“Didattica con gli audiovisivi. Teorie, strumenti e pratiche per l’insegnamento” di Marco D’Agostini

Prof. Marco D’Agostini, Lei è autore del libro Didattica con gli audiovisivi. Teorie, strumenti e pratiche per l’insegnamento edito da Carocci: in che modo l’evoluzione tecnologica degli audiovisivi ne ha progressivamente ampliato opportunità e modelli di impiego in ambito didattico?
Didattica con gli audiovisivi. Teorie, strumenti e pratiche per l’insegnamento, Marco D'AgostiniIl supporto delle immagini in movimento accompagnate dal sonoro (audiovisivo) è presente in ambito educativo fin dall’avvento del cinematografo. Da quel momento le pratiche e gli interventi mirati si sono progressivamente evoluti anche per una conoscenza sempre più approfondita del linguaggio cinematografico e degli strumenti di riproduzione a disposizione.

In Italia, le prime riviste specializzate di cinema apparse attorno al 1907 iniziarono a dedicare analisi e approfondimenti su possibili ap­plicazioni e risvolti educativi del nuovo mezzo. La caratteristica che all’epoca maggiormente affascinava e convin­ceva i sostenitori dell’utilizzo del cinema nei contesti educativi era la veridicità delle riprese, la possibilità di proiettare il “reale”. In ambito scolastico il cinema ebbe da su­bito il merito di attivare l’attenzione degli insegnanti. Molti pedagogisti erano colpiti dal potente portato fascinatorio delle immagini in movi­mento e tendevano a lasciare in secondo piano gli aspetti linguistici e i codici interpretativi che inevitabilmente questo mezzo portava con sé. Con il passare dei decenni e i miglioramenti in ambito tecnologico, gli interventi e l’integrazione di filmati come sussidio didattico divenne un’azione sempre più mirata ed efficace.

A partire dalla fine degli anni Ottanta, con l’introduzione sul mercato del sistema vhs, gli audiovisivi ebbero la possibilità di essere condivisi in modo più agevole rispetto a pellicole a 35 o 16 millimetri. Negli istituti scolastici iniziarono a comparire i primi sistemi di video­proiezione e intere aule vennero trasformate in laboratori audiovisivi.

Il balzo ulteriore che ha rivoluzionato socialmente e culturalmente la vita delle persone e conseguentemente anche il sistema scolastico, è stato l’avvento del digitale. A partire dalla fine degli anni Novanta, e sem­pre di più nel secondo millennio, la possibilità che le nuove tecnolo­gie digitali hanno fornito in termini di utilizzo e creazione audiovisiva ha garantito un’ulteriore facilitazione nella gestione e condivisione di film e video nella formazione (scuole, istituti ecc.). Fruizione degli audiovisivi su file e su pc portatili, sistemi di proiezione, schermi di grandi dimensioni, impianti Home Theatre, web 2.0-3.0 e negli ulti­mi tempi lo streaming nella didattica a distanza, sono strumenti e am­bienti che hanno allargato e aumentato l’utilizzo di film, documentari, video didattici, clip-video.

Oggi, film, documentari, video didattici, animazioni, sono ormai di facile reperimento, utilizzo ed elaborazione e possono diventare in questo modo, alla pari di altri contributi multi­mediali, fonti personalizzabili da inserire coerentemente all’interno di una proposta formativa inclusiva e organizzata. Se utilizzati con com­petenza e consapevolezza, gli audiovisivi possono rivelarsi una risor­sa preziosa per approfondire i temi proposti a lezione e diversificare l’offerta didattica, proponendo stimolanti modelli di apprendimento e memorizzazione.

Di quale utilità sono gli audiovisivi per l’apprendimento multisensoriale?
È bene distinguere due tipologie di audiovisivi che per durata, portato comunicativo ed applicazione dobbiamo separare: le forme di video brevi e i lungometraggi. Mentre tutte le forme di video brevi sono facilmente integrabili all’interno del flusso di una lezione, i lungometraggi, siano essi film di finzione o documentari, richiedono un tempo lungo apposito e vengono spesso proposti in laboratori e percorsi extracurricolari.

