
Le ragioni di tale indiscutibile fascino vanno ricondotte alle peculiarità del suo magistero spirituale, «che ha saputo congiungere la profondità dei contenuti al suo modo semplice, concreto, interiormente vissuto di comunicarli e si direbbe quasi di rappresentarli nella sua stessa persona di “uomo spirituale”»: Martini è sempre stato animato da un «autentico spirito di ricerca: un incessante cammino di conoscenza ed esperienza della Parola di Dio».
Volendo caratterizzare ulteriormente il magistero spirituale di Martini, si possono rilevare almeno tre aspetti. Il primo è che «esso si qualifica come un progetto formativo globale», sviluppato dal punto di vista teologico, formativo in senso stretto e pastorale. «La centralità data alla Bibbia, La “Scuola della Parola” – per richiamare una delle sue iniziative più riuscite e senza dubbio più feconde – è diventata così anche la “Scuola della vita”: ossia la Scrittura posta all’inizio di tutto, come sorgente generatrice di ogni cammino
spirituale ed educativo, sul piano personale e comunitario.
La seconda caratteristica del magistero spirituale di Martini è di aver proposto degli insegnamenti calati nella storia del nostro tempo, di cui ha ben interpretato i problemi e i drammi, le solitudini e i silenzi. Il vescovo non è rimasto a parlare tra le mura della cattedrale; con la sua parola ha attraversato l’esistenza quotidiana e la vita del mondo.»
Un terzo tratto caratteristico del suo magistero spirituale è lo stile: «Ciò che più colpisce nel suo modo di esprimersi e comunicare è quella che a suo tempo è stata chiamata “la pregnanza della sobrietà”. Cioè: uno stile semplice, senza enfasi nella parola, senza preziosità o artifici letterari nella scrittura.»
È questa la lezione più importante del cardinale: «Dagli scritti di Martini si impara innanzitutto l’esercizio del discernimento e della ricerca interiore, che aiuta a riconoscere il centro delle cose, il cuore della loro verità.» Un percorso fatto di «discernimenti e approfondimenti progressivi, attraverso i quali si scende dentro se stessi» per diventare uomini liberi, responsabili e maturi.