
Trama
Per Belly, una graziosa sedicenne, il tempo si misura in estati e non in anni. L’inverno è solo una noiosa parentesi che la separa da ciò a cui è più legata: la casa a Cousins Beach, la migliore amica di sua madre Laurel (Susannah) e i suoi due figli Conrad e Jeremiah, con i quali negli anni precedenti si lanciava in corse sfrenate, in giochi innocenti e pieni di risa. Quest’anno, però, qualcosa sta per cambiare. Belly non è più una bambina e anche Conrad e Jeremiah se ne sono accorti. Non la trattano più con sufficienza, non è più la mocciosa da proteggere da ogni pericolo e da tenere lontana dai giochi da maschi ma è “una ragazza vera e non semplicemente la sorellina di un amico”. Sta per accadere ciò che ha aspettato da tempo e che immaginava non sarebbe mai accaduto: il primo bacio. Chi sarà a darlo? Conrad, il ragazzo affascinante che da anni le fa battere il cuore, oppure Jeremiah, l’amico affidabile su cui poter sempre contare? A complicare le cose, ci si metterà pure Cam: un flirt estivo o qualcosa di più? Un’estate senza dubbio da non dimenticare “L’estate in cui tutto è cominciato. L’estate in cui mi sono innamorata”.
Recensione
L’estate nei tuoi occhi è uno young adult piacevole, ben scritto ma anche poco impegnativo e dalla trama forse troppo scontata per chi non è più un teenager. Pubblicato in Italia nel 2014 e tradotto da A. Biasci, di recente è diventato anche una serie TV di successo, trasmessa su Amazon Prime, a cui però è stato necessario apportare diverse migliorie per rendere la storia moderna e attuale, nel rispetto dei personaggi e della narrazione. La scrittura è scorrevole e interessante anche se a tratti un po’ noiosa e acerba. L’idea di creare un triangolo amoroso tra la giovane Belly e i due fratelli Conrad e Jeremiah, nonché amici di famiglia, è accattivante ma avrebbe potuto funzionare di più se l’autrice non avesse reso il plot piuttosto scontato, se avesse giocato più con le sfaccettature e migliorato il carattere dei protagonisti evitando di delinearli con la scure. La trama è poco consistente: si sta parlando del primo amore, del primo bacio, della prima cotta, di quel sentimento che sconvolge e scompiglia, che fa sentire le farfalle nello stomaco e desiderare ardentemente di vedere il ragazzo di cui si è innamorate eppure sembra poco naturale.
Fin dalle prime pagine, Belly appare molto immatura, capricciosa, infantile, quasi irritante. Nonostante mostri tanta voglia di crescere, di non essere più considerata semplicemente “la sorellina minore” di Steven, non fa alcuno sforzo per migliorare. I due fratelli appaiono l’uno l’opposto dell’altro: Conrad è divertente, simpatico, solare e sempre con la battuta pronta; Jeremiah, invece, è cupo, misterioso, silenzioso, sarcastico. Non esistono delle vie di mezzo che avrebbero potuto rendere i tre personaggi più interessanti.
La trama sembra frammentaria. Non sono chiari i motivi per cui Susannah e Laurel abbiano divorziato dai rispettivi mariti ma si denota una certa immaturità anche nelle donne che, dopo aver cucinato per i figli, trascorrono diverso tempo chiuse in camera a ridere o a piangere insieme. Sembra, inoltre, che il ruolo dei padri di questi ragazzi sia stato troppo estremizzato: sono totalmente assenti, paragonabili a delle ombre labili e inconsistenti. Di solito, ai padri separati si rimprovera l’assenza mentale, fisica, affettiva ed emotiva, mentre in questo libro sono totalmente inesistenti. Mancano i dialoghi tra genitori e figli, quelli insomma veri ed autentici che potrebbero sfociare, come spesso accade nell’adolescenza, anche in animati litigi.
Il capitolo 14 forse è più ricco di dettagli e di significato. Spiega attraverso le parole di Conrad il motivo del comportamento bizzarro delle madri: “È mia madre….. Per via della chemio”. Il racconto prosegue: “Quando le madri scesero, ridacchiavano come due adolescenti… Jeremiah non disse una parola. Continuò a guardare in modo alterno Susannah e la TV, quasi avesse paura che sua madre svanisse nel nulla mentre lui era di spalle”.
Concludendo, L’estate nei tuoi occhi è una lettura leggera, ideale da portare in spiaggia, spensierata e poco impegnativa. La malattia di Susannah è un tema quanto mai attuale ed affrontato verso la fine del libro in maniera molto significativa, seppur non pesante. Di certo, il romanzo è indirizzato perlopiù ai ragazzi, ma anche gli adulti, specialmente quelli appartenenti alla categoria degli eterni romantici, potrebbero trovarlo gradevole, ideale per staccare un po’ la spina.