“Il valutatore” di Andrea Cecchetto

Il valutatore, Andrea CecchettoAndrea Cecchetto, dottore commercialista, docente e articolista/pubblicista, propone nel suo primo romanzo Il valutatore, edito da Giuffrè Francis Lefebvre, una storia incentrata sul passaggio generazionale.

Antonio Mariotti, il commercialista vicentino valutatore protagonista di questo romanzo – fisico sportivo, abbigliamento ricercato con gemelli e pochette che si riflette anche nell’originalità e nella curiosità umana e professionale – si avvia verso la conclusione della sua vita professionale, divisa fra la quotidianità in studio – dove non ha collaboratori né figli a raccoglierne l’eredità professionale – e l’attività come docente universitario a Verona nel corso di Valutazioni d’Azienda.

Quando un giorno, in Tribunale a Vicenza, si imbatte nell’ennesima ingiustizia a scapito delle nuove generazioni, decide di riunire periodicamente un gruppetto di giovani commercialisti e un praticante, Simone. L’obiettivo è quello di insegnare loro come si valutano le aziende, individuare il successore alla guida del suo studio e, non da ultimo, far riscoprire ai ragazzi e alla sua categoria il significato di essere dominus.

A innescare questa scelta di Mariotti è – di fatto – la sua formazione d’impronta religiosa: la capacità riflessiva e di ascolto, che poi si rivelerà con forza davanti ai ragazzi, fa intravedere l’eredità lasciatagli dai Frati quand’era giovane; ma, soprattutto, la volontà di impegnarsi singolarmente per pervenire ad un Dickensiano miglioramento sociale e di categoria – innescata dal dolore causato dall’assenza di figli e collaboratori a raccoglierne l’eredità umana e professionale – porterà alla luce la sua vera figura umana, caratterizzata da un moralismo e sentimentalismo tipici della più tradizionale regione veneta, non a caso definita per anni la regione bianca d’Italia.

Il personaggio tratteggiato appare caratterizzato, in alcune parti del romanzo, da un forse eccessivo paternalismo professionale. E forse, tuttavia, c’era proprio bisogno di un simile profilo per scardinare le contraddizioni presenti all’interno del mondo professionale di commercialisti e avvocati, con quel perbenismo estetico fatto di sorrisi e strette di mano di circostanza, di dammi del tu che siamo fra colleghi e altre regole non scritte che cozzano molte volte con i reali intendimenti e i comportamenti osservati fuori dal contesto lavorativo.

Il protagonista affronta con decisione i vari ostacoli che si porranno davanti a lui e ai ragazzi nella realizzazione degli obiettivi perseguiti: poco importa se a sbarrargli la strada sarà un avvocato, un collega commercialista o uno dei suoi giovani ragazzi. E i ragazzi ne seguiranno con decisione gli insegnamenti, grazie ad un carisma e ad un’originalità nell’insegnamento che si faranno intravvedere non solo attraverso la risoluzione puntuale dei vari casi valutativi – citati dall’Autore e approfonditi con riferimenti reali professionali nell’Appendice al romanzo – ma anche grazie agli spunti tennistici, psicologici e musicali che trovano posto all’interno della vicenda.

L’emblema di questo spirito di Mariotti appare con tutta la propria forza quand’egli cita ai ragazzi uno dei match più belli di tutta la storia del tennis: la storica partita del 10 giugno 1984 in cui Lendl sconfisse il campione McEnroe grazie ad una forte concentrazione, a uno studio del proprio avversario e a un cambio di gioco.

E tuttavia la storia sembra trovare una battuta di arresto per Mariotti e i suoi ragazzi allorché incombe sulla scena la diffusione del Covid-19, con tutta quella pericolosità che – data l’attuale situazione – non è difficile da immaginare.

La vicenda si svolge nella splendida cornice palladiana vicentina, della quale l’Autore cattura splendidi scorci ad accompagnare con tutta la loro bellezza il percorso di Mariotti e dei ragazzi. La vicentinità dei luoghi è anticipata dalla presenza di Andrea Palladio nella copertina del romanzo – foto realizzata dall’artista Michela Gioachin con una particolare tecnica che riprenderà nell’omonimo quadro realizzato in occasione dell’uscita del romanzo.

A impreziosire il romanzo due spunti provenienti dal mondo professionale reale al fine di realizzare un’ideale parallelo con la storia di fantasia: nella Prefazione, contributo di un docente valutatore, il professor Silvano Corbella, dell’Università di Verona, a presentare il romanzo e i casi valutativi in esso raccolti; nel cameo finale, contributo dell’avvocato veronese Lamberto Lambertini, che offrirà uno spunto sul futuro delle professioni di commercialista ed avvocato grazie a dei suggerimenti reali forniti dal medesimo Lambertini – presente come personaggio nell’ultimo capitolo del romanzo – all’amico praticante avvocato di Simone.

Ad accompagnare la vicenda umana e professionale di Mariotti, le musiche di Beethoven – con la Nona Sinfonia, Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi e Franco Battiato. Ed è in particolare ascoltando i testi di quest’ultimo cantautore siciliano, la cui esperienza artistica è ben nota per sperimentazioni e continue incursioni in altrovi sconosciuti, che Mariotti si smarrisce intimamente per poi ritrovarsi e ritrovare l’energia e la volontà ferrea di perseguire il proprio intendimento sociale tutto teso ad un rinnovamento all’interno del mondo professionale.

Filo conduttore della trama la ricerca di un nuovo equilibrio fra le generazioni con un’esortazione ai giovani affinchè sappiano cambiare, tentare e rischiare. Nella consapevolezza che per dare nuova linfa alla categoria e alla società occorre scardinare le posizioni passate e guardare oltre.

Con Il valutatore Cecchetto ci consegna un contributo che può aiutare a indirizzare positivamente il confronto fra generazioni, finalizzato alla costruzione di nuovi equilibri, tanto nel mondo professionale che nell’intera società.

Andrea Cecchetto, Dottore Commercialista in Vicenza, collabora con l’Università di Verona come cultore in Valutazioni d’Azienda. Scrive assiduamente articoli per le principali case editrici oltre che essere autore di varie pubblicazioni professionali. Per tre anni presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Vicenza, è attualmente responsabile della Commissione Formazione dei giovani commercialisti vicentini. Esercita la professione a Montecchio Maggiore (VI). Questo è il suo primo romanzo, realizzato dopo aver frequentato un Corso di Scrittura Creativa.

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