“L’ultima comunità. I primi vent’anni di Wikipedia” di Oscar Ricci

Prof. Oscar Ricci, Lei è autore del libro L’ultima comunità. I primi vent’anni di Wikipedia, pubblicato da Ledizioni. Nel 2021 Wikipedia ha compiuto venti anni di vita e oggi è uno dei siti più visitati in quasi tutto il mondo: cosa rappresenta, per la nostra società e per l’ecosistema digitale contemporaneo, l’enciclopedia online?
L'ultima comunità. I primi vent'anni di Wikipedia, Oscar RicciPer quanto il progetto wikipediano sia partito piuttosto in sordina, la crescita di questa enciclopedia collaborativa ha fatto sì che attualmente Wikipedia si pone come uno degli attori mediali più importanti per quella che sarà considerata la verità storica di un avvenimento. È difficile contestare la centralità complessiva di Wikipedia nella produzione e diffusione di informazioni, nella costruzione di significati condivisi e, quindi, nella sedimentazione di un sapere collettivo. Wikipedia è il luogo digitale a cui moltissime persone si rivolgono per recuperare informazioni che sono ritenute complete, attendibili e verificate. La sua diffusione nella cultura popolare, la facilità d’uso, il fatto che le pagine di Wikipedia appaiano sempre tra i primi risultati nelle ricerche con Google e con altri motori di ricerca e, non ultima, la frequente accuratezza delle voci dell’enciclopedia online fanno sì che essa sia oramai una risorsa imprescindibile per lo studio dei significati condivisi di una cultura

Come è nato il progetto wikipediano?
Come spesso accade per diversi progetti di successo, anche la storia di Wikipedia incomincia un po’ per caso. Wikipedia infatti non è il primo progetto creato da Jimmy Wales e Larry Sanger, bensì il secondo. Nel 2000 infatti, un anno prima della nascita di Wikipedia, viene creata Nupedia. Nupedia doveva essere, nella mente dei suoi creatori, la prima vera enciclopedia libera; lo slogan infatti che siamo ora abituati ad associare a Wikipedia: “the free encyclopedia”, era in realtà stato creato per Nupedia. Nupedia doveva essere un progetto collaborativo con una differenza sostanziale rispetto a Wikipedia: su Nupedia potevano scrivere solo esperti certificati. La voce prima di essere pubblicata avrebbe poi dovuto passare un processo di revisione da parte di altri esperti, analogamente a quanto avviene nel campo accademico, e poi sarebbe potuta venire alla luce. Complice il processo piuttosto gravoso per la pubblicazione degli articoli nel primo anno di vita Nupedia vede però l’approvazione di sole 12 voci. La lentezza con cui Nupedia stava crescendo spinge Larry Sanger e Jimmy Wales a cercare un modo per affiancare Nupedia nella creazione di contenuti, ed è così, sostanzialmente come side project, che nasce Wikipedia. Wikipedia all’inizio doveva essere dunque un posto in cui volontari collaboravano per fornire contenuti a Nupedia, ma la crescita esponenziale di Wikipedia, associata alla stagnazione permanente dei contenuti su Nupedia, farà piuttosto velocemente capire che il progetto vincente era quello nato per secondo. Nupedia infatti chiuderà definitivamente nel 2003, con un totale di 24 voci all’attivo, mentre Wikipedia nel primo mese di vita vedrà già la compilazione di 200 voci.

Quali sono le caratteristiche funzionali e comunitarie dell’enciclopedia online?
Wikipedia non ha un comitato redazionale e le pagine possono essere modificate da chiunque, senza controllo preventivo, mentre alcune funzioni più tecniche, come per esempio l’allontanamento di utenti che si comportano in maniera scorretta, sono riservate a utenti considerati più esperti e affidabili, i cosiddetti amministratori. Qualsiasi persona – anche non registrandosi – può dunque inserire contenuti o proporre modifiche e revisioni a quelli già esistenti. L’unico criterio richiesto è il rispetto delle linee guida che, in sintesi, obbligano a: evitare pregiudizi, rimanere imparziali, rispettare le licenze, adoperare fonti terze e autorevoli, non usare Wikipedia per finalità promozionali o per screditare qualcuno o qualcosa e rispettare gli altri utenti contributori.

