
Tanti incontri che nascondono tanti messaggi importanti
In questo viaggio che il Piccolo Principe intraprende per i diversi pianeti, incontra moltissimi personaggi strani. Ognuno di loro, però, gli ha insegnato qualcosa di importante che non dimenticherà mai e rappresenta degli stereotipi comportamentali o le allegorie legate alla società attuale.
– Un vecchio re che ama comandare e avere tanti sudditi al suo servizio ma che abita da solo sul proprio pianeta.
– Un uomo vanitoso a cui piace semplicemente farsi lodare anche senza motivo risultando infine noioso oltre ogni immaginazione.
– Un ubriacone che continua a bere semplicemente per dimenticare la vergogna di bere.
– Un uomo d’affari che passa il suo tempo a contare le stelle nella vana convinzione che queste gli appartengano.
– Un lampionaio che accende e spegne un lampione sul suo pianeta e che non può dedicarsi al riposo perché sul suo pianeta troppo piccolo il giorno e la notte si susseguono in continuazione.
– Un geografo che non conosce nemmeno come sia fatto il suo pianeta dal momento che passa il suo tempo seduto alla propria scrivania. Ma è proprio questo personaggio a suggerire al Piccolo Principe di recarsi sul pianeta Terra dove certamente troverà una pecora. Tanti gli incontri anche in questo pianeta ma tre si rivelano fondamentali per il bambino: quello con un serpente, quello con un piccolo fiore e quello con una volpe.
Il serpente si offre di aiutare il Piccolo Principe nel suo viaggio qualora si fosse deciso ad andare lontano. Nell’immensità del deserto incontra un piccolo fiore solitario e successivamente un grande giardino di rose. L’incontro più importante, però, è quello con la volpe che domanda al Piccolo Principe di essere addomesticata. Il bambino accetta ed è così che riesce a comprendere quello che è il vero significato dell’amicizia. Aviatore e bambino passano del tempo insieme. Il Piccolo Principe chiederà al serpente di morderlo per permettergli di tornare sul suo pianeta dalla sua amica rosa. Al contempo, dispiaciuto per dover lasciare l’amico aviatore, gli dice che quando penserà a lui potrà osservare le stelle: una di esse sarà il pianeta del Piccolo Principe! Al momento del morso, il Principe cadrà esanime sulla sabbia. Il giorno dopo l’aviatore non ne ritroverà più il corpo ed immaginerà il Piccolo Principe felice sul suo pianeta guardando il cielo che da allora diventerà «il più bello e più triste paesaggio del mondo».
Le frasi più celebri de Il Piccolo Principe
Il Piccolo Principe è indubbiamente un libro che rimane impresso nel cuore di chi lo legge con il cuore. Non a caso molte delle sue frasi sono divenute emblematiche nella riflessione su quello che è il senso della vita. Il Piccolo Principe, infatti, è un’opera che ruota sì attorno alle vicende di un bambino ma è ben lungi dall’essere semplicemente un libro per bambini dal momento che chiede semplicemente ai lettori di pensare come se fossero dei bimbi. Mai perdere l’animo tipico del bambino, guardando con attenzione il mondo circostante e smettendo di credere di essere custodi della ragione assoluta provando ad osservare tutto da una prospettiva tutta nuova. Il significato profondo de Il Piccolo Principe si riscopre pagina dopo pagina grazie alle frasi che lo caratterizzano. Ce ne sono tante in tutto il libro capaci di smuovere il sentimento dei lettori, di seguito sono indicate 5 tra le frasi più belle del Piccolo Principe in assoluto.
– La morale dell’opera si racchiude nella sua frase più importante «Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi». È la volpe ad insegnare al Piccolo Principe come nella vita ciò che è materiale non ha importanza perché importanti sono l’amicizia e l’amore e non il possesso delle cose. La vita, dunque, è molto più semplice se ci si concentra ad osservarla con gli occhi di un bambino, con purezza, curiosa ingenuità e molta immaginazione.
– «Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano», ed è proprio per questo che gli adulti perdono di vista quello che è davvero importante facendosi sopraffare dai canoni imposti dalla società in cui vivono. Il bambino che si trova dentro ognuno, però, non muore mai ma occorre semplicemente risvegliarlo!
– «È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante». E se ci si sofferma a pensarci è proprio così: nella vita si dedica la maggioranza del proprio tempo a ciò che si ritiene davvero importante ed è proprio per questo tempo dato, che mai più tornerà indietro, che si realizza la vera importanza dei sentimenti.
– «Amare non è guardarsi a vicenda, ma guardare nella stessa direzione!». L’obiettivo di chi ama o di chi vuol bene è camminare lungo il percorso della vita con chi si ha accanto cercando di raggiungere lo stesso obiettivo e percorrere la stessa direzione ovvero quella che porta verso la felicità.
– «Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice». Proprio come accade per un bambino che attende impazientemente l’arrivo del miglior compagnetto di giochi, anche per gli adulti sapere che qualcuno a cui si vuole davvero bene arriva ad una determinata ora del giorno rende felici ancor prima che questo arrivi.