“Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala” di Gianluca Santilli e Pierangelo Soldavini

Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala, Gianluca Santilli, Pierangelo SoldaviniDott. Avv. Gianluca Santilli, Lei è autore con Pierangelo Soldavini del libro Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala edito da EGEA: quali valori e potenzialità incarna l’«economia della bicicletta»?
La bikeconomy è uno straordinario compendio di comparti che si contaminano tra di loro, che hanno tutti la sostenibilità quale asse portante. Si spazia tra salute e prevenzione, rigenerazione urbana e dei territori, smart cities, mobilità sostenibile, moda, tecnologia, turismo, ambiente, infrastrutture sostenibili, lavoro per i giovani, innovazione e qualità della vita.

Quali dimensioni ha assunto la bikeconomy?
La bikeconomy, alla luce degli studi della European Cyclist Federation e dell’Osservatorio Bikeconomy, che presiedo, ha un valore nella sola UE di oltre 500 miliardi di euro.

Queste dimensioni sono il risultato del valore aggregato dei vari comparti che la compongono e sono destinate ad aumentare, alla luce dello sviluppo della mobilità sostenibile, del turismo attivo e della sempre maggiore attenzione ai temi della salute e prevenzione.

Quali benefici offre la bicicletta?
La bicicletta è al contempo un mezzo di locomozione per muoversi in città ed uno strumento per fare turismo attivo.

Nell’ambito dell’utilizzo cittadino, la bicicletta favorisce un migliore stato fisico ed un innalzamento delle difese immunitari. Secondo vari studi ed in particolare alla luce di quello della British Medical Association, pedalando mezz’ora al giorno si riduce del 50% il rischio di malattie cardiovascolari.

Inoltre, la bicicletta, mezzo centrale della mobilità sostenibile, garantisce alle città un maggior benessere e qualità della vita, l’aumento del numero dei residenti perché diviene più attrattiva, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo di nuovi servizi e spazi per la collettività, la creazione di occasioni d’incontro e di stimoli culturali, l’integrazione sociale e la prevenzione della fragilità e del disagio sociale, oltre a garantire una maggiore sicurezza.

L’Italia è stata la culla della bicicletta: quali tradizioni di eccellenza ha espresso il nostro Paese?
L’Italia, assieme alla Francia ed al Belgio, è da sempre la culla della bicicletta. Sono nate in Italia le aziende storiche del ciclismo quali Bianchi, Pinarello, Colnago, De Rosa, Campagnolo, Castelli, Sportful, Giordana, ecc.

Tutt’oggi l’Italia è leader europea della produzione di biciclette e vanta ancora la presenza di tanti straordinari artigiani.

Quali sono i punti di forza del cicloturismo?
Il cicloturismo fattura quasi 50 miliardi nella UE ed è uno dei comparti turistici con il maggior potenziale di crescita.

L’Italia ha un territorio che si presta perfettamente per lo sviluppo del cicloturismo che può anche fungere da volano per il recupero e la valorizzazione dei territori creando economia sostenibile e posti di lavoro in specie per i giovani.

Inoltre, l’Italia ha l’ulteriore vantaggio di migliaia di chilometri di strade secondarie che come tali evitano la necessità di realizzare infrastrutture ciclabili ad hoc. Ciò comporta minori costi e la possibilità di investire sulle attività di ricezione turistica e dei servizi necessari.

In che modo l’innovazione tecnologica si riflette anche sulle due ruote?
La bicicletta ha 200 anni ma ha modificato solo parzialmente la sua struttura. Un telaio di 100 anni fa ha geometrie non dissimili da uno attuale ma negli ultimi 10/20 anni c’è stato un deciso salto tecnologico che ha portato a dotare la bicicletta di freni a disco, rapporti gestiti elettronicamente, diminuzione drastica del peso.

Ma indubbiamente la rivoluzione tecnologica della bici è rappresentata dalla e-bike, la bicicletta a pedalata assistita che è destinata, in meno di 10 anni, a superare le vendite delle biciclette tradizionali e soprattutto ad aumentare esponenzialmente il numero dei ciclisti.

Quali prospettive per la mobilità urbana e la bicicletta?
Tante sono le prospettive di sviluppo della mobilità urbana sostenibile e di conseguenza della bicicletta. Da anni tutte le grandi metropoli stanno lavorando alla drastica diminuzione delle auto private a favore dei mezzi di micromobilità sostenibile che hanno al centro la bicicletta.

Londra, Parigi e New York hanno realizzato centinaia di chilometri di ciclabili ed hanno allocato ingenti risorse finanziarie su questo comparto.

L’Italia ancora arranca ma anche il PNRR ha previsto investimenti su questo comparto.

Gianluca Santilli, avvocato, è Founder e Senior partner di LS – LexJus Sinacta, studio professionale di 200 avvocati e dottori commercialisti con 9 sedi in Italia. Dal 2017 è Presidente di Osservatorio Bikeconomy.

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