Cosa rivela l’analisi dell’immaginario mediale connesso a Wikipedia?
Un progetto della complessità e dirompenza di Wikipedia era in qualche modo destinato ad attrarre sin dall’inizio della sua vita previsioni su come si sarebbe potuto evolvere in futuro. Come spesso accade diversi intellettuali e esperti del settore sono stati portati a immaginare possibili strade che questa enciclopedia avrebbe potuto, o dovuto, percorrere, e anche a vaticinare il possibile fallimento di alcune sue caratteristiche o di tutto il progetto nella sua interezza. I primi a produrre delle ipotesi su come Wikipedia si sarebbe sviluppata in futuro sono proprio le due persone che l’hanno fondata: Jimmy Wales e Larry Sanger. Entrambi non erano affatto convinti che Wikipedia sarebbe potuta diventare quello che poi è diventata, e nutrivano invece speranze ben più solide su Nupedia. Ma lo scetticismo su Wikipedia era ben diffuso durante i primi anni della sua nascita. Del resto la previsione rispetto al fallimento o al successo di nuove tecnologie è uno dei cardini dell’immaginario tecnologico, che da sempre è una delle componenti più importanti per lo sviluppo di nuovi paradigmi socio-tecnici.

Studiare Wikipedia significa infatti interessarsi anche ai modi in cui il progetto wikipediano sia diventato oggetto di discorso da parte di altri media. La rappresentazione di Wikipedia sui vecchi media è cambiata drasticamente tra il primo e il secondo decennio del nuovo millennio. Negli anni Zero, infatti, prevalevano titoli incentrati su un certo scetticismo, mentre soprattutto verso la fine degli anni Dieci la stampa generalista si è concentrata maggiormente sul mettere in luce le ricadute positive di questo progetto collaborativo, evidenziando soprattutto come possa rappresentare un argine alla diffusione di fake news prodotta prevalentemente dai social media.

Lo spostamento verso un trattamento più positivo della stampa nei confronti di Wikipedia si sovrappone infatti anche a una tendenza generale verso una copertura negativa delle piattaforme digitali a scopo di lucro. Negli ultimi anni, Facebook, Google, Twitter e YouTube sono state molto criticate, accusate prevalentemente di essere piattaforme digitali dove contenuti d’odio e disinformazione si espandono molto facilmente. Wikipedia ha ampiamente schivato queste critiche. Wikipedia del resto è l’unico sito nella top ten globale che non è monetizzato con la pubblicità o raccogliendo e vendendo informazioni personali degli utenti.

La comunità che gli sta attorno, e sostiene questo progetto enciclopedico sin dall’inizio, rappresenta l’aspetto più interessante di Wikipedia: in che modo, le ricerche empiriche, di matrice sociologica, sul testo e sulla comunità wikipediana presentate nel volume, evidenziano la dinamica di formazione delle voci e le caratteristiche delle comunità wikipediane?
Le persone che collaborano al progetto wikipediano mostrano di avere un forte senso della comunità al quale sentono di appartenere. I wikipediani più coinvolti nel progetto, inoltre, hanno diverse occasioni per vedersi fisicamente, e quindi dare una corporeità a un’esperienza che non rimane solamente digitale. Ogni comunità però, anche la più inclusiva, è dotata di un confine che delimita chi ne fa parte e chi ne è escluso.

