“E poi ci sono io” di Kathleen Glasgow: riassunto trama

E poi ci sono io, Kathleen Glasgow, riassunto, tramaEdito da Rizzoli, E poi ci sono io di Kathleen Glasgow è uno Young Adult che, pubblicato nel 2017, continua a far parlare di sé interessando lettori di tutte le età. Ruvido, intenso, toccante e a tratti difficile da comprendere, affronta tematiche come l’autolesionismo e la salute mentale. Divenuto in breve tempo un best seller, il romanzo è stato definito dalla critica e dal pubblico “necessario”. Senza dubbio apre una finestra in un mondo sconosciuto a molti, ma devastante per altri, motivo per cui potrebbe non essere adatto a lettori molto giovani e facilmente influenzabili. È un libro che scuote parecchio, che emoziona e commuove al tempo stesso, apre gli occhi e regala diversi spunti di riflessione. «Tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare. Ecco come la penso io».

La trama

E poi ci sono io è uno Young Adult corposo e per essere capito a fondo dagli adolescenti necessita di una lettura condivisa, discussa e mediata. Il romanzo ha come protagonista la diciassettenne Charlie Davis in cura presso una casa di recupero per malati psichiatrici di St. Paul, nel Minnesota. Affetta da autolesionismo, la giovane ha vissuto un’infanzia difficile. Colma il vuoto lasciato dalla migliore amica, dal padre e da una madre che non la capisce più da diverso tempo, con ripetuti tagli sulla pelle: bastano un coccio di bottiglia e un gesto secco per provare un immediato sollievo, anche dal tentato stupro e dai ricordi di quel posto orribile in cui era costretta a vivere per non rimanere in strada. «Faccio i maledetti esercizi di respirazione per tutto il tempo che posso, finché non mi ritrovo praticamente a rantolare, e poi prendo il taccuino, perché i disegni sono le mie parole, sono le cose che non posso dire, e le libero sui fogli».

Il microcosmo in cui è rinchiusa Charlie è popolato da altre ragazze, più o meno della sua stessa età, ognuna con una storia particolare alle spalle, con un mondo da decifrare e prigioniere di un dolore differente. Nel raccontarsi, qualcuna esterna il desiderio di ricominciare da zero e di affermarsi nella vita, qualche altra, invece, temendo la realtà all’esterno della clinica, preferisce non essere mai dimessa e rimanere protetta tra quelle quattro mura.

Quando Charlie esce dalla clinica, è spaesata, non sa dove andare, la mamma non la vuole con sè. Grazie ad un amico, si trasferisce nella lontana Arizona, dove trova lavoro presso una tavola calda e ha la possibilità di incontrare tanta gente che le fornisce nuova linfa vitale. Tuttavia, questo pseudo-equilibrio viene compromesso in fretta, specialmente dopo l’incontro con Ryan, colui che la spingerà sempre più in basso. Il mondo reale non è la risposta a tutti i mali ma solo l’inizio di una serie di lotte contro se stessi, contro la droga e altre cattive tentazioni che Charlie dovrà affrontare da sola, di nuovo. Riuscirà a venirne fuori? Cosa serve per ricominciare davvero? «Sono così incompiuta. Non so dove sono tutti i pezzi di me, come metterli insieme, come farli restare attaccati. E nemmeno se prima o poi ci riuscirò».

Recensione

E poi ci sono io di Kathleen Glasgow è un romanzo completo, viscerale, che parla dei problemi dell’adolescenza con la massima onestà, senza alcun filtro, ricordando che ci vuole tanto coraggio per riprendere la strada giusta quando si cade. L’autrice descrive il difficile tema dell’autolesionismo con una precisione di chi sa quali sono i pericoli della malattia. Affronta l’argomento con gli occhi di chi ha la certezza di non farcela e crede di essere destinato a scivolare per sempre.

I primi capitoli sono obiettivamente difficili da comprendere, frammentari, quasi a marcare la confusione e il disagio di una giovane che ha tentato da poco il suicidio. I pensieri si rincorrono sulla pagina in brevi paragrafi spezzati. Charlie è la protagonista e voce narrante. È affetta da mutismo selettivo, causato da ripetuti traumi. Man mano che l’effetto dei calmanti svanisce e la giovane inizia ad acquistare lucidità, anche le pagine del libro diventano più facili da capire e la storia molto più lineare. Ciascun capitolo arriva dritto al cuore, sconvolge e rattrista il lettore senza alcuno sconto. Ruvido e diretto, evidenzia la vulnerabilità della giovane davanti alla sofferenza, perché nessuno è stato in grado di spiegarle come sopravvivere al dolore.

La seconda parte del romanzo si apre con il tentativo di Charlie di rifarsi una vita lontano dal suo Paese d’origine, ma amicizie sbagliate e amori tossici la faranno ripiombare negli stessi errori da cui cerca disperatamente di uscire. La sezione finale del libro rappresenta una sorta di rinascita della fenice dalle sue stesse ceneri. Le pagine segnano emotivamente il lettore, ma al tempo stesso danno la carica per andare avanti, facendo capire che il cambiamento, in realtà, avviene dentro se stessi, imparando a convivere con i propri demoni, tenendoli a bada e scacciandoli via nei momenti di forte debolezza. La conclusione arriva come l’acqua per un assetato, dopo un duro impegno emotivo. L’effetto lacrima è assicurato.

La copertina rosa confetto stride un po’ con il contenuto dello Young Adult, fuorviando il lettore. Nel complesso, il romanzo risulta essere intenso e impegnativo. Tratta un numero considerevole di tematiche oltre all’autolesionismo, tra cui la violenza e la droga ed è forse questo dettaglio che penalizza un po’ il libro, rendendolo pesante. Pur trattandosi di un racconto di fantasia, fa riferimento al passato dell’autrice, così come viene indicato in una nota sul retro del romanzo. Il libro non è di certo adatto a tutti ma offre diversi spunti di riflessione.

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