
Mr. Samuel Pickwick, presidente del Circolo Pickwick da lui fondato, e un gruppo di bizzarri individui, i signori Tracy Tupman, Augustus Snodgrass, e Nathaniel Winkle, formano una Società Corrispondente (Corresponding Society) del circolo, intesa a riferire sui loro viaggi e le loro avventure, e a fare osservazioni su costumi e caratteri. In questo quadro vengono a collocarsi gli incidenti e i personaggi (più d’una sessantina, quasi tutti comici) che popolano quest’opera miscellanea, senza complicato intreccio. Le avventure di Pickwick e dei suoi compagni s’alternano con racconti fatti da vari personaggi: è insomma il vecchio schema del romanzo picaresco, che Dickens dapprima accetta passivamente, per poi calarvi dentro le creazioni originali della sua fantasia.
Pickwick e i suoi amici si recano a Rochester, dove s’imbattono in un imbroglione, Jingle, che quasi procura a Winkle una sfida a duello. Visitano poi Dingley Dell, casa dell’ospitale Mr. Wardle; assistiamo alla fuga di Jingle con Rachel, la matura sorella di Wardle, al loro inseguimento da parte di Wardle e Pickwick, e al salvataggio della rapita; segue l’assunzione di Sam Weller a servo di Pickwick. Fin qui la storia aveva avuto solo un mediocre interesse. Weller servì da catalizzatore: dopo la scena in cui Pickwick e Wardle trovano nella corte del “Cervo Bianco” Sam Weller in atto di pulire un paio di scarpe, il romanzo prende un altro ritmo.
A Eatanswill, dove si stanno svolgendo le elezioni parlamentari, Pickwick fa la conoscenza di Mr. Pott, direttore della “Eatanswill Gazette”, e della poetessa Mrs. Leo Hunter. A Bury St. Edmunds, Pickwick e Sam Weller sono turlupinati da Jingle e dal suo fido servo Job Trotter. Jingle è inseguito a Ipswich, dove Pickwick involontariamente entra di notte nella camera da letto d’una signora attempata, e si trova coinvolto in una lite con il signor Peter Magnus, ammiratore di quella; è condotto innanzi al magistrato Mr. Nupkins sotto accusa di provocazione a duello, e ottiene d’esser rilasciato dopo aver denunciato l’infame piano di Jingle circa la figlia di Nupkins. Mrs. Bardell, affittacamere, s’immagina che il suo dozzinante Pickwick abbia intenzione di sposarla, e gli fa causa per rottura di promessa di matrimonio; Pickwick è condannato a pagare 750 sterline e, rifiutandosi, è associato alla prigione della Fleet; così egli trova Jingle e Job Trotter e li soccorre.
Altri episodi sono le feste di Natale a Dingley Dell, la visita a Bath, in cui risalta la figura di Winkle, dapprima nell’avventura col fanfarone Dowler, poi nel corteggiamento di Arabella Allen; una serie di altri incidenti riguarda le relazioni di Tony Weller, padre di Sam, con la seconda moglie, la morte di questa e la sconfitta del pappalardo e beone Stiggins, pastore aggiunto della Ebenezer Temperance Association; un’altra serie illustra gli affari di Bob Sawyer e Benjamin Allen, studenti di medicina e poi medici principianti.
Come ogni bravo romanzo vittoriano, anche questo termina con matrimoni: della sorella di Allen, Arabella, con Winkle, e di Emily Wardle con Snodgrass. Mr. Pickwick, con la sua severa concezione della vita, regge insieme questo complesso di episodi e di caratteri, ma la figura più originale è quella di Sam Weller, filosofo realista, contraltare all’idealismo pickwickiano, pratico ed esuberante di vitalità e di “humour”.
Tranne uno o due individui, come Mr. Wardle, residui dell’iniziale piano dell’opera, il resto dei personaggi sono varietà di furfanti, di ciarlatani o di eccentrici. Eccentrici come Mr. Pott, o il geloso Mr. Magnus, o quel grottesco che è il Grassone (the Fat Boy); ciarlatani e bricconi come Stiggins, Jingle col suo fido Trotter, gli avvocati Dodson e Fogg; “snob” quali appaiono in quantità nella narrazione del soggiorno a Bath; caricature di medici (Allen e Sawyer) che sono più che scherzi maliziosi. È tutto un mondo che s’agita in questa creazione giovanile di Dickens, contenente in embrione pressoché la sua opera futura, in una fluidità di contorni, retaggio della tradizione picaresca, che è più affascinante dei congegnati intrecci e dei caratteri costruiti delle opere più mature.»