La versione di Fenoglio
Pubblicato da Einaudi all’inizio del 2019, questo avvincente romanzo è in realtà una sorta di manuale sull’arte investigativa. Il ruolo di “maestro” appartiene a Pietro Fenoglio, vecchio carabiniere che ha visto e vissuto tante esperienze significative e che cerca di ricordare nella forma di racconti diretti a Giulio, un ventenne intelligentissimo e sensibile. I due diventano amici e, nel vortice di confidenze e racconti, si genera una vera riflessione su concetti forti come la menzogna, la verità, il potere. La versione di Fenoglio fa parte della serie dedicata a questo personaggio, in cui figurano anche Una mutevole verità e L’estate fredda.
«Tutti, in qualche modo, mentono. Mentono agli altri e mentono a sé stessi. Mentono sulle loro azioni e mentono sui veri motivi di quelle azioni. Ci sono quelli che lo sanno, pochi, e quelli che non lo sanno, la maggioranza. L’unica differenza è questa».
Con i piedi nel fango: conversazioni su politiche e verità
Procedendo a ritroso, doveroso citare questo libro pubblicato nel 2018. Si tratta di un piccolo saggio dove lo scrittore esprime i suoi pensieri e le sue opinioni senza edulcorare nulla. Anzi, la sua idea è proprio quella di entrare nel fango per dire come stanno le cose: è importante, però, tenere sempre lo sguardo verso l’orizzonte delle regole, dei valori, delle buone ragioni. Ecco dunque che realizza un prontuario per l’esercizio del pensiero critico, per sottrarsi alle manipolazioni, per riaffermare il valore laico ed emozionante della verità contro ogni fanatismo.
Le tre del mattino
Questo libro è “un racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell’amore e del talento”, come recita la frase finale della quarta di copertina. Romanzo di formazione, che prendo spunta da una vicenda reale, ha come protagonisti un ragazzo di quasi diciotto anni e suo padre, che non si conoscevano e arrivano a scoprirsi profondamente in due notti trascorse insieme nella suggestiva e misteriosa città di Marsiglia.
«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall’aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto più giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finì, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch’io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento».
Le storie dell’avvocato Guerrieri. Fra giallo e legal thriller, Carofiglio ci regala le vicende dell’avvocato Guido Guerrieri. In questi libri viene fuori la sua esperienza nella magistratura: il lettore segue così lo sviluppo di casi giudiziari esaminati dalla prospettiva dell’avvocato. E tra i titoli troviamo: Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002), Ad occhi chiusi (Sellerio, 2003), Ragionevoli dubbi (Sellerio, 2006), Le perfezioni provvisorie (Sellerio, 2010), La regola dell’equilibrio (Einaudi, 2014).
Tra i libri più belli dello scrittore pugliese, ricordiamo anche:
Il passato è una terra straniera
Ambientato in una Bari segreta e “sotterranea”, dove nulla è ciò che sembra, contesto in cui si intrecciano le vite di Giorgio, studente modello figlio di intellettuali borghesi e Francesco, torbido, misterioso e affascinante. I due diventano amici e passano da una partita di carte truccata all’altra, tra risse e bevute. Sullo sfondo corre un’indagine dei carabinieri su una serie di misteriose violenze.
«Manipolare le carte, manipolare gli oggetti, sono cose che vanno molto al di là del semplice gesto di destrezza. La vera abilità del prestigiatore consiste nella capacità di influenzare le menti. E fare un gioco di prestigio riuscito significa creare una realtà. Una realtà alternativa dove sei tu a stabilire le regole. La vera differenza non è fra manipolare e non manipolare. La differenza è fra manipolare consapevolmente e manipolare inconsapevolmente».
Né qui né altrove
Racconto senza trama, sul filo dei ricordi. In questo libro lo scrittore rivive bellezza e cambiamenti di una città, la sua, tramite l’incontro di tre ex compagni di scuola che guardano in modo disincantato all’infanzia e all’adolescenza. Un vero viaggio nella memoria.
«Ecco, vorrei rivivere quel pomeriggio. E sai perché? Perché? Perché quella è stata una delle poche volte della mia vita in cui sono stato perfettamente felice, e me ne sono accorto mentre succedeva».
Il silenzio dell’onda
Carofiglio torna a mischiare intimità e propensioni lavorative. Al centro della storia c’è Roberto Marias, da mesi i cura da uno psichiatra. Si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Altre volte tornano i ricordi, quelli belli di quando faceva surf con il padre e quelli atroci, quando svolgeva il lavoro di agente sotto copertura, un’attività che gli ha insegnato il cinismo e lo ha portato a vivere da “fantasma”.
«E quando sei su certe onde, montagne di acqua, vere montagne, non ti importa di nulla. Vuoi solo scoprire di che pasta sei fatto. Non ti importa di niente a parte essere lì sopra. E c’è un armonia perfetta, in quei secondi che sei lì in equilibrio fra il mare e il cielo, quasi fermo mentre scivoli velocissimo tra l’acqua e l’aria, e il fragore. Passi nel mezzo dell’onda, nel punto esatto, equidistante tra questi opposti».
Nella libreria dedicata a Carofiglio, non possono mancare saggi e raccolte: da i titoli che fanno riflettere sull’uso delle parole e della lingua – Con parole precise e La manomissione delle parole – alle raccolte di racconti: Non esiste saggezza, Passeggeri notturni e, infine, Cocaina, scritto coi colleghi Carlotto e De Cataldo.
Insolito, ma sempre persuasiva, è la sua prova col fumetto: Cacciatori nelle tenebre, graphic novel pubblicata con il fratello Francesco, in cui ritroviamo l’avv. Guerrieri alle prese con vignette e fumetti. Da non perdere, come il resto dei titoli che abbiamo suggerito in questo pezzo.
Angelica Sicilia