“Fairy Tale” di Stephen King: riassunto trama e recensione

Fairy Tale, Stephen King, riassunto, trama, recensioneFairy Tale, edito da Sperling & Kupfer, è il nuovo horror fantasy di Stephen King. Dal sapore lovecraftiano, il libro presenta anche tratti magici e surreali, in stile grimmiano. King, abile come sempre nell’iniettare l’inquietante nel quotidiano, crea un mondo parallelo dietro un’innocua, ma solo all’apparenza, porta di un capannone, trattando sapientemente tematiche come la fragilità umana e l’amore. «Da dietro la porta arrivò un rumore […]. Non avevo mai sentito niente di simile».

Pubblicato in contemporanea mondiale il 6 settembre 2022, a poco più di un anno da Billy Summers sua ultima fatica e dal romanzo scritto a quattro mani con Richard Chizmar (L’ultima missione di Gwendy), Fairy Tale è destinato senza dubbio a diventare un altro best seller.

Trama

Charlie Reade è un liceale come tanti. Dai discreti risultati scolastici, eccelle nel football e nel baseball. A sette anni perde la madre in un tragico incidente stradale, evento che farà precipitare il padre nel tunnel dell’alcolismo. Il ragazzo reagisce alla nuova condizione in maniera immatura: si fa promotore di scherzi crudeli e distruttivi, ma quando le bollette iniziano ad accumularsi e il genitore perde il lavoro, Charlie comincia a rimboccarsi le maniche e a badare a entrambi. Si dedica al volontariato, raccogliendo fondi per l’UNICEF e pulendo le strade, ma un incontro fortuito sta per cambiare la sua vita. Un giorno si imbatte in un vecchio solitario, Howard Bowditch e nel suo grosso cane Radar.

L’uomo e il suo inseparabile amico vivono reclusi in una vecchia casa posta il cima alla collina, dal cui capannone posto in cortile emergono strani suoni innaturali. Alla sua morte, il vecchio lascia al ragazzo un’enorme eredità: la casa, una quantità indescrivibile di monete d’oro e un’audiocassetta con una storia incredibile. La porta del capannone apre i battenti a un universo parallelo, i cui abitanti sono in pericolo. Riuscirà Charlie a salvare il mondo fantastico, la bellissima principessa in esilio, gli uomini e le donne minacciate da una terribile creatura proveniente da un’altra dimensione?

Recensione

A distanza di un anno dalla pubblicazione di Billy Summers, il re dell’horror Stephen King torna con un nuovo e avvincente romanzo. La copertina, assolutamente suggestiva, fornisce un primo indizio sul contenuto del libro e sull’atmosfera in cui il lettore verrà presto catapultato. Non è il classico racconto alla King, ma un mix di orrore lovecraftiano ed elementi fiabeschi grimmiani, insomma un horror fantasy che terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo rigo.

Lo stile è sempre lo stesso: pur trattandosi di un romanzo corposo costituito da seicento pagine (che non sono poche), la lettura scorre velocemente, in maniera lineare e piacevole. L’universo magico non viene presentato immediatamente. King preferisce rivolgere la propria attenzione a Charlie, un giovane non ancora maggiorenne, dalla vita apparentemente ordinaria. Nel corso della narrazione, il personaggio principale subisce un cambiamento radicale. Liceale appassionato di sport, in realtà nasconde un passato difficile, segnato dalla morte improvvisa della madre, investita accidentalmente da un camion fuori controllo.

Il ragazzo superficiale che si lanciava in scherzi di cattivo gusto e meschini, lascia spazio a una personalità matura e giudiziosa. Charlie inizia a darsi da fare, annullando il proprio dolore per cercare di aiutare il padre alcolizzato e ricucire una ferita mai chiusa. «Una sera […] mi venne in mente di dire una preghiera». Il ragazzo disperato tenta un contatto con Dio, stipulando con lui una sorta di patto affinché il padre smetta di bere. In queste pagine, King mette in evidenza il legame tra padre e figlio. Entrambi sanno cosa vuol dire perdere una persona cara e tentano di fare il possibile l’uno per l’altro.

Come per miracolo, il papà di Charlie decide di andare alla sua prima riunione degli alcolisti anonimi e, per non spezzare l’incantesimo, il giovane inizia a fare volontariato, dividendosi tra raccolte fondi per i bambini del Terzo Mondo e pulizie delle strade. Ma non è ancora abbastanza. La prova più dura ha inizio quando incontra un vecchio solitario che, con il proprio cane, occupano una vecchia casa sulla collina.

La descrizione dei rumori provenienti dal capannone richiama gli elementi fantastici delle favole, ma al tempo stesso provoca un brivido di paura nel lettore. In questo campo lo scrittore si mostra molto abile nell’iniettare l’inquietante nel quotidiano.

La scoperta di un universo parallelo mette a fuoco le intenzioni del romanzo. Charlie ha il compito di salvare il mondo di Empis, minacciato da entità oscure e da una terribile maledizione. In quest’atmosfera fanno la loro apparizione una bellissima principessa in esilio, uomini e donne soggetti a torture e una misteriosa e orribile creatura.

Fairy Tale non è però solo fantasia. Il romanzo è un’occasione per raccontare l’amore puro e forte di un ragazzo capace di rischiare la vita per salvare il cane Radar e di tornare a casa per riabbracciare il padre. Grande antagonista del bene, l’odio (come espressione del male) si manifesta nella maledizione di Empis. Insomma, il nuovo romanzo horror fantasy di King può essere definito come una favola/non favola che svela il lato oscuro del tradizionale C’era una volta.

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