“Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza” di Giulia De Lellis

Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza, Giulia De LellisÈ il caso editoriale dell’anno. Sì, perché con le sue oltre 100.000 copie vendute, Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza di Giulia De Lellis ha surclassato le vendite di autori paludati come Andrea Camilleri o Alessandro Baricco.

Lo rivela Amazon, che pubblica come di consueto la classifica dei libri più venduti nel 2019. Il popolare sito di e-commerce rappresenta ormai un canale fondamentale per la vendita di libri, più delle tradizionali librerie.

La De Lellis, ex corteggiatrice di Uomini e donne, 23 anni, influencer e modella, si vanta di non aver mai letto un libro nella sua vita. Per la stesura del libro si è quindi rivolta alla ghostwriter Stella Pulpo, femminista, autrice del blog Memorie di una vagina.

La prima a stupirsene parrebbe esser lei stessa. La De Lellis ha infatti commentato sul suo profilo Instagram: «Sono allibita e scioccata, ma abbiamo venduto ufficialmente più di 100 mila copie! Questo libro è stato scritto da una ragazzina di ventitré anni con l’aiuto di una grandissima professionista che io ringrazierò per sempre. Sono sconvolta. Se mi avessero detto che un giorno avrei scritto un libro e avrei venduto 100.000 copie avrei detto no, c’è un errore.»

Il libro, pubblicato il 17 settembre 2019 per Mondadori Electa, contiene il racconto romanzato dei tradimenti del suo ex Andrea Damante.

La notizia ha suscitato un’ondata di polemiche, a nostro avviso, in realtà, immotivate. Per un personaggio televisivo seguito sui social da circa 4 milioni e mezzo di follower, infatti, centomila copie rappresentano tutto sommato una modesta quantità, pari a poco più del 2% dei suoi fan. Se si considera poi che, con la polverizzazione dell’offerta che caratterizza il mercato editoriale italiano (dove ogni anno si pubblicano oltre 70 mila titoli), i lettori necessariamente si disperdono sugli innumerevoli titoli, il gioco è presto fatto.

Certo, sono diverse le considerazioni che si possono trarre. Dalla forza del media televisivo, alla funzione che un libro come quello della De Lellis assolve (pari a quella di certa letteratura popolare erede dei romanzi d’appendice d’antan) e che si rivolge ad un pubblico consolidato di lettori come quello femminile. Un’operazione di marketing bella e buona, insomma, che del libro ha solo sfruttato la forma.

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