“Griselda”: riassunto e parafrasi

Griselda è la decima e ultima novella della decima giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio, l’ultima di tutta l’opera, e narra la storia di Griselda, figlia di un contadino divenuta moglie del marchese di Saluzzo, dal quale ha due figli. Questi le fa credere di averglieli uccisi; poi, dandole a vedere di essersi stancato di lei e di essersi scelto un’altra compagna, la caccia di casa con la sola camicia indosso e fa in modo che sua figlia torni da lui come se fosse la sua promessa. Dopo essersi accertato che Griselda è davvero disposta a sopportare qualsiasi cosa, la fa tornare in casa sua e, avendola cara più di ogni altra cosa, le mostra i suoi figli, ormai grandi, e l’onora e la fa onorare come marchesa.

Gualtieri era il giovane signore del marchesato di Saluzzo. Non aveva né moglie né figli e l’unica cosa che lo interessava era la caccia. I suoi sudditi lo pregavano tuttavia di convolare a legittime nozze: altrimenti, sarebbero rimasti lui senza eredi ed essi senza un signore. Il marchese acconsentì infine a sposarsi e la sua scelta cadde su Griselda, una fanciulla che viveva in un villaggio vicino: era un pezzo che le aveva messo gli occhi addosso, colpito, oltre che dalla sua bellezza, dai suoi modi. Fece allora chiamare il padre di lei, che si chiamava Giannucolo ed era poverissimo, e si accordò con lui per il matrimonio. Ma prima volle porre direttamente a Griselda alcune domande: era pronta a compiacergli in tutto? Non sarebbe mai andata in collera, qualunque cosa lui avesse detto o fatto? Sarebbe stata ubbidiente e paziente in ogni occasione? La giovane rispose sì a tutti quegli interrogativi e così i due si sposarono.

La donna si mostrò tanto sottomessa e servizievole nei confronti del marito che lui era l’uomo più felice e appagato del mondo. Passarono alcuni mesi e Griselda rimase incinta. Quando fu il momento, partorì una bellissima bambina. Gualtieri ne fu molto felice ma, nello stesso tempo, gli entrò in testa un pensiero stravagante: quello di volere una dimostrazione concreta della capacità di sopportazione di sua moglie attraverso prove lunghe, estenuanti e intollerabili.

Il marchese prese allora a ferirla quotidianamente con le parole e arrivò al punto di farle credere di aver fatto uccidere la bambina che mandò invece da una sua parente a Bologna, pregandola di prendersi cura di lei e di allevarla ed educarla adeguatamente, senza mai dire di chi fosse figlia.

Passò altro tempo e Griselda rimase di nuovo incinta. Questa volta partorì un maschietto, cosa che fu graditissima a Gualtieri. Ma alla sua sconsiderata ossessione non era bastato quel che già aveva fatto alla moglie e volle infliggerle un dolore ancora più grande. Il marchese, come aveva fatto per la figlia, mandò dalla moglie un servo a prendere il bambino. Anche questa volta le fece credere con il medesimo espediente di averlo fatto uccidere e, invece, lo mandò ad allevare a Bologna.

Passarono gli anni quando al marchese venne in mente di sottoporre la moglie all’ultima, definitiva prova della sua sopportazione. Cominciò a mettere in giro la voce che lui non ne poteva proprio più di avere al suo fianco quella donna e che perciò, intendeva fare il possibile per avere dal Papa la dispensa necessaria per annullare il matrimonio con Griselda e per passare a nuove nozze. Gualtieri fece allora giungere da Roma alcune lettere contraffatte e lasciò credere ai suoi sudditi che il Santo Padre gli aveva concesso la dispensa per prendersi una nuova moglie. Ripudiò così Griselda che se ne tornò nella casa del padre.

Il marchese fece allora credere ai suoi di aver preso in moglie una figlia di uno dei conti di Panago, nel Bolognese. Mandò a chiamare la sua ex consorte e gli impose di servire gli invitati alla festa di nozze. Fece poi arrivare da Bologna i suoi figli: il bambino, che al momento delle nuove nozze di suo padre aveva circa sei anni, e la femmina, che ne aveva ormai dodici ed era la più bella fanciulla che mai si fosse vista. Gualtieri la presentò a Griselda come la sua nuova sposa. A quel punto, al marchese parve di avere avuto piena dimostrazione della capacità di sopportazione di sua moglie e rivelò a Griselda la verità tra la gioia e la commozione di tutti i presenti.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Non perderti le novità!
Mi iscrivo
Niente spam, promesso! Potrai comunque cancellarti in qualsiasi momento.
close-link