“Colpito & affondato” di Francesco Pizzo

Colpito & affondato, Francesco PizzoFrancesco Pizzo, al suo esordio, con questo breve testo, tratto dalla sua storia personale, lascia un’impronta, attraverso il suo sfogo, nel panorama delle separazioni in Italia. I tratti autobiografici sono narrati con una punta di amara ironia dove spesso i toni canzonatori esprimono l’assoluta incredulità percepita e vissuta dai tanti padri separati che si trovano ad affrontare un percorso non solo difficile ed insidioso, ma spesse volte inconcepibile ed inaccettabile per chi, come l’Autore, un attimo prima della separazione era considerato padre e membro della famiglia a tutti gli effetti agli occhi dei propri figli.

Un attimo dopo il suo ingresso in Tribunale, questo padre, come tanti altri, verrà etichettato come nemico da allontanare e da sfruttare, ma quel che è peggio è che tanti padri si tramuteranno nel breve in mendicanti. E la forma peggiore di elemosina che molto spesso si troveranno a chiedere sarà proprio l’affetto dei figli, che ben presto inspiegabilmente, o forse amaramente fin troppo evidente, ma stranamente solo ai loro occhi, si allontaneranno, non rispetteranno più gli incontri tanto attesi dai padri o le vacanze unico momento per consumare e ricordare scene di vita in comune.

Pizzo pone l’accento sulla assoluta lontananza delle istituzioni preposte a salvaguardare il famigerato e sempre menzionato “superiore interesse dei figli” che nelle lungaggini dei percorsi giudiziari diventa sempre più evanescente fino a scomparire, per mescolarsi solo e soltanto nell’interesse al mantenimento economico, trasformando tanti padri in semplici sportelli bancomat. Sono molti i padri che negli anni perdono completamente ogni tipo di rapporto con i propri figli. Padri inascoltati nel volere reclamare un diritto che non è solo il loro, ma in virtù di quel superiore interesse, è anche e proprio di quei figli a preservare intatti i loro affetti nonostante la separazione dei loro genitori.

L’Autore osserva con l’occhio dell’uomo comune le tante, troppe incongruenze di tutto il sistema che finisce quasi per deridere irriverentemente questi padri, ponendoli sotto la lente di ingrandimento nell’esaminare le loro capacità genitoriali ben salde un attimo prima della separazione, ma vacillanti subito dopo, contribuendo a mortificarne la funzione e la figura.

Francesco Pizzo nasce a Napoli nel 1962 dove vive e lavora. Ha pubblicato Colpito & affondato biografando avvenimenti realmente accaduti, lambendo l’astruso sistema del “divorzificio” italiano, che contribuisce ad armare certe madri per colpire tanti padri fino a farli affondare e sbiadire agli occhi dei figli. Pizzo usa la scrittura come il miglior sfogo personale per mettere in risalto argomenti troppo spesso inascoltati e mistificati.

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