
Quali criteri hanno guidato la selezione degli autori proposti?
La letteratura galega è assai poco conosciuta in Italia e abbiamo deciso di mutuare il canone direttamente dalla Galizia, senza volerne creare uno nostro. La Real Academia Galega celebra dal 1963, ogni anno, il Día das Letras Galegas (‘Giorno delle Lettere Galeghe’), in cui viene festeggiata – con pubblicazioni, convegni, seminari, ecc. – una figura particolarmente significativa della cultura galega. L’autorevolezza istituzionale della Real Academia, forte di una storia più che centenaria, non impedisce che talora polemiche anche aspre accompagnino la nomina dell’autore prescelto. In ogni caso, il canone che risulta dalla selezione disegna un profilo estremamente rappresentativo nella storia letteraria e culturale della Galizia dal Medioevo fino all’epoca contemporanea. Inoltre, tra le personalità omaggiate, ricorrono poeti e prosatori, drammaturghi e giornalisti, pensatori e critici, profilando uno spettro di ampio respiro. Il nostro volume esce nella serie Finisterrae (all’interno della collana «Lingue e letterature» di Carocci), serie coordinata dai Centri di Studi Galeghi dell’Università degli Studi di Padova, della Sapienza Università di Roma e dell’Università degli Studi di Perugia ed è frutto di un lavoro collettivo a cui hanno partecipato anche Attilio Castellucci (docente di Letteratura galega alla Sapienza Università di Roma), Rachele Fassanelli (che insegna Lingua e letteratura galega all’Università degli Studi di Padova) e Manuel Negri (ricercatore borsista presso il Centro Ramón Piñeiro para a Investigación en Humanidades). Preceduta da un prologo e un’introduzione, l’antologia raccoglie i primi 50 autori del Día das Letras Galegas dal 1963 al 2012, disposti qui in ordine cronologico: dopo una breve presentazione bio-bibliografica per ciascuno di essi, viene dato spazio ai testi in galego con relativa traduzione in italiano. Abbiamo pensato poi di corredare il volume di alcuni strumenti che ci parevano importanti per la comprensione dei brani in prosa e dei componimenti poetici: la prima appendice fornisce alcune cartine della Galizia, la seconda registra in forma sintetica i principali eventi storici, movimenti letterari, ecc. che coinvolgono la letteratura galega nell’intero arco della sua storia, mentre la terza appendice censisce i periodici citati nel corso del lavoro. Chiudono la raccolta il glossario e la bibliografia generale. A creare un trait-d’union tra i vari capitoli provvedono le illustrazioni di Castelao che, pervase di grazia, malinconia e ironia, ben rappresentano lo spirito galego. Eccone un esempio:
Qual è il panorama della letteratura galega contemporanea?
La nostra raccolta, come ho avuto modo di osservare, non si occupa della contemporaneità più stretta: l’ultimo autore antologizzato è Lois Pereiro che, nato nel 1958, muore nel 1996. E temo di non essere la persona più adatta per rispondere a questa domanda: altri studiosi, tra cui ricordo Attilio Castellucci e Marco Paone, sono valenti traduttori di romanzi e poesie della Galizia contemporanea. In Italia tra gli scrittori galeghi più conosciuti e apprezzati va menzionato almeno Manuel Rivas: alcuni suoi romanzi e raccolte di racconti sono disponibili nel catalogo Feltrinelli (mi permetto di consigliare quello che è a mio avviso finora il suo opus magnum, I libri bruciano male). Da semplice lettore e appassionato, posso solo osservare come la letteratura galega contemporanea presenti una produzione estremamente variegata e ricca: dopo la fine della dittatura alle grandi case editrici Galaxia e Xerais si affiancano una serie di realtà editoriali medio-piccole, nate con l’esigenza e l’urgenza di riprendere la pubblicazione di opere e di traduzioni di classici stranieri in galego. Siamo di fronte a un nuovo Rexurdimento (’Risorgimento’) dell’idioma, anche se ovviamente con prospettive ideologiche ben diverse da quelle che hanno guidato la generazione di intellettuali che hanno aderito a Nós e alle Irmandades da Fala.
Il 17 maggio di ogni anno si celebra il Día das Letras Galegas: qual è il valore di questa giornata?
Xesús Alonso Montero, già presidente della Real Academia Galega dal 2013 al 2017, descrive così il significato di questa giornata nel suo appassionato prologo: «È la più grande festa della cultura galega, la festa che chiama a raccolta tutti i galeghi, credano o no nell’Apostolo. È, in realtà, la festa della parola. La Galizia prova un orgoglio speciale per il fatto che il suo grande giorno non evochi un episodio con protagonisti la spada o le armi». Il 17 maggio 1863, giorno della pubblicazione di Cantares Gallegos di Rosalía de Castro, viene dunque celebrato ogni anno; la Galizia non va ricondotta, insomma, al solo Cammino di Santiago: il nostro auspicio è quello di suscitare la curiosità dei lettori per una letteratura e una cultura così affascinanti e al contempo così poco note in Italia.