Nel primo caso gli audiovisivi si adeguano alla lezione, divenendo supporto e sussidio per la veicolazione dei contenuti da parte dell’insegnante. Oltre a permettere di spezza­re l’impostazione classica tra docente-discenti incentrata sulla parola, le forme brevi di audiovisivo conferiscono ritmo alla lezione, coinvolgono i partecipanti e creano un am­biente di apprendimento maggiormente collegiale, collaborativo e inclusivo.

Con l’uti­lizzo di audiovisivi brevi ma puntuali sugli argomenti della lezione è percepibile un risveglio di attenzione negli studenti che attivano al­tre “zone” del loro sistema cognitivo per assorbire le informazioni che provengono dallo schermo. L’intensità di input sensoriali attivati dal video (colori, suoni, grafiche, animazioni) sollecita lo sviluppo della memoria episodica, ovvero quella parte del nostro sistema cognitivo che viene motivata dalla curiosità, dalle novità e dalle aspettative.

Con la proiezione di interi film o documentari è solitamente la lezione che si costruisce attorno all’audiovisivo e che richiederà attenzione prolungata, concentrazione e analisi.

Nella visione di film di finzione e documentari, i lungometraggi acquisiscono nella loro interezza un valore autonomo, in cui le vicende si sviluppano e si completano e la narrazione è elemento essenziale nel processo di apprendimento del discente. Insieme alle informazioni strettamente legate al tema trattato entrano in gioco gli elementi di fascinazione e immedesimazione che questa forma audiovisiva genera sugli spettatori. Non solo spiegazioni e approfondimenti ma anche coinvolgimento emotivo e rispecchiamento. I film così proposti appassionano e invitano a una partecipazione in cui la proiezione diventa un’esperienza che stimola su più livelli studentesse e studenti.

In particolare, i lungometraggi di finzione, contestualizzati e utilizzati in modo competente, hanno l’intrinseca capacità di invitare alla partecipazione e favorire quello straniamento, che diventa spinta ulteriore all’apprendimento. All’interno di un film di finzione, oltre alle immagini in movimento, ciò che diventa rilevante ai fini pedagogici è quale storia viene raccontata e in che modo. È il cinema che diventa testo sul quale poter lavorare con i discenti. Il valore pedagogico delle storie che diventano film si rivela anche con la continua ridefinizione della nostra interiorità che ogni narra­zione di qualità favorisce. La possibilità di raccontare, ma anche e so­prattutto di fruire storie che possiamo vedere e ascoltare in creazioni artistiche come i lungometraggi di finzione, permette un ancoraggio e una maggiore comprensione della realtà in cui viviamo e una continua ridefinizione sempre più specifica e consapevole del nostro essere. As­sorbire esperienze anche distanti e complesse ci permette di riconosce­re similitudini e differenze in un continuo processo di individuazione e autodeterminazione.

Con quali diverse modalità è possibile utilizzare e integrare le varie forme audiovisive nelle realtà formative?
Tenendo presente la differenziazione delle due tipologie di audiovisivo sopra esposta (clip-video brevi e lungometraggi), nel libro ho applicato l’analisi degli aspetti cognitivi, teorico-linguistici ai diversi gradi formativi: scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, università. Il tutto è stato integrato dalle testimonianze di docenti che hanno supportato con la loro esperienza diretta i concetti e le strategie didattiche proposte.

Per i diversi livelli di istruzione è stata descritta l’evoluzione delle applicazioni audiovisive degli ultimi decenni, i metodi utilizzati con video e film, il diverso valore delle forme disponibili e infine gli effetti sui gruppi classe e sull’apprendimento dei singoli.

