“Archiviare tutto. Una mappatura del quotidiano” di Gabriella Giannachi

Archiviare tutto. Una mappatura del quotidiano, Gabriella GiannachiProf.ssa Gabriella Giannachi, Lei è autrice del libro Archiviare tutto. Una mappatura del quotidiano edito da Treccani: quale rilevanza ha assunto, nella società odierna, l’archivio?
L’archivio ha assunto una funzione fondamentale nella società moderna, sia come memoria, sempre più delegata all’archivio, sia come mappa per l’orientamento nel presente. Cos’è poi il presente senza l’archivio?

Che distinzione esiste tra biblioteche, archivi e musei?
Le biblioteche sono quelle istituzioni antiche di cui ci parlava Borges a riguardo della Biblioteca di Babele. Sono architetture, strutture conoscitive. I musei sono espedienti espositivi. Sia le biblioteche e sia i musei hanno archivi. E i grandi archivi hanno spesso anche biblioteche e musei. L’archivio comprende ma fa anche parte di questi altri spazi.

Come si sono evoluti e adattati, dal punto di vista storico, gli archivi?
Storicamente gli archivi stanno diventando sempre più grandi. E chi controlla gli archivi avrà sempre più potere. Perdere il controllo dei nostri archivi vuol dire non solo perdere l’orientamento ma anche perdere il controllo sulla nostra vita di tutti i giorni. Chi siamo poi senza il nostro passato? Senza il nostro bagaglio conoscitivo?

Quale connessione esisteva nel passato tra i sistemi politici e le modalità di amministrazione degli archivi?
In passato i governi controllavano gli archivi. Ora chi controlla gli archivi (quelli farmacologici, genomici, dei mass e social media, ad esempio) controlla i governi.

In che modo la tecnologia ha contribuito allo sviluppo della scienza archivistica?
L’archivio è da sempre creato dalla tecnologia. Chi controlla la tecnologia, spesso, controlla l’archivio.

Quale cambiamento di atteggiamento verso la gestione della produzione di sistemi amministrativi via via più complessi caratterizza l’epoca attuale?
L’epoca attuale è caratterizzata dalla incapacità di gestire la questione climatica e dal desiderio di usare tecnologie sempre più complesse per la gestione del mondo del lavoro. Forse in futuro rimarranno solo i nostri archivi.

Perché l’archivio è diventato il dispositivo attraverso il quale mappare il nostro quotidiano?
Perché l’archivio costituisce l’insieme di punti di riferimento conoscitivi che ci permettono di orientarci, di costruire la nostra presenza nel cosiddetto presente, e con questo di ricordarci del passato e di immaginarci in un futuro migliore.

Nell’era della sperimentazione genomica e dell’economia digitale, quale futuro per l’archivio?
Il futuro dell’archivio sarà sempre più complesso. Ma se non ci occupiamo urgentemente della questione climatica non ci sarà un futuro per noi. Per gli archivi invece forse ci sarà un futuro comunque.

Gabriella Giannachi insegna Performance and New Media all’University of Exeter, UK. È autrice di numerosi libri, tra i quali: Virtual Theatres (2004); The Politics of New Media Theatre (2007); Performing Presence, con N. Kaye (2011); Performing Mixed Reality, con S. Benford (2011); Archive Everything (2016, tradotto in italiano, 2021); Histories of Performance Documentation, curatela con J. Westerman (2017) e Moving Spaces: Enacting Dance, Performance and the Digital in the Museum?, curatela con S. Franco (2021).

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