Potremmo dire che il livello minimo di interazione sufficiente per farsi percepire e percepirsi come facenti parti della comunità wikipediana sia l’aver compiuto un qualche tipo di azione oltre la semplice consultazione della voce. Fare una modifica, intervenire in una pagina di discussione, provare a creare una voce ex novo sono tutte attività che inseriscono chi le effettua in una grande conversazione con altri membri, alcuni dei quali decisamente molto impegnati nella permanenza in vita di questo progetto. Fare però solo una modifica è un atto tutto sommato a bassa intensità, che non è detto coinvolga particolarmente chi lo produce. Per effettuare una modifica infatti non è neanche necessario registrarsi, per cui una persona può semplicemente aprire il browser, modificare la voce, chiuderlo senza avere nessun’altra interazione con la comunità. L’interazione, infatti, può avvenire con gradi molto diversi, e i diversi gradi di interazione producono figure diverse, che possono anche essere istituzionalizzate all’interno della comunità wikipediana. Un semplice contributore, infatti, può essere anonimo, ma la registrazione offre più possibilità di azione, come per esempio, nella versione linguistica inglese, creare una voce ex novo. Esiste inoltre una gerarchia tra i collaboratori, che parte appunto da chi fa editing senza essersi registrato, passa dagli utenti registrati e arriva agli amministratori, che sono utenti che possono effettuare determinate operazioni tecniche, come cancellare pagine o bloccare altri utenti. Questa gerarchia è sia una gerarchia che assegna maggiori possibilità tecniche ad alcune figure, ma anche una gerarchia di fiducia, una risorsa reputazionale che fa collocare determinati soggetti più in alto nella considerazione generale della comunità wikipediana

Quali peculiarità caratterizzano la comunità wikipediana italiana?
La comunità italiana di Wikipedia è l’unica tra le grandi comunità dove la versione linguistica si sovrappone pressoché perfettamente a una identità nazionale. Mentre infatti i compilatori delle versioni inglese, francese, spagnola e, in misura minore, tedesca provengono da diversi paesi, la comunità linguistica italiana si trova tutta in Italia, con la sola eccezione della repubblica di San Marino e della Svizzera italiana. Questo probabilmente fa sì che nel redigere voci particolarmente sensibili incentrate sulla politica nazionale la comunità italiana non possa giovarsi di una visione più prospettica, come invece possono fare i membri delle altre comunità linguistiche, tutte sovranazionali. Questa ha fatto sì che spesso la comunità linguistica italiana si dimostri un po’ più rigida nell’approccio a determinate situazioni, in particolar modo i casi di recentismo e la questione dell’enciclopedicità. Con il termine recentismo si intende l’aggiunta di informazioni su una voce senza valutare approfonditamente una prospettiva di lungo termine. La comunità linguistica italiana si dimostra molto più accorta nell’accettare voci su fatti che stanno avvenendo in quel momento, le cosiddette breaking news, probabilmente proprio per la paura di poter contare su meno fonti e su meno occhi delle altre comunità per poter vagliare i contenuti inseriti. La stessa cosa vale per il concetto di enciclopedicità, cioè l’idea le voci, per essere presenti su Wikipedia, debbano avere un certo spessore, debbano meritare di stare su un’enciclopedia. Anche in questo caso la comunità italiana è più severe di altre, in particolare di quella inglese. Ci sono diversi casi dove si sono verificate delle polemiche per il mancato inserimento di alcune voci, per esempio aveva fatto parecchio scalpore il rifiuto di pubblicare una voce su Salvatore Aranzulla, o altri casi in cui la voce è arrivata a essere pubblicata dopo notevoli discussioni, come nel caso recente della voce su Alessandro Orsini.

Oscar Ricci insegna Media digitali e consumi all’Università di Milano-Bicocca e Sociologia dei processi culturali all’Università Statale di Milano. Ha pubblicato Orientalismo Tecnologico. La rappresentazione della tecnologia nei magazines di divulgazione scientifica (2008) e Celebrità 2.0. Sociologia delle star nell’epoca dei new media (2013).

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