Soggetto del romanzo e del dramma (con qualche variante di poco conto) è l’amore di un giovane di ottima famiglia, Armand Duval, per una cortigiana alla moda, Marguerite Gautier. Trascinata da una passione sana e profonda fuori dal suo equivoco mondo, Marguerite sente la necessità di portare il suo amore lontano dalla gente che frequenta, con un desiderio nuovo di purezza e di solitudine. Essi dunque si rifugiano in una casetta di campagna (ad Auteuil nel dramma, a Bougival nel romanzo) dove il loro idillio raggiunge per un attimo la pienezza di quella effimera felicità che è consentita all’amore.
Ma in quella casa stessa il padre di Armand si fa segretamente annunciare a Marguerite. Il vecchio comprende la sincerità del suo amore, ma anche Marguerite deve capire che esso costituisce un ostacolo per la vita e per l’avvenire di Armand, mentre una sua giovane sorella non potrà sposare l’uomo amato, per la disonorante relazione del fratello. A Marguerite si chiede il grande sacrificio: essa si arrende e fugge.
Armand, che non sa nulla, crede la donna stanca di lui e desiderosa di una relazione più remunerativa; la incontra qualche tempo dopo a Parigi, divenuta amante del conte di Varville, e, disperato, le getta in faccia dinanzi a tutti una forte somma appena vinta al gioco, dichiarando d’essersi così sdebitato con lei. La donna non regge a tanta pena (nel romanzo Armand le impone pubblicamente una sua relazione con la cortigiana Olympe) e la sua salute, già cagionevole, ne viene per sempre distrutta.
La malattia prende una forma rapida e senza speranza, e quando la fida governante Nanine, all’insaputa della padrona, rivela ad Armand, con una lettera, la verità, il giovane giunge appena in tempo per raccogliere, al letto di morte dell’amata, il suo ultimo respiro.
Sospesa fra due epoche, ancora intrisa in un passionale lirismo romantico e già diretta all’osservazione dei modi e dei problemi di una società, la Signora delle camelie doveva riuscire felice fusione di due maniere e di due atteggiamenti. Nella verità obiettiva di un clima realista, Marguerite Gautier, dal grande amore silenzioso e dalla morte patetica, acquistò una drammaticità commossa che la rese superiore a tante altre eroine romantiche, le quali, tuttavia, l’avevano preceduta nel tipo, e apparve subito personaggio drammatico di alta e prepotente umanità.
Dal dramma di Dumas fu tratta La Traviata, diciannovesima opera di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave.