “Stansburg” n° 24 di Washington (molte altre Logge gli conferirono tale onore nel periodo della presidenza). I suoi tre figli furono tutti iniziati nella Loggia “Architect” n° 519 di New York City, in presenza del padre.»

Anche Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, era massone: «A Vienna, il 23 settembre 1897, Freud è iniziato in una Loggia appartenente ai “Figli dell’Alleanza”, B’nai B’rith, ordine massonico riservato esclusivamente agli ebrei.»

Tra gli eroi del Risorgimento italiano spiccano per la loro appartenenza alla Massoneria Camillo Benso di Cavour, Goffredo Mameli, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. «Il “Nizzardo” era stato iniziato nella loggia “Asilo de la Vertud” di Montevideo nel 1844. Essendo tale Loggia irregolare per la Massoneria ufficiale, egli fu in seguito regolarizzato, nello stesso anno, nella loggia francese “Les Amis de la Patrie”, a Montevideo, sotto l’egida del Grande Oriente di Francia. Negli Stati Uniti frequentò la Loggia “Tompkinsville” di Staten Island, NY: in questo periodo lavorava da Antonio Meucci, anch’egli massone espatriato, che accoglieva nella sua fabbrica di candele a New York gli esuli bisognosi d’aiuto.». L’elenco che riproponiamo qui è assolutamente parziale.

Come scrive nell’introduzione Claudio Bonvecchio, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, «comune a uomini famosi, a oggetti, a abitudini, alle grandi scoperte, ai più importanti eventi storici, alle musiche più ascoltate, alle più imponenti costruzioni e alle più geniali invenzioni c’è la Libera Muratoria. Soprattutto, ci sono persone – di grande levatura e originalità – tutte contraddistinte dall’appartenenza alla Libera Muratoria Universale: quella che comunemente, dall’opinione pubblica è guardata con sospetto e accusata di ogni nefandezza, nonché di azioni contrarie al bene dell’umanità.»

E aggiunge l’autore: «Nei libri di storia che i nostri figli e nipoti studiano, nei vari gradini dell’apprendimento scolastico, i grandi avvenimenti storici quali il nostro Risorgimento, la Rivoluzione Francese, l’Indipendenza degli Stati Uniti, sono descritti correttamente nelle loro sequenze storiche, senza che sia mai citato il contributo, per la loro realizzazione, da parte di uomini affiliati alla Libera Muratoria; altrettanto avviene per tutte le guerre di liberazione dal colonialismo spagnolo in Centro e Sud America.»

Come mai dunque questa congiura del silenzio? Per Giudice, «il libero pensiero ha sempre fatto paura e questo spiega il trattamento censorio».

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