
La miriade di informazioni veicolate attraverso i numerosi strumenti mediatici corrisponde, inevitabilmente anche se sembra paradossale, una forma di “ignoranza funzionale” perché le persone leggono i contenuti delle informazioni senza riuscire a mettere in relazione i vari aspetti della sessualità e, quindi, senza capacità critica.
Peraltro la cosiddetta liberazione sessuale non è stata mai allineata e sincronizzata con gli aspetti della cultura di appartenenza dando ampio spazio alla costruzione dei cosiddetti luoghi comuni che hanno la loro ragione di esistere, come affermo nel mio libro, ma che è necessario sfatare per evitare il perenne disagio che vivono le persone che si presentano presso il mio studio. Nella maggior parte dei casi i cosiddetti “pazienti sessuologici”, infatti, non hanno nulla di patologico se non un vissuto di confronto con una presunta “normalità statistica” che li vede continuamente perdenti e/o inferiori. A parte il fatto che la normalità statistica spesso si riferisce a campioni meno rappresentativi di quanto dovrebbero essere, siamo tutti troppo inclini a perdere continuamente il contatto con il nostro essere individui e, come tali, indivisibili e diversi l’uno dall’altro, ognuno speciale a modo proprio. Prevale, nella sessualità come negli altri ambiti della vita, la necessità di omologarsi ai migliori ai più prestanti, ai più smart e ai più brillanti…E i luoghi comuni molto spesso avvalorano proprio tutto ciò. Il mio obiettivo è quello di chiarire le idee a quanti non hanno più voglia di districarsi fra pillole di conoscenza e manuali scientifici incomprensibili: per questo motivo ho scelto di fare un vero e proprio viaggio nell’immaginario pop e cinematografico del nostro tempo, proprio perché nessuna espressione artistica più del cinema descrive e riflette il sentire “collettivo”. Inoltre il libro è distinto in tanti capitoli quante sono le lettere dell’alfabeto, ogni capitolo è rivolto a Lui e a Lei, in modo tale da poterlo leggere insieme al partner, da soli per conoscere il punto di vista dell’altro, tutto d’un fiato oppure spizzicando qua e la senza perdere il filo. Infine, vi sembrerà strano, ma il vanto principale del libro che mi è stato ampiamente riconosciuto è il linguaggio: semplice, dai toni leggeri senza essere scadenti, diretto senza essere volgare. Una delle critiche, a mio avviso, più azzeccata è di Beatrice Bianchini: “un libro dalla veste mainstream tuttavia scientifico, sofisticato, esperto, coinvolgente”. E qui chiudo per dare la possibilità di parola ai miei lettori.
Il libro contiene un vero e proprio dizionario dei principali dubbi sul sesso: nella Sua esperienza di sessuologa, quali problemi riscontra più comunemente?
I problemi più frequenti sono relativi alla perdita di desiderio ed è chiaro che questo “problema” deriva dal fatto che non c’è più nulla da desiderare visto che tutto si può avere…Lo dicono anche molte pubblicità!!Il desiderio si alimenta dell’assenza dell’oggetto di desiderio e, contemporaneamente, della certezza che prima o poi, verrà soddisfatto. Oggi le persone smettono di desiderare perché non percepiscono l’assenza ovvero perché aspirano alla idealità: in tal senso il luogo comune trasformato in mito alimenta questa tendenza e la frustrazione continua abbatte il desiderio. In effetti, spesso, tutte le altre problematiche sessuali conseguono come il disturbo erettile (mancanza di eccitazione) o anorgasmia essendo il desiderio il motorino di avviamento di tutte le altre fasi del rapporto sessuale.
Su quali temi, a Suo avviso, vi è maggior confusione?
Direi sulla distinzione fra l’orientamento sessuale, l’identità di genere e il feticismo di travestimento. Diciamo pure che non è semplice e immediata la possibilità di fare una distinzione precisa ma diventa necessaria per evitare pregiudizi pericolosi
Quali sono i luoghi comuni più strampalati che allignano sulla sessualità?
Mi piacerebbe non sentir più parlare di diversi tipi di orgasmo femminile ad esempio perché questo luogo comune è davvero strampalato. Sarebbe opportuno chiarire definitivamente che non esistono donne “frigide” e uomini “impotenti” e che l’uomo “pensa solo a quello” perché ha i suoi buoni motivi che nel libro spiego bene. Così come non è affatto vero che la donna non pensi affatto al sesso…
Infine tutti i luoghi comuni sul tradimento, scoprire che esistono forme di tradimento evolutivo e non solo aggressivo.
Nada Loffredi, laureata in Psicologia clinica, è Psicoterapeuta esperta in Sessuologia clinica e Terapia E.M.D.R. È stata docente a contratto presso l’Università La Sapienza di Roma. Tiene dal 2013 un blog su “D Repubblica” e da quattro stagioni fa parte del cast della trasmissione Matrimonio a prima vista. Ha pubblicato: Parliamo d’amore: Educazione all’affettività e alla sessualità (Carocci 2006) e curato Due corna e una capanna di Andrea&Michele (Rizzoli 2020). È sposata e madre di due bambini.