Ken Follett: i libri più belli

Tra i romanzieri viventi maggiormente amati, autore da oltre 150 milioni di copie vendute, Ken Follett è uno degli scrittori più versatili e ammirati dei nostri tempi. Dai testi di carattere storico a quelli di spionaggio, passando per i thriller mozzafiato, il nome di questo scrittore britannico è certamente famoso a livello mondiale. Tanti i titoli da elencare: di seguito vi proponiamo solo alcune delle sue opere più significative.

I pilastri della terra (1989)

La “Trilogia di Kingsbridge” si apre con I pilastri della terra, romanzo storico pubblicato nel 1989 e in Italia, per Mondadori, l’anno successivo. È considerato un vero capolavoro e ha venduto più di 14 milioni di copie diventando un best seller internazionale. Il libro racconta la costruzione di una cattedrale nella località immaginaria di Kinsbridge. E proprio le cattedrali sono protagoniste di questo libro, considerate “pilastri” perché attorno a loro gli uomini costruiscono le società. Sullo sfondo si raccontano le vicende di personaggi di finzione che descrivono l’epoca storica del Medioevo. Questa trilogia è proseguita con Mondo senza fine (2007) e La colonna di fuoco (2017).

«I bambini vennero presto per assistere all’impiccagione. Era ancora buio quando i primi tre o quattro uscirono furtivamente dai casolari, silenziosi come gatti nei loro stivali di feltro».

La caduta dei giganti (2010)

Uscito contemporaneamente nelle librerie di tutto il mondo il 28 settembre 2010, questo libro è il primo capitolo della Trilogia del Secolo, che segue le vicende di cinque famiglie – una statunitense (i Dewar), una tedesca (i von Ulrich), una russa (i Peskov), una inglese (i conti Fitzherbert) e una gallese (i Williams) – attraverso i cambiamenti storici, partendo nel 1911, il giorno dell’incoronazione di Giorgio V d’Inghilterra, e chiudendosi nel gennaio 1924. Il secondo volume della trilogia, L’inverno del mondo (Winter of the World), è uscito nel 2012, mentre la terza parte, I giorni dell’eternità (Edge of Eternity), è stata pubblicata nel 2014.

La cruna dell’ago (1979)

Libro di spionaggio ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, che nel 1979 gli fece assegnare dalla Mystery Writers of America il premio letterario “Edgar Award” come miglior romanzo, ha come protagonista la migliore spia nazista dell’Abwehr, soprannominata “L’ago”. Per la sua capacità di infiltrarsi tra le linee nemiche senza farsi vedere, e per l’utilizzo di una sottilissima lama per uccidere, arriva a introdursi in territorio britannico. Storia e finzione trasformano le pagine in un avvincente racconto.

«Era stato l’inverno più freddo degli ultimi quarant’anni. I villaggi nella campagna inglese erano isolati dalla neve, e il Tamigi era gelato. Un giorno di gennaio il treno da Glasgow per Londra arrivò a Euston con ventiquattro ore di ritardo. La neve e l’oscuramento contribuivano a rendere pericolosi i viaggi in auto: gli incidenti stradali erano raddoppiati, e la gente raccontava barzellette su come era più rischioso guidare una Austin Sette per Piccadilly di notte che attraversare con un carro armato la linea Sigfrido. Poi, venne la primavera, e fu splendida. I palloni di sbarramento galleggiavano maestosi nell’azzurro splendente del cielo, e i soldati in permesso amoreggiavano per le vie di Londra con ragazze in abiti sbracciati».

Il terzo gemello (1996)

In questo testo thriller e fantascienza si combinano in modo esemplare: messo da parte il Medioevo, lo scrittore si concentra sulla storia di una scienziata che affronta manipolazione di geni e clonazione attraverso uno studio su due gemelli separati alla nascita che crescono in contesti differenti. La ricercatrice cercherà di capire se, nonostante la separazione, i due possano essere simili nei gusti e nei comportamenti. Qui Follett sconfina nell’ingegneria genetica realizzando un’opera concitata.

Codice Rebecca (1990)

Spy story ambientata in Egitto nel 1942 nella quale la storia e l’azione si incastrano alla perfezione. Il romanzo trae parzialmente ispirazione da un fatto realmente accaduto: mentre faceva ricerche per il suo precedente romanzo, Follett scoprì la storia di Johannes Eppler, spia nazista per metà di origine tedesca e per metà araba, essendo nato in Germania e cresciuto in Egitto. Eppler lavorava in una barca sulle rive del Nilo, aiutato nel suo lavoro di spionaggio da una soubrette, e usava un sistema di codici basato sul romanzo di Daphne du Maurier, intitolato appunto “Rebecca”. Si comprende che il personaggio di Alex Wolff è ampiamente ispirato alla figura di Eppler anche se quest’ultimo, nella realtà, distrusse la sua radiotrasmittente per costruirsi una vita con una prostituta ebrea, mentre Alex Wolff è totalmente devoto alla causa nazista e pronto a tutto pur di concludere la sua missione.

«Risalirono il lato sottovento di una duna, uomo e cammello, sprofondando nella sabbia. In cima si fermarono. Guardarono avanti, e quello che videro fu un’altra duna, e oltre quella altre mille. E fu come se nel cammello si spegnesse ogni speranza. Gli si piegarono le zampe anteriori, poi crollarono quelle posteriori. Si accovacciò in cima alla duna come un monumento, fissando il deserto con l’indifferenza di chi muore».

Le gazze ladre (2001)

Altra spy story ad ambientazione storica; nella realtà le gazze ladre erano cinquanta agenti segreti donne specializzate in opere di sabotaggio dietro le linee naziste. E questo libro è dedicato appunto a loro (36 sopravvissero e 14 morirono), ma è costruito in modo da unire l’azione al romanticismo, e non mancano neppure le storie d’amore.

Ben nove sono i romanzi di Follett che hanno subito adattamento televisivo o cinematografico. I suoi appassionati lettori attendono ora una sua nuova “creatura” anche se, secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi del prequel de “I pilastri della terra”. Le sue ricerche proseguono e l’attesa dei fans, senza dubbio, sarà ben ripagata.

Angelica Sicilia

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