Le modalità sono quindi molteplici e precipue. Con uno sguardo dall’alto potremmo dire che gli elementi comuni in tutti i casi sono un intervento dei video brevi che po’ essere fatto:

  • A inizio lezione. In questo caso l’audiovisivo serve anche per suscitare l’interesse dei discenti e per questo non è importante che i contenuti siano ben strutturati né vengano approfonditi tutti i dettagli dell’argomento. È quindi una sorta di anticipazione utilizzata per stimolare la curiosità e la motivazione all’apprendimento;
  • Durante la spiegazione. Integrare sistemati­camente con immagini in movimento e suoni fornisce un valore inesti­mabile alla comprensione di determinati eventi da parte di studentesse e studenti. In questo caso gli esempi possono essere davvero numerosi;
  • In chiusura di una spiegazione. In questo caso al formatore è data la possibilità attraverso i video, che possono avere anche una lunghez­za maggiore rispetto agli altri due casi, di concretizzare visivamente i concetti e gli argomenti esposti.

Per quanto riguarda i lungometraggi invece le possibilità sono molteplici e richiamano il modello collaborativo e i modelli di strategia cooperativa. Entrambi da attuare dopo la visione dei film con la possibilità di approfondimenti e analisi che rendono i discenti parte attiva nel processo di apprendimento.

Nel ricco panorama di possibilità e forme di lungometraggi presen­ti, è importante che il formatore valuti attentamente gli audiovisivi da proporre per una visione singola dedicata a un argomento specifico o per un ciclo di proiezioni. Gli elementi da considerare nella scelta sono due: la platea alla quale verrà mostrato l’audiovisivo e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il tutto commisurato al tempo a disposizione per svolgere le attività post-film.

È compito dell’insegnante quindi valutare il grado di complessi­tà di un lungometraggio, la capacità di trasmettere in modo chiaro e comprensibile i concetti, considerare l’eventualità di “tagliare” even­tuali passaggi violenti o distraenti rispetto all’argomento. Sempre te­nendo presente l’importanza della fascinazione per favorire la parte di apprendimento.

Che ruolo svolgono gli audiovisivi nella didattica speciale?
Ho dedicato un intero capitolo all’utilizzo degli audiovisivi nella didattica speciale perché ritengo che anche in questo ambito specifico gli audiovisivi possano avere una ricaduta positiva se adoperati con consapevolezza e conoscenza. In un’ottica inclusiva, il mezzo audiovisivo può essere un elemento favorevole nella gestione del gruppo e nell’insegnamento. Diverse tipologie di video brevi adottano un linguaggio semplificato e a volte maggiormente accessibile rispetto a una lezione frontale verbo-centrica e la visione di interi lungometraggi, può creare un ambiente favorevole allo scambio e alla relazione.

Inoltre, gli audiovisivi possono agevolare il compito dei formatori con interventi mirati per alunni particolarmente bisognosi. Riuscire a personalizzare i contenuti e le informazioni da veicolare con gli strumenti a disposizione è un’operazione che permette di rispondere a specifiche esigenze dei soggetti.

L’ubiquità dei dispositivi mobili e la sempre maggiore disponibilità a livello software di applicazioni con finalità didattiche indirizzate verso differenti bisogni educativi si incontrano con l’aumento della produzione e distribuzione di audiovisivi con finalità e target specifici. In questo quadro in rapida e continua trasformazione è inoltre crescente la tendenza all’autoproduzione di video da parte di insegnanti e formatori. La realizzazione di brevi filmati con smartphone e tablet è ormai una pratica alla portata di tutti che agevola la didattica e migliora, in alcuni casi notevolmente, l’apprendimento degli alunni. All’istanza di una scuola inclusiva corrispondono orientamenti teorici e applicazioni che possono facilitare le risposte ai bisogni degli alunni (si pensi al caso del video-modeling per alunni con DSA).

Marco D’Agostini, laureato in Linguaggi e Tecnologie dei Nuovi Media e con un dottorato in Comunicazione Multimediale, svolge ricerca in ambito pedagogico presso l’Università degli Studi di Udine, dove è anche docente di regia e montaggio digitale. Autore e regista di documentari e docu-film, ha pubblicato articoli scientifici e libri, tra cui: Enneagramma e personalità. Tipi e sottotipi nei personaggi dei film (con F. Fabbro; Astrolabio, Roma, 2012), Filmati per formare (con A. R. Paolone; Mimesis, 2017). www.marcodagostini.com

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