“I commentarii” di Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II)

I commentarii, Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio III commentarii
di Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II)
a cura di Luigi Totaro
Adelphi

«La presente edizione viene a restituire per la prima volta il testo integrale dei Commentarii di Pio II. Si è indotti ad interrogarsi sulle motivazioni della travagliata storia di quest’opera che, a differenza di altre dello stesso autore — ma non dissimilmente da quelle a carattere ideologico o controversistico —, è stata oggetto di tante riserve e di tante reticenze. E forse una risposta può essere suggerita da una riflessione su di essa considerata nel suo insieme.

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I commentarii (2 tomi indivisibili)
  • Piccolomini, Enea S. (Autore)

Della vicenda umana e storica di Enea Silvio Piccolomini, diventato papa nel 1458 col nome di Pio II, i Commentarii costituiscono una fonte di conoscenza straordinariamente importante non solo per le informazioni che offrono – certamente cospicue — riguardo alla vita ed ai tempi dell’Autore, ma anche e soprattutto per il carattere di originalità che esse rivestono, essendo la testimonianza volontaria degli avvenimenti e degli intendimenti che Pio volle lasciare come memoria autentica di sé ai posteri. L’itinerario che condusse Enea Silvio dall’infanzia di Corsignano al papato e ai drammatici giorni di Ancona, allorché moriva in procinto di partire per la crociata contro i Turchi, segue un percorso tutt’altro che lineare, manifestando contraddizioni intime ed aperte, la cui presenza è evidente in numerosi suoi scritti. […]

I Commentarii, del resto, avrebbero potuto omettere la narrazione della parte precedente l’assunzione al pontificato di Pio; e di fatto, come è stato osservato, l’inizio del libro II suona come un incipit dell’opera, e indurrebbe a pensare che quella fosse l’intenzione primitiva dell’Autore […]. Ma l’inserimento del libro I ed il tono che ad esso viene dato manifestano un intendimento opposto, che è quello di saldare in una sostanziale unità tutta la vita di Pio, retrodatando il destino finale che egli poteva immaginare o sperare — la gloria della vittoria contro i Turchi oppure la gloria della morte combattendo i Turchi – all’inizio della sua vita, fino dai primi accadimenti straordinari descritti nelle pagine d’apertura dell’opera, con i segni prodigiosi che accompagnano Enea Silvio alla cattedra di Pietro. I Commentarii non si propongono, dunque, come una mera narrazione autobiografica, quanto piuttosto come una reinterpretazione della vita di Pio, letta in funzione della decisione dichiarata di accingersi alla grande impresa e del destino di gloria cui si accennava.»

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