
di Gaetano Berruto e Massimo Cerruti
UTET Università
«La linguistica è il ramo delle scienze umane che studia la lingua. Lo studio della lingua si può dividere in due sottocampi principali: la linguistica generale, che si occupa di che cosa sono, come sono fatte e come funzionano le lingue, e la linguistica storica, che si occupa dell’evoluzione delle lingue nel tempo e dei rapporti fra le lingue e fra lingua e cultura. Hanno valore più o meno analogo a ‘linguistica generale’ altre denominazioni quali ‘linguistica teorica’, ‘linguistica sincronica’, ‘linguistica descrittiva’. Nella tradizione italiana, spesso si contrappone alla ‘linguistica generale’ la ‘glottologia’, come ambito che copre la linguistica storica e lo studio comparato delle lingue antiche.
Oggetto della linguistica sono dunque le cosiddette lingue storico-naturali, vale a dire le lingue nate spontaneamente lungo il corso della civiltà umana e usate dagli esseri umani ora o nel passato: l’italiano, il francese, il romeno, lo svedese, il russo, il cinese, il tongano, il latino, il sanscrito, il swahili, il tigrino, il piemontese ecc.
Tutte le lingue storico-naturali sono espressione di quello che viene chiamato linguaggio verbale umano. Il linguaggio verbale è una facoltà innata nell’homo sapiens ed è uno (e il più raffinato, complesso e duttile) degli strumenti, dei modi e dei sistemi di comunicazione che questi abbia a disposizione. Si noti che da questo punto di vista non c’è alcuna differenza tra lingue e dialetti, tutti i sistemi linguistici esistenti ed esistiti, ed usati da un qualche gruppo sociale, sono manifestazione specifica del linguaggio verbale umano. La distinzione fra lingue e dialetti è basata unicamente su considerazioni sociali e storico-culturali, in funzione della distribuzione negli usi linguistici della comunità e del prestigio dei singoli sistemi linguistici. Si apre qui il campo della sociolinguistica, che studia l’interazione fra lingua e società, la variazione dei comportamenti linguistici e come le lingue si articolano in varietà secondo diverse dimensioni di variazione.»