“Gli stregoni della notizia. Atto Secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi” di Marcello Foa

Dott. Marcello Foa, Lei è autore del libro Gli stregoni della notizia. Atto Secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi edito da Guerini e Associati: è possibile orientare e manipolare l’informazione?
Gli stregoni della notizia. Atto Secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi, Marcello FoaPurtroppo sì. E questo avviene soprattutto quando i governi e le istituzioni, anziché comunicare correttamente, abusano della propria posizione privilegiata per condizionare l’insieme dei media. Uno dei punti fondamentali è che gran parte delle notizie pubblicate hanno origine in un’istituzione: noi giornalisti verifichiamo le notizie con i governi, i grandi enti sovranazionali, i comuni, eccetera. Se in quell’istituzione opera un comunicatore corretto, l’informazione sarà attendibile, se opera uno “stregone” ovvero uno spin doctor l’informazione sembrerà oggettiva ma non lo sarà. Il che è gravissimo .

Quali sono le logiche, le tecniche e i trucchi usati dai grandi persuasori al servizio delle istituzioni?
Le tecniche degli spin doctor (ovvero gli stregoni della notizia) sono sofisticate e fanno leva su due filoni: una perfetta conoscenza dei meccanismi che regolano il flusso delle informazioni e tecniche di condizionamento psicologico. Nel libro le individuo e le spiego con un linguaggio accessibile a tutti, anche al grande pubblico, proponendo molti esempi anche di strettissima attualità.

Quali luoghi comuni sul Quarto Potere vengono ribaltati nel Suo libro?
Dimostro come, purtroppo, l’idea di una stampa cane da guardia della democrazia sia troppo spesso impropria. E lo dico con grande dolore. Il vero problema è che la grande stampa diventa troppo facilmente preda degli stregoni, spesso senza nemmeno esserne consapevole. Anziché essere il filtro contro la manipolazione, diventa il megafono di informazioni che sono tutt’altro che corrette e trasparenti. Ma non ammette mai di essere usata e finisce per perdere credibilità. E dunque lettori.

Qual è l’influenza del Pentagono sulle produzioni di Hollywood?
Molto più estesa di quanto noto fino ad ora. Nel libro cito i dati ufficiali scoperti da due studiosi americani, da cui risulta che quasi 2mila produzioni hollywoodiane sono passate al vaglio del Pentagono, che ne ha influenzato i contenuti, le trame, i messaggi. Non solo film di guerra ma anche produzioni insospettabili. Tutto documentato.

Quali aspetti poco noti esistono sull’ascesa di Macron?
Esistono aspetti che erano noti alla stampa francese ma che non sono stati enfatizzati durante la campagna elettorale. Ad esempio che Macron è una creatura politica di Jacques Attali, che lo ha letteralmente inventato e che la sua ascesa è stata sapientemente programmata nell’ambito di un’operazione di marketing politico, che ha avuto successo grazie anche al ruolo di acritico supporto dei media francesi, totalmente appiattiti su Macron. Insomma, è una storia molto meno romantica di quanto ci è stato narrato.

Cosa c’è dietro le fake news?
Non ho dubbi: una polemica montata ad arte il cui vero scopo, a mio giudizio, non è un’informazione più corretta ma la limitazione della libertà di espressione anche con forme di censura nei confronti di una stampa alternativa online. Sono molto preoccupato.

Nel Suo libro Lei analizza anche le tecniche impiegate per “vendere” agli europei l’euro.
Senza dubbio, la parola magica è frame ovvero una cornice valoriale che una volta impressa nel cervello è decisiva per stabilire che cos’è giusto e cos’è sbagliato, impedendo una vera riflessione su argomenti che invece meriterebbero di essere affrontati nel merito. Quello dell’euro è un esempio lampante: per oltre 15 anni nessuno osava rompere il frame dominante nel timore di essere additato come eretico o complottista, con il risultato che l’opinione pubblica è stata privata di un vero dibattito su una decisione fondamentale per i destini del Paese.

Qual è stato il ruolo degli spin doctor nell’ascesa e nella caduta di Matteo Renzi?
Decisivo: Matteo Renzi e il suo spin doctor Filippo Sensi, hanno applicato le tecniche elaborate in Gran Bretagna da Tony Blair e dal suo spin doctor Alastair Campbell. Grazie a quelle tecniche Renzi ha raggiunto punte di popolarità e gradimento elevatissime; però l’eccesso di spin può essere devastante se non gestito bene. E infatti l’incantesimo si è trasformato in un incubo e Renzi è finito in disgrazia. Anche lo stregone può finire vittima della propria stregoneria! Ma il problema resta ed è serissimo: le tecniche che descrivo nel libro hanno la facoltà di condizionare i nostri valori e la nostra percezione del mondo. E il modo migliore per disattivarle è di rendere il pubblico consapevole.

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