“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” di Antonello Provenzale

Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore, Antonello ProvenzaleCoccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore. Storia del clima della Terra dalle origini ai giorni nostri
di Antonello Provenzale
Rizzoli

«Finché il sole non diventerà una stella rossa gigante, presumibilmente la Terra continuerà a ospitare la vita. L’Homo sapiens si evolverà, forse sarà sostituito bruscamente, ma quasi certamente fra 10 milioni di anni il mondo non sarà più come è ora. Ci saranno nuovi organismi, l’evoluzione seguirà le sue vie dettate dal caso e dalla necessità. Appariranno altri esseri, forse più intelligenti di noi, forse no. Secondo James Lovelock, come ha scritto nel suo libro Novacene, potremo essere sostituiti da esseri robotici, capaci di riprodursi, in grado di comprendere il mondo meglio di noi. Chissà. La fantascienza ci offre un ampio ventaglio di possibilità, meravigliose o terrificanti.

Ma intanto, durante il nostro tempo su questo pianeta, dobbiamo fare quanto è necessario per il benessere della nostra specie e di tutti i passeggeri della Terra, in armonia con le regole del gioco. Rispettare le regole è fondamentale, perché la natura è inesorabile: se non stiamo alle sue leggi, prima o poi saremo spazzati via. Ma per rispettare le regole occorre conoscerle. Si deve capire come funzionano le cose. Questo volume ha cercato, nel suo piccolo, di fornire alcune informazioni utili per iniziare a comprendere meglio il clima del nostro pianeta.

Durante la nostra esplorazione, siamo andati dal temibile Adeano, quando la superficie del pianeta ribolliva di magma, fino al riscaldamento globale dell’ultimo secolo. Abbiamo visto la Terra trasformata in una palla di neve e poi le alte temperature dell’Eocene, e tanti altri momenti importanti della storia del clima. Abbiamo appreso che il clima varia nel tempo e nello spazio, anche di molto. Abbiamo cercato di svelarne i meccanismi, le complesse interazioni, le retroazioni, la dinamica degli oceani, dei venti, delle nubi. Ciò che avviene nel suolo, nel sottosuolo, nella biosfera. Un sistema complesso, in continua evoluzione, in perenne cambiamento, ma rimasto sempre in grado di ospitare la vita. Che, a sua volta, lo influenza, lo modifica, ne amplifica o smorza le fluttuazioni. Un pianeta vivente, che va amato e rispettato, senza mai dimenticare che può sterminarci in ogni momento.

Abbiamo imparato che uno dei principali meccanismi di controllo del clima è, da sempre, la concentrazione di gas serra in atmosfera. Non è l’unico, ma è molto importante. Nell’ultimo secolo, le attività umane si sono aggiunte alla variabilità climatica naturale e hanno portato all’emissione di grandi quantità di anidride carbonica, che si è accumulata nell’atmosfera e negli oceani. Come conseguenza, le temperature sono cresciute forse più velocemente di quanto sia mai avvenuto in passato. I modelli climatici, che cercano di riprodurre il funzionamento del Sistema Terra, indicano che la temperatura aumenterà ancora, tanto più rapidamente quanta più CO2 sarà emessa. Oltre a ciò, abbiamo distrutto enormi quantità di foresta, sostituendole con distese di piante tutte uguali, come le palme da olio in Borneo. Abbiamo desertificato gli oceani, stermina­to le balene, distrutto i coralli. Ridotto drammaticamente la biodiversità in tutti gli ecosistemi, eliminato interi habitat marini e terrestri.

Ora occorre rinsavire, ridurre drasticamente le emissioni, rinaturalizzare l’ambiente, fermare il degrado del suolo e lo sterminio degli oceani. Sviluppare strategie di adattamento, intervenire con nuove idee, nuove tecnologie, nuovi approcci. Adottare sistemi di produzione energetica meno primitivi e usare la forza del sole, del vento, dell’acqua. Costruire un futuro più moderno e più sostenibile, lavorando con la natura e non contro di essa […].»

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