
All’imperatrice sembrerebbe potersi attribuire un ruolo in alcune scelte legislative di Giustiniano in materia religiosa e sui diritti delle donne, oltre che nella politica interna e in quella estera: quali sono stati i riflessi giuridici del ruolo e dell’azione di Teodora?
Teodora era su posizioni differenti e opposte a quelle di Giustiniano: lei convintamente monofisita, lui tenacemente defensor fidei del credo ortodosso. Risulta credibile, attraverso una attenta lettura delle testimonianze antiche, l’eventuale contributo di una donna di forte personalità a una disciplina normativa, che non poteva certamente lasciarla insensibile per proprio vissuto, come quella inerente appunto le decisioni in ambito religioso e, elemento che ha maggiormente interessato la ricerca, le deviazioni nella specifica materia matrimoniale. Se poi può identificarsi un momento in cui l’imperatrice-consorte assume un ruolo esteriore in politica interna e in quella estera da imperatrice-regnante, la Storia ci viene in soccorso in base alla ricostruzione politico-fattuale inerente la rivolta di Nika del 532, evento nel quale Giustiniano riuscì a difendere prima e a consolidare poi il trono al quale era asceso nel 527.
Quale influsso sulla politica imperiale si può ritenere che le posizioni religiose di Teodora abbiano provocato?
I sussulti alla linea religiosa sono evidenti nella politica imperiale, anche se non conosciamo fino a che punto e con certezza siano o meno dovuti all’influsso della basilissa.
Come ha interpretato la basilissa la sua funzione di donna contigua a un potere esercitato o influenzato attraverso il coniuge, l’imperatore Giustiniano I?
Anche volendo considerare figure femminili che tramarono per esercitare il potere direttamente o indirettamente (ossia attraverso la propria discendenza), il sistema romano era impermeabile a derive femminili, come invece era potuto accadere in altre epoche e con altri popoli. Le determinazioni e il modus operandi dell’imperatore sembrerebbero orientare un’interpretazione che veda l’imperatrice assumere un ruolo attivo in quella che è una prerogativa che non le apparterrebbe. Persino la stessa iconografia celebrativa, che ci è pervenuta in tutta la sua magnificenza, viene in ausilio agli studiosi contemporanei come strumento imprescindibile a delineare, completare e definire il quadro complessivo nel quale hanno operato Giustiniano e Teodora che hanno segnato la loro epoca in tutte le dimensioni, attraverso un’impronta indelebile sulle prospettive giuridiche e storiche.