“L’Enigma Montefeltro. Intrighi di corte dalla congiura dei Pazzi alla Cappella Sistina” di Marcello Simonetta

L’Enigma Montefeltro. Intrighi di corte dalla congiura dei Pazzi alla Cappella Sistina Marcello SimonettaProf. Marcello Simonetta, nel Suo libro L’Enigma Montefeltro. Intrighi di corte dalla congiura dei Pazzi alla Cappella Sistina, edito da Rizzoli, racconta i restroscena della famosa congiura antimedicea: come si giunse all’assassinio di Giuliano de’ Medici?
La congiura dei Pazzi, nella versione tradizionale della storia, fu organizzata dalla famiglia di banchieri fiorentini rivali dei Medici. Quel che ho dimostrato nel mio libro è che in realtà i Pazzi furono dei pupazzi manovrati da poteri ben più grandi di loro.

Quale fu il ruolo del papa Sisto IV nella congiura dei Pazzi?
Il papa, un ex francescano che aveva dimenticato il voto di umiltà come quello di povertà, fece finta di non approvare l’azione omicida contro i fratelli Medici. In verità, usando le ambizioni dei propri nipoti come leva, fu lui a giocare il ruolo diabolico di mandante occulto.

Quale ruolo ebbe il duca di Urbino Federico da Montefeltro?
Il duca era un mercenario al servizio del papa e del re di Napoli, che volevano rimuovere i Medici da Firenze. Ma Federico aveva anche sue ragioni personali per odiare Lorenzo, che chiamava con spregio “un vile mercante”. Negli anni precedenti, il Montefeltro aveva servito il giovane fiorentino, e poi i loro rapporti si erano guastati. Per ironia della sorte, è proprio grazie ad una lettera cifrata scritta ad Urbino che sono riuscito a scoprire “gli altarini” dietro l’attentato accanto all’altare del Duomo di Firenze…

In cosa consiste l’Enigma Montesecco?
Nella nuova ristampa del libro ho aggiunto un’appendice esplosiva: ho scoperto che a Gian Battista Montesecco, l’uomo che era stato prescelto come assassino di Lorenzo, papa Sisto IV aveva addirittura promesso una moglie di sangue nobile (peraltro già promessa a qualcun altro) e una piccola signoria nel centro d’Italia. È un risvolto romanzesco che io stesso stentavo a credere, ma a volte la storia è più inverosimile della fiction!

In che modo la Cappella Sistina si inserisce nelle vicende raccontate?
Dopo il fallimento della congiura, la cosiddetta guerra dei Pazzi (che a quel punto erano tutti morti!) e la pace forzata fra Firenze e Roma, il papa pretese che tre pittori fiorentini venissero a decorare la sua nuova Cappella, appena costruita. Uno di questi artisti era Botticelli, amicissimo dei Medici e dotato di una ironia sopraffina. Ho provato a immaginare quali reconditi intenti allegorici potesse avere mentre affrescava le pareti della Sistina (un lavoro immane per cui il papa non lo fece neanche remunerare). Quasi cinquant’anni dopo, il figlio postumo di Giuliano de’ Medici, diventato papa, per vendicare l’omicidio del padre, fece rimuovere il ritratto di Sisto IV dalla pala d’altare della Cappella dove ancor oggi vengono eletti i papi…

Cosa sarebbe successo se la congiura dei Pazzi fosse riuscita?
Se Lorenzo non fosse sopravvissuto al ferimento vicino alla carotide, la storia del Rinascimento sarebbe stata molto diversa. Non ci sarebbero stati sicuramente due papi Medici, che non fecero poi troppo bene all’Italia, né all’Europa – come ho cercato di illustrare nel mio libro Volpi e Leoni. Dunque, non possiamo veramente sapere se le cose siano andate per il meglio!

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