“Greenlights. L’arte di correre in discesa” di Matthew McConaughey

Greenlights. L'arte di correre in discesa, Matthew McConaugheyGreenlights. L’arte di correre in discesa
di Matthew McConaughey
traduzione di Stefano Travagli
Baldini+Castoldi

«E così eccomi qua, a cinquant’anni, a guardarmi indietro per guardare avanti.

Qual è il senso di tutto? La mia tesi? Il finale? Qual è il risultato tirando le somme? Quali sono le mie considerazioni conclusive? Che cosa ho imparato? Che cosa so?

Antropologo da divano, filosofo pop in cerca della verità, ho seguito suggerimenti celesti, fatto associazioni, ascoltato molte voci, e fatto i conti con la realtà inseguendo letteralmente i miei sogni.

Ho avuto flirt, hobby, rapporti fugaci e dato la caccia alle farfalle, brevi fermate e non soste lungo la strada che mi ha portato dove sono oggi. Ho trovato proprietà, leggi, relazioni, carriere, una moglie e una famiglia, e ho messo punti fermi non negoziabili. Quando ho innaffiato i loro giardini, sono tornati in vita, e ho imparato la lezione su come si passa dal progettare all’esibirsi, dal sapere al fare, dal recitare all’essere. E le farfalle hanno iniziato a venire nel mio giardino.

Ho scritto questo libro per lasciare una testimonianza scritta di cui dovrò rispondere. Ho scritto questo libro perché voi possiate ricordarmi cosa ho dimenticato e criticarmi. Sono tornato indietro nel tempo; lezioni apprese, ripetute e ripercorse. Mi sono accorto che la consapevolezza arriva in fretta, che per imparare serve tempo, e che il difficile è vivere. Mi sono trovato esattamente dove mi ero lasciato.

Nel corso dei miei primi vent’anni ho imparato il valore dei valori. Grazie alla disciplina e all’affetto, ho imparato il rispetto, la responsabilità, la creatività, il coraggio, la perseveranza, l’onestà, lo spirito di servizio, il buonumore e il senso dell’avventura in modi che a molti potrebbero sembrare violenti e umilianti ma che nel mio ricordo sono solo fermezza a fin di bene; e considerando i valori che hanno saputo trasmettermi, non rinuncerei nemmeno a una delle ripassate che mi hanno dato i miei genitori. E per questo li ringrazio.

I venti e i trenta sono stati decenni contraddittori, anni in cui ho eliminato le situazioni e le verità che andavano contro chi ero. Il valore di quell’epoca conservatrice è che mi ha salvaguardato in una fase iniziale della vita da disastrosi fallimenti caratteriali. […] Ho fatto ciò che volevo, ho imparato a vivere. Sono sopravvissuto.

I quaranta sono stati un decennio molto più affermativo, anni in cui ho iniziato a giocare all’attacco e a mettere in atto le verità che avevo appreso. Un’epoca in cui ho raddoppiato gli sforzi su ciò che mi nutriva. Il valore di quell’epoca liberale è stato di illuminare i tratti del mio carattere più rivolti verso la vita. […] Ho fatto ciò di cui avevo bisogno, ho vissuto per imparare. Sono cresciuto.

Mentre mi avvicino al prossimo capitolo, e a nuove verità, l’unica cosa che so per certo è che dovrò tararmi ancora, ma che la mia famiglia sarà sempre al centro di tutto. Come padre, spesso mi contraddico, e so che potrei razzolare meglio di quanto predico, ma ho anche imparato che se il messaggio è sincero non lo si dimentica, e ambasciator non porta pena. […]

Grazie a quel che mi hanno insegnato i miei genitori e a una vita di viaggi in giro per il mondo, ho imparato ad apprezzare i valori e la cultura dei valori. Credo anche nel valore di fare le cose per bene. […] Bipartisan e aconfessionali, i valori non soltanto sono i principi che ci guidano e su cui tutti possiamo convergere, sono anche l’etica fondamentale che unisce le persone. Quando ne abbiamo competenza e diamo a essa più valore, creiamo una società più preziosa, e quindi avremo un ritorno maggiore sul nostro investimento: noi.

Il che mi riporta all’altro motivo per cui ho scritto questo libro. Spero che possa esservi utile e che vi dia una mano quando ne avrete bisogno, che possa insegnarvi qualcosa, esservi di ispirazione, farvi ridere, aiutarvi a ricordare e a dimenticare, armarvi con degli strumenti giusti per avanzare nella vita sentendovi sempre più voi stessi. […]

Sono sempre stato convinto che il segreto della soddisfazione stia nell’imparare quando, e come, afferrare le sfide che dobbiamo affrontare nella vita. […] Siamo tutti pieni di cicatrici, e ce ne faremo altre. Quindi, invece di lottare contro il tempo, e perderlo, danziamo con esso e sfruttiamolo, perché se ci limitiamo a cercare di non morire non vivremo più a lungo: viviamo più a lungo quando siamo impegnati a vivere.

Per come mi sono destreggiato con il clima nella mia vita, relativizzare l’inevitabile è stata una chiave del mio successo.

Relativamente, viviamo. La vita è la nostra lettera di presentazione. È la storia che abbiamo da raccontare, e sono le scelte che facciamo a scriverne i capitoli. Possiamo vivere in modo da guardare avanti per guardare indietro?

Inevitabilmente, moriremo. Il nostro elogio funebre saranno altri a pronunciarlo, la nostra storia saranno altri a raccontarla, e saranno altri a farci conoscere quando non ci saremo più.

L’Obiettivo dell’Anima. L’inizio ha in mente la fine.

Qual è la vostra storia?

Questa, finora, è la mia